Libri di Gabriella Mezzanotte
I promessi sposi
Alessandro Manzoni
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: XXXV-661
La redazione definitiva dei Promessi sposi uscì tra il 1840 e il 1842. Un romanzo per più aspetti "scandaloso": in primo luogo per la lingua nuova in cui è scritto, mossa e varia come mosse e varie sono le occasioni della trama, cui il linguaggio si piega senza mai rompere la propria sostanziale unità. "Scandaloso" è poi tutto il romanzo, con la sua pretesa di far assurgere a protagonisti personaggi anonimi che da sempre la storia trascura e dimentica. "Scandaloso" infine, questo romanzo cattolico, anche per quella sua maniera di esaminare il mondo ecclesiastico senza indulgenze, di scoprire e rivelare il male anche nei conventi e di dimostrare che un prelato è davvero alto non quando ricopre un'alta carica o discende da una famiglia illustre, ma quando questi privilegi sono messi al servizio degli altri. Introduzione di Gabriella Mezzanotte e postfazione di Italo Calvino.
Le illusioni perdute
Honoré de Balzac
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2020
pagine: 800
"È il volume monstre! È l'opera capitale nell'opera." Così, in una lettera del 1843, Balzac annunciava a madame Hanska la scrittura di "Illusioni perdute": un'ampia narrazione che si colloca tra "Scene della vita di provincia" e "Scene della vita parigina" e che insieme a "Splendori e miserie delle cortigiane" compone un dittico imperniato sulla figura di Lucien de Rubempré. Opera esteticamente innovativa e alimentata dalle esperienze centrali nell'esistenza di Balzac (i diversi mestieri del libro e della scrittura, dal tipografo al giornalista), "Illusioni perdute" narra infatti la vicenda di questo giovane di provincia bello, povero e ambizioso, parente stretto del Rastignac di Papà Goriot, che sogna la gloria poetica e il successo mondano e si trasferisce a Parigi sperando di procurarsi entrambi. Nella capitale finirà per perdere la propria integrità morale e, infine, ogni fortuna. Meno determinato e vitale di Rastignac, Rubempré rimane uno dei personaggi più scolpiti di Balzac, tanto che un lettore esigente come Oscar Wilde ebbe a scrivere: "Chi avrà mai voglia di uscire per andare a una serata mondana e incontrarci il suo amico d'infanzia Tomkins, quando può starsene a casa in compagnia di Lucien de Rubempré?". Con uno scritto di Alessandro Piperno.
La sfinge rossa
Alexandre Dumas
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2017
pagine: XVIII-687
“La sfinge rossa” inizia là dove finisce “I tre moschettieri”: all'assedio della Rochelle, nel 1628. Protagonisti sono il conte di Moret, bastardo di Enrico IV, e soprattutto Richelieu (è lui la "Sfinge Rossa" del titolo). L'intreccio principale è racchiuso in una cornice di intrighi politici, scene mondane e imprese militari, nella quale spiccano l'indagine retrospettiva sull'assassinio di Enrico IV, che introduce nella narrazione storica la suspense del poliziesco, e i ritratti efficacissimi di Luigi XIII, di Richelieu e della sua "Eminenza Grigia", padre Joseph. Tutto ciò avvince e seduce il lettore, trasportandolo in un'epoca che sembra attirarlo dentro di sé, coinvolgerlo con la forza magica di una prodigiosa illusione.

