Libri di Gianfranco Bellini
La bolla del dollaro. Ovvero i giorni che sconvolgeranno il mondo
Gianfranco Bellini
Libro: Libro in brossura
editore: Odradek
anno edizione: 2013
pagine: 304
Gianfranco Bellini se n'è andato all'improvviso, al termine di una vita a tutta velocità, com'è stato tipico di una generazione troppo avida di vita e sapere per fermarsi a contemplare le proprie opere. Ma ha lasciato un testo che induce a riconsiderare il capitale finanziario - o, come si dovrebbe dire, il capitale fittizio - alla luce di una domanda tanto semplice quanto decisiva: per quanto tempo ancora il dollaro - come mezzo di pagamento globale e moneta di riserva - può tenere il centro della scena? Ora che il sistema non sembra più reagire agli "stimoli" che le banche centrali inventano a pie' sospinto, proprio ora continuare a "stampare moneta" serve solo a mantenere una parvenza di circolazione "normale". Gli Stati Uniti fanno così dal 1971, scaricando per questa via gran parte dei propri problemi sul resto del mondo, pagando merci reali con "carta" e agitando le armi per restare "credibili". La domanda a cui Bellini cerca risposta è quindi: fino a quando questo stampare moneta sarà in qualche misura "efficace"? Questa bolla "deve" esplodere, è nella sua natura. Si tratta di capire se la conseguente, e già visibile, "crisi di egemonia" degli Stati Uniti si produrrà nelle forme di un "passaggio di testimone" tra l'impero dominante e un possibile successore; oppure in una fuoriuscita dal modo di produzione attuale (o perlomeno dalla sua fase "imperialista"). Oppure ancora in una conflagrazione generale.
Storia segreta del 25 luglio '43
Fulvio Bellini, Gianfranco Bellini
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2013
pagine: 176
A 25 anni di distanza una verità sconcertante sul 25 luglio 1943. La responsabilità di aver voluto la caduta di Mussolini risale al Fuhrer del Terzo Reich. Obiettivo che venne conseguito con un ultimatum di Hitler diretto al re d'Italia: o abbandonare il suo primo ministro o subire l'occupazione di Roma da parte della Wehrmacht. La decisione di piegarsi all'ultimatum fu presa dal sovrano in perfetto accordo con lo stesso Mussolini nel pomeriggio del 15 luglio.