Libri di Giovanna Cassese
Tessere per l'arte pubblica. I mosaici delle stazioni dell'arte di Napoli
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2024
pagine: 88
Le dodici stazioni dell'arte della metropolitana di Napoli, con oltre duecentocinquanta opere Site Specific di artisti di primo piano nel sistema dell'arte contemporanea, rappresentano un unicum in ambito internazionale.
Creatività e innovazione: gli smalti dello Studio Del Campo 1957-1997. Catalogo della mostra (Napoli, 9 maggio-11 luglio 2019). Ediz. italiana e inglese
Anty Pansera, Paola Cazzola Zanotelli, Giovanna Cassese, Maria Chiara Salvanelli
Libro: Libro rilegato
editore: Fondazione Plart
anno edizione: 2019
pagine: 220
Il catalogo presenta la mostra che la Fondazione Plart ha dedicato allo Studio Del Campo, un sodalizio artistico, artigianale e progettuale, caratterizzato da una denominazione che si rifà a quel “campo” di una strada ancora rurale di Torino, dove Lydia Lanfranconi e Virgilio Bari, Bianca Tuninetto e Euclide Chiambretti aprirono nel 1957 una “bottega” di smalti a gran fuoco su metallo, portando avanti per decenni un legame che ha saputo intrecciare un sapiente e costruttivo dialogo tra la cultura del progetto, della creatività e dell’innovazione. Dal milanese Gio Ponti al torinese Toni Cordero, numerosissimi sono stati gli architetti/designer che hanno affiancato i Del Campo, capaci di dialogare e di “mettere in forma” anche progetti altrui, senza mai venir meno a un loro proprio linguaggio che si caratterizza non solo per la raffinata tecnica artigiana, dalla quale certo traggono le loro modalità espressive, ma per la capacità di affrontare le più diverse tipologie, dalla micro alla macro scala, per gli interni e la casa ma anche per gli esterni e le architetture.
Builders of tomorrow. Immaginare il futuro tra design e arte. Catalogo della mostra (Faenza, 28 settembre-25 ottobre 2017). Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 192
I costruttori del mondo di oggi affondano le radici nelle avanguardie artistiche di un secolo fa: tra dadaismo, bauhaus e costruttivismo russo gli artisti, gli architetti e i progettisti di allora rivoluzionarono il modo di pensare le arti e il loro ruolo nella società, ideando un arte che avesse applicazioni nel quotidiano, in grado di cambiare i modi di abitare il mondo e migliorare la vita della gente. Marcel Duchamp ruppe con il passato inventando il readymade - forse il primo esempio di design disfunzionale - mentre walter gropius costruì una scuola capace di formare una nuova figura d'artista (il designer) e una diversa cultura del lavoro creativo al servizio della società. Oggi, a distanza di un secolo, il nostro è un mondo dove le loro utopie visionarie hanno dimostrato di avere ragione. Le nostre città, il nostro ambiente, i nostri corpi sono cambiati grazie ad una cultura del progetto in grado d'integrare le due anime del nostro tempo: quella antica, depositaria dei patrimoni culturali dell'umanità, e quella più ardita, tecnologica, futuribile della contemporaneità. “Builders of tomorrow” esplora le collaborazioni proficue tra design e arte alle soglie del terzo millennio, orientato alla produzione di oggetti e sistemi come esperienza etica ed estetica della realtà. Lo scambio d'idee, visioni, pratiche, progetti sta diventando un modus operandi sempre più esteso, che apre i confini di entrambe le arti a sconfinamenti, contaminazioni, influenze reciproche. Di fronte alle crisi del nostro tempo, oggi si può ripartire da qui: da un nuovo modo di intendere il design e l'arte anche nei loro rapporti con l'artigianato, l'economia, l'industria e l'hand made, in continuità con la cultura del passato e nell'ottica di un futuro tanto tecnologico quanto umanistico. Catalogo della mostra tenuta presso il MIC (Faenza, 28 settembre-25 ottobre 2017). Presentazioni di Maria Letizia Melina, Vincenzo De Luca, Massimo Isola, Claudia Casali.
Giovanni Mancini. Una vita per l'arte-A life for art
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 224
Il volume a cura di Giovanna Cassese è una monografia su Giovanni Mancini artista poliedrico, che partecipò alla rivoluzione estetica dei suoi anni e pur rimase fedele alla tradizione e alla sua complessa cultura. Mancini (Guardia Sanframondi/BN 1953-2016) è stato essenzialmente uno scultore, ma anche un esperto restauratore, un grafico, un pittore un collezionista e un conoscitore. La ricerca di una forma innovativa, equilibrata, sensibile, sinteticamente lirica ed eticamente significativa, tradotta in una materia scelta sempre ad hoc è stata il leitmotiv di una vita. Segno e materia scrutati nei meandri con lo spirito di chi sa bene che per innovare ci vuole non solo creatività, ma anche conoscenza. Giovanni Mancini è stato, poi, un profondo conoscitore delle tecniche e dei materiali e un maestro nelle accademie di belle arti di Catanzaro, Roma, Frosinone e Napoli. Presentazioni di Luigi Forletta, Anna Russo e Giuseppe Gaeta.
Patrimoni da svelare per le arti del futuro. Primo convegno di studi sulla salvaguardia dei beni culturali delle Accademie di Belle Arti di Italia
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2016
pagine: 304
Le tre giornate di studio riportano l'attenzione sulle Accademie e i loro preziosi patrimoni, nati nei secoli per la formazione degli artisti: quadrerie, gipsoteche, biblioteche, archivi storici, gabinetti di stampe e disegni, raccolte di sculture, lastre incise, antiche foto o raccolte di arte contemporanea, arredi e preziosi strumenti di interesse storico; un patrimonio da svelare, tutelare, salvaguardare e valorizzare, irrinunciabile testimonianza di civiltà, nonché patrimonio ineludibile per una moderna didattica delle arti, che apre anche nuovi orizzonti di ricerca e intervento nelle politiche di salvaguardia dei beni culturali del nostro Paese. Il convegno nasce dal lavoro del Tavolo tecnico permanente del MIUR sui Patrimoni nel quale sono coinvolte le Accademie italiane, 20 statali e 5 storiche legalmente riconosciute, ed ha affrontato questioni metodologiche, temi connessi alla salvaguardia, valorizzazione e restauro, il legame tra patrimonio, didattica dell'arte e nuove tecnologie, con il coinvolgimento di rappresentanti MiBACT, MAE, UNESCO, ICOM, CNR e di molte altre Istituzioni, oltre che di studiosi, storici dell'arte, docenti e restauratori. L'ultima parola è stata poi dei veri protagonisti, gli artisti, che si sono interrogati sul "futuro del classico", ovvero sull'importanza delle testimonianze del passato per la creatività avvenire e per il futuro della formazione artistica.