Libri di Giorgio Tornati
Un'amicizia. Quando un incontro divenne impegno politico e scelta di vita. Un ricordo di Marcello Stefanini, uomo di Partito e uomo di Stato
Giorgio Tornati
Libro: Libro in brossura
editore: Metauro
anno edizione: 2025
pagine: 66
Che fine ha fatto il Drago? Le scintillanti favole di nonno Giorgio
Giorgio Tornati
Libro: Copertina morbida
editore: Metauro
anno edizione: 2022
pagine: 195
Con la curiosità, la fantasia e la cultura, Giorgio Tornati presenta una nuova grammatica per capire il linguaggio degli Animali e della Natura e per sorridere delle Storie Umane. Età di lettura: 6 anni.
Pergola. I muri di ieri e di oggi
Giorgio Tornati
Libro
editore: Metauro
anno edizione: 2021
pagine: 26
«La memoria ha per me una duplice funzione. Trattiene, intrappolandole, storie. Le conserva, sopite, in una forma per lo più imprecisa. Ma - ed ecco la seconda funzione - quando vengono trascritte, risvegliate, riacquistano, attraverso la parola, contorni più precisi, suggeriti dall'urgenza del momento. Si liberano come fossero uccelli che escono dalla gabbia. Ognuno le legge, le traduce, le rimanda ai suoi ricordi; ne apprezza i colori, le emozioni, i rumori, finendo per immergersi nella propria 'Trappola', rimestando tra le sue storie e procurandosi gradevoli sorprese o mai sopite amarezze. Nei Quaderni riprenderanno forma storie, luoghi e personaggi che la Trappola ha conservati. Poi le 'mie carte', i 'notes', qualche raro amico mi daranno una mano nel rianimarli. In casi estremi, gli archivi pubblici e privati, che verranno consultati con grande parsimonia e cautela per non incorrere nell'invasione di campo della sapiente opera degli storici, filosofi e politologi! Così mi si dirà che questa non è La Storia. Infatti, sono le mie Storie.» (Giorgio Tornati)
"Caro Marcello,... Caro Giorgio,...". Quando la politica era una "scelta di vita". Il Circolo Gramsci e la cultura a Pesaro negli anni '60
Giorgio Tornati, Marcello Stefanini
Libro: Libro in brossura
editore: Metauro
anno edizione: 2020
pagine: 285
Ricordi, documenti e riflessioni parlano di un periodo che va dai primi anni Cinquanta alla fine degli anni Sessanta, che accomunano la vita di Giorgio Tornati a quella di Marcello Stefanini. Gli studi liceali e universitari, i primi tormenti morali, la “scelta di vita”, lettere inedite. Un percorso che fotografa l’irrequietezza giovanile che si materializza con la fondazione del Circolo politico-culturale “Antonio Gramsci”, il primo impegno nel partito comunista e nel Consiglio comunale di Pesaro, preziosa scuola di libertà, di contaminazioni culturali e di memorabili esperienze che educarono Tornati e Stefanini alla comprensione della democrazia rappresentativa; fu in quel contesto che i due appresero la faticosa arte di far conciliare, con pazienza e perseveranza, le idealità faticosamente elaborate con le contrastanti e reali istanze sociali degli "anni del miracolo economico”.
Compagni scusateci, avevate ragione! Ricordi. Appunti. Documenti. Riflessioni. Un patchwork sul '56 pesarese
Giorgio Tornati
Libro: Libro in brossura
editore: Metauro
anno edizione: 2020
pagine: 225
Il 1956 fu un anno drammatico. Allo sconcerto provocato dalle rivelazioni di un nume tutelare sovietico sui crimini e le illegalità avvenuti sotto il potere di Stalin, si aggiunse l’orrore per i fatti di Ungheria, dove il sollevamento popolare, provocato anche dalle dichiarazioni di Chruščëv al XX Congresso del Partito Comunista sovietico, fu represso nel sangue dall’invasione delle truppe sovietiche e dell’Armata Rossa. La reazione a questi eventi fu drammatica in tutto il mondo comunista... In particolare, a Pesaro, alcuni esponenti del Partito non accettarono la paralizzante logica che faceva appello al “contesto storico”, e, stendendo una bandiera con falce e martello, raccolsero povere lire per pagare il viaggio a Roma di una delegazione che parlasse direttamente al Segretario Generale del Partito Comunista Italiano. Attraverso questo "patchwork" sul ’56 pesarese, Giorgio Tornati cerca di dare risposta a una domanda cruciale: perché in un partito - quello pesarese - che osò tanto, in seguito, di fronte a situazioni altrettanto drammatiche o a situazioni politiche che richiedevano spirito innovativo, ci furono eccesso di cautele, resistenze dimesse, addirittura gregarie?