Libri di Fulvio Colucci
Giuseppe Di Vagno. Martire socialista
Fulvio Colucci
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Radici Future
anno edizione: 2021
pagine: 264
Una meteora che lasciò il segno. Una vita straordinaria, breve e intensissima, quella del "gigante buono" ucciso a 32 anni poco dopo la sua elezione alla Camera dei deputati nelle liste del partito socialista. La sua vicenda è un punto di snodo nella storia della Puglia e lo è anche -da riscoprire e valorizzare - nella storia italiana. Al tempo del movimento di emancipazione dei contadini e dei braccianti, e dello squadrismo fascista proteso a distruggere quel movimento, la figura di Giuseppe Di Vagno davvero giganteggia per l'impavida attività di giornalista, avvocato dei poveri, oratore, pubblico amministratore e deputato. Pragmatico, concreto, capace di levarsi al di sopra degli scontri ideologici che travagliano il mondo socialista all'indomani della Grande Guerra, fa sua la sostanza di una cultura meridionalista e di una utopia di libertà e giustizia sociale. È il primo parlamentare assassinato dai fascisti, vittima di un delitto i cui colpevoli non hanno mai pagato, nemmeno nell'Italia repubblicana e antifascista. Questo libro è un aggiornato contributo biografico e storico, ed è, nel Centenario della morte, un omaggio necessario al socialista coraggioso.
Salute e ambiente. Fra diritto e cronaca
Cataldo De Sinno, Fulvio Colucci
Libro: Libro in brossura
editore: Kurumuny
anno edizione: 2015
pagine: 218
La zattera
Fulvio Colucci
Libro: Libro rilegato
editore: Il Grillo Editore
anno edizione: 2015
pagine: 120
Liberté
Fulvio Colucci
Libro: Libro rilegato
editore: Il Grillo Editore
anno edizione: 2011
pagine: 94
Invisibili. Vivere e morire all'Ilva di Taranto
Giuse Alemanno, Fulvio Colucci
Libro: Libro in brossura
editore: Kurumuny
anno edizione: 2011
pagine: 112
Non molto tempo fa gli operai dell'allora Italsider vennero chiamati metalmezzadri. Era la generazione dei Cipputi, dei sindacati e degli scioperi che paralizzavano la produzione, della terra o del mare da coltivare, dopo il turno. L'Italsider non c'è più. C'è l'ILVA. Per i nuovi operai dell'ILVA, divisi in normalisti e turnisti, il sindacato è lontano; al suo posto ci sono i tornei di calcetto aziendali che favoriscono la comunicazione, ma non troppo. Rimane la paura di non tornare più a casa e i santi a cui affidarsi, una volta custoditi nei portafogli ora immagini su cellulari. Le immagini dei santi si affiancano a quelle delle mogli, dei figli e delle famiglie e di loro è tutto quello che oltrepassa i tornelli dell'ILVA. La vita scandita dai turni. Tra la fabbrica e la vita fuori, lo spogliatoio dove si svestono i panni civili e si indossa la tuta da operai. "Invisibili" di Fulvio Colucci e Giuse Alemanno è un lavoro a quattro mani che raccoglie e racconta storie di uomini la cui vita è indissolubilmente legata al lavoro... ma è anche il racconto delle contraddizioni di una città intera, la narrazione di un'umanità divisa fra la necessità e il rifiuto...
Ilva football club
Fulvio Colucci, Lorenzo D'Alò
Libro: Libro in brossura
editore: Kurumuny
anno edizione: 2016
pagine: 80
Un giornalista sportivo nato al quartiere Tamburi di Taranto, dopo il sequestro dell'Ilva da parte della magistratura per disastro ambientale, decide di riannodare i fili del passato. Sente di doverlo al padre, morto di cancro; a quella generazione di calciatori, scomparsa a causa dell'inquinamento, di cui aveva fatto parte negli anni '70 e '80; alla storia della sua città, stretta dalla crudele morsa dell'acciaio che le impedisce di costruire memoria e futuro. Col pretesto di cercare, con vana consapevolezza, la "maglia grigia" - indossata durante un torneo e che tanto ricordava il colore del siderurgico - si trasforma in un viaggiatore nel tempo, raccogliendo anzitutto la sua testimonianza, e poi quelle di un commerciante diventato memoria storica del football di quartiere e di un ex allenatore delle formazioni amatoriali. Si dipana così la vicenda di un Ulisse catapultato negli anni drammatici in cui il "colosso d'acciaio" era il totem fasullo di un tragico benessere; fino alla trasfigurazione della vicenda nel grande racconto collettivo di undici, anonimi, campioni.