Libri di G. Musso
Duecento anni di diocesi. Volume 5
Libro: Copertina morbida
editore: Ass. Primalpe Costanzo Martini
anno edizione: 2020
pagine: 340
Duecento anni di diocesi. Volume 2
Libro: Copertina morbida
editore: Ass. Primalpe Costanzo Martini
anno edizione: 2017
pagine: 316
Il diario di Frida Kahlo. Un autoritratto intimo
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2014
pagine: 296
Questo diario illustrato ha accompagnato gli ultimi tumultuosi dieci anni di vita di Frida Kahlo (1907-1954). Scritto tra il 1944 e il 1954, ma tenuto sotto chiave in Messico per quasi mezzo secolo, rappresenta un documento di grande rilevanza per capire la complessa personalità di una donna entrata nella leggenda, sia come artista, sia come modello femminile. Le centosettanta pagine del diario racchiudono l'universo più intimo di Frida - pensieri, poesie e sogni - e raccontano la sua potente visione del mondo, il coraggio con cui affrontò una vita segnata dal tragico incidente dei suoi 18 anni, la tempestosa relazione con Diego Rivera, il più importante artista messicano del '900. Le annotazioni scritte a mano che accompagnano gli acquarelli, stilate nella sua grafia piena, rotonda, con inchiostri dai colori brillanti, accompagnano settanta acquarelli dalle cromie esuberanti, che includono numerosi autoritratti. Il diario di Frida appartiene al genere del "diario intimo", una memoria privata scritta da una donna per se stessa, e non destinata al pubblico. Proprio per questo la sua lettura suscita l'emozione di chi osserva di nascosto l'intimità di una persona che non sa di essere osservata: "un atto di trasgressione, irrimediabilmente carico di voyeurismo" come scrive Sarah Lowe nel saggio critico che accompagna il diario. Il facsimile, riprodotto nella sua interezza, è introdotto dal letterato Carlos Fuentes e include in appendice la traduzione annotata del testo.
La guerra sporca
Dominique Sylvain
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2012
pagine: 283
Florian Vidal, avvocato specializzato nelle relazioni franco-africane, legatissimo a Richard Gratien, esponente di punta della Françafrique (quell'oscuro mondo di affari, traffici più o meno legali e crimini che lega businessmen, uomini della politica e della finanza francesi alle ex colonie) per il settore degli armamenti, è stato ucciso in maniera atroce: bruciato vivo vicino a una piscina, con uno pneumatico incendiato intorno al collo. Cinque anni prima Toussaint Kidjo, assistente della commissaria Lola Jost, era stato assassinato nello stesso identico modo. Sconvolta da questo omicidio mai chiarito, la funzionaria di polizia parigina aveva deciso di anticipare i tempi del proprio pensionamento. È evidente che le due vicende sono collegate tra loro. Tuttavia, di fronte all'enormità degli interessi in gioco e alla delicatezza della questione, Lola deve fare buon viso a cattivo gioco e si rassegna a collaborare con Sacha Duguin, da poco a capo della polizia criminale. Come sempre, a dar manforte a Lola Jost (che cita a tutto spiano Cechov e Sun Tzu, il poeta senegalese Birago Diop e i più oscuri filosofi antichi) tra una birra e l'altra c'è la fedele amica americana Ingrid Diesel (alias Gabriella Tiger), massaggiatrice e spogliarellista. Questo insolito ma travolgente duo procede con l'indifferenza e la forza di un bulldozer, senza curarsi di eventuali danni collaterali, e si getta a capofitto nell'inchiesta che porterà ben presto al cuore di Françafrique.
Il mio traditore
Sorj Chalandon
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2009
pagine: 162
Antoine è un giovane liutaio parigino che scopre l'Irlanda del Nord nel 1974, prima attraverso la sua musica, le sue sonorità fiabesche, i suoi violini leggendari, poi attraverso la sua gente cordiale e generosa, impegnata da anni in un sanguinoso conflitto contro l'impero britannico. Ben presto il protagonista si fa coinvolgere e diventa amico e sostenitore della causa dell'IRA. Sono gli anni terribili compresi tra il Bloody Sunday del 1972 e la morte in carcere di Bobby Sands e di nove suoi compagni nel 1981. Antoine conosce uno dei leader più carismatici, Tyrone Meehan, ed è come un colpo di fulmine che lo porta a un'identificazione appassionata e generosa per la causa irlandese. "Ero diverso. Avevo un altro mondo, un'altra vita, altre speranze." Nel giro di poco tempo i viaggi a Belfast si fanno più frequenti e i legami di fratellanza politica più stretti. Antoine diventa Tony per i suoi tanti, tantissimi compagni con cui condivide quasi venticinque anni di lotta per la libertà. Poi, un giorno, nel pieno del processo di pace, Antoine ascoltando la radio viene ad apprendere qualcosa di incredibile e assurdo: Tyrone Meehan è un traditore al soldo del nemico dall'inizio degli anni Ottanta. È un colpo tremendo, cui fa seguito, poco tempo dopo, l'assassinio di Tyrone a opera di ignoti killer. Ispirato a una storia vera (il legame tra l'autore e il leader dell'IRA e dello Sinn Féin, Denis Donaldson, che confessò pubblicamente il suo tradimento nel dicembre 2005 e venne abbattuto nell'aprile 2006 ).