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Libri di H. Holiday

La caccia allo Snark. Testo inglese a fronte

Lewis Carroll

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2018

pagine: 110

Lewis Carroll pubblicò «La caccia allo Snark» nel 1876. Un fantastico racconto epico nel quale i dieci protagonisti, i cui nomi iniziano tutti per B, spariscono, si dileguano, impazziscono, trovano se stessi percorrendo un'improbabile rotta attraverso un mondo fatto solo di nonsensi: un poemetto eroicomico concepito sul concetto della doppiezza, dell'ambiguità, dell'inafferrabilità. Lo stesso nome Snark coniuga in sé due animali tra loro molto distanti, eppure per qualche misteriosa ragione simbolicamente associabili: lo "shark" (lo squalo) e lo "snake" (il serpente). Lo Snark è il non-visibile, il non-rappresentabile, che tuttavia, con stupore e terrore, percorre tutta l'esistenza. In questo poemetto, destinato a diventare uno dei punti di riferimento del surrealismo, il lettore è messo di fronte allo sviluppo autonomo di dimensioni simultanee. Più volte sollecitato a dare spiegazioni sul senso di questo suo lavoro, solo una volta Carroll si limitò a dire che è un'allegoria sulla ricerca della felicità. Il poemetto è stato adattato in musical e a teatro ma ha ispirato anche episodi televisivi, videogame e filmati di animazione giapponese, oltre ad altri scrittori, quali Jack London («The Cruise of the Snark») e C.S. Lewis.
7,50 7,13

La caccia allo Slualo. Un'agonia in otto sc-atti. Testo inglese a fronte

La caccia allo Slualo. Un'agonia in otto sc-atti. Testo inglese a fronte

Lewis Carroll

Libro: Libro in brossura

editore: Biblion

anno edizione: 2011

pagine: 175

Senz'altro insolito tra i lavori di Lewis Carroll, per forma metrica e natura, il poemetto eroicomico "La caccia allo Slualo" (1876) - con "Alice nel paese delle meraviglie" e "Attraverso lo specchio" - si colloca nello stesso alveo della produzione nonsense dello scrittore britannico. Qui Carroll ha voluto rappresentare l'affannosa ricerca che si intraprende quotidianamente per "spiegare", per tentare di dare un nome all'inconoscibile, un senso alle sue manifestazioni nella lingua e nella logica, insomma per cercare di dare un volto allo "Snark", l'animale dall'ingegnoso nome coniato dall'autore, a metà fra Shark (squalo) e Snake (serpente), o forse Snail (lumaca). La caccia al fantastico essere, per la quale Carroll arruola un'improbabile ciurma fatta di personaggi-mestiere, alter ego e animali simbolici, diviene, allora, la rappresentazione della tensione dell'intelletto umano che si spinge alla ricerca di un senso. La nuova traduzione in endecasillabi rende la complessità del testo, in originale a fronte; illustrazioni tratte dalla prima edizione dell'opera (1876).
19,23

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