Libri di G. L. Carlino
Governare il vuoto. La fine della democrazia dei partiti
Peter Mair
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2024
pagine: 200
Quanto può sopravvivere un regime politico democratico che viva disconnesso dalla società reale? Quale dose di “non democraticità” delle sue istituzioni e dei propri processi interni può esso tollerare senza trasformarsi in autoritarismo, sottile o manifesto che sia? Ormai un classico della scienza politica, "Governare il vuoto" ha saputo indicare e interpretare, già alla sua uscita nel 2013, le principali sfide che le democrazie occidentali si trovano ad affrontare ai nostri giorni. Ancor più meritorio è il fatto che le argomentazioni che lo compongono siano state elaborate negli anni precedenti da Peter Mair, poi prematuramente scomparso. Questa nuova edizione, arricchita da una preziosa introduzione di Chris Bickerton, ci consente di verificare a distanza di due lustri l’ampiezza e la profondità di un’analisi sistematica della crisi di legittimazione dei sistemi politici, una volta trascorsa l’età dell’oro della “democrazia dei partiti”. In particolare, Mair ci aiuta a capire le origini e gli sviluppi di quella distanza, non più colmata, tra professionisti della politica e cittadini, che ha condotto quasi ovunque all’affermazione di movimenti e governi di stampo populista. Le stesse categorie di “rappresentanza” e “partecipazione”. ne sono risultate stravolte, con pesanti effetti sulla strutturazione dello spazio politico europeo, sulla credibilità delle sue élite e sulla governance democratica. Postfazione di Maurizio Serio.
Violenza. Un'analisi sociologica
Randall Collins
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2014
pagine: 603
Per dare un pugno in faccia a una persona e farla sanguinare, non occorre avere un corpo muscoloso. E non occorrono nemmeno motivazioni o ideologie particolari. Occorre superare ciò che Randall Collins chiama la "barriera emotiva della paura dello scontro" che si è sviluppata negli uomini in seguito al processo di civilizzazione. Gli scontri che avvengono nelle interazioni della vita quotidiana - per le strade, nei bar, sui luoghi di lavoro, nelle aule scolastiche - si concludono, nella grande maggioranza dei casi, con insulti, grida e minacce. Anche nei rari casi in cui si giunge al contatto fisico, la violenza è, quasi sempre, incompetente e inefficace. Non è vero spiega Collins - che gli uomini sono naturalmente violenti, pronti ad aggredirsi al minimo pretesto. Questa idea è un "mito" alimentato dal cinema, dalla televisione e dai romanzi. L'uomo si riempie di una grande tensione emotiva tutte le volte che è in procinto di aggredire o di essere aggredito. Affinché la violenza sia efficace, gli uomini devono interagire strategicamente per colpire in condizioni emotivamente favorevoli.
Governare il vuoto. La fine della democrazia dei partiti
Peter Mair
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2016
pagine: 224
Nelle pur radicate democrazie dell'Europa occidentale, le competizioni elettorali sono in declino, i maggiori partiti registrano un calo di iscritti e di partecipazione, e anche coloro che rimangono fedeli militanti sono fiaccati nel loro entusiasmo. L'ultimo libro di Peter Mair, uno dei più grandi scienziati politici del nostro tempo, prematuramente scomparso, pesa l'impatto di questi cambiamenti che hanno portato gli elettori, dopo un secolo di aspirazione e di pratica democratica, a disertare l'arena politica. Mair esamina lo sviluppo parallelo allarmante che ha visto le élite politiche europee chiudersi sempre più su se stesse, in circoli autoreferenziali che le hanno portate a rimodellarsi come classe professionale omogenea e ad arroccarsi all'interno delle istituzioni statali, come un riparo in grado di offrire relativa stabilità in un mondo popolato da elettori volubili. Nel frattempo, guadagnano potere le agenzie e le pratiche non democratiche che vanno proliferando, non ultima tra loro la stessa Unione europea, un'organizzazione che contribuisce alla depoliticizzazione degli Stati membri e il cui famigerato "deficit democratico" riflette le intenzioni deliberate dei suoi fondatori. Questo testo offre una valutazione autorevole e agghiacciante delle prospettive della rappresentanza politica popolare di oggi, non solo nelle varie democrazie d'Europa, ma in tutto il mondo sviluppato.

