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Libri di Jacqueline Nadel

Imitare per crescere. Nello sviluppo infantile e nel bambino con autismo

Jacqueline Nadel

Libro: Libro in brossura

editore: Giovanni Fioriti Editore

anno edizione: 2024

pagine: 234

Un libro che coniuga la conoscenza del bambino e del suo sviluppo (con o senza autismo) con le più recenti scoperte neuroscientifiche per la diagnosi, la valutazione e l'intervento nella pratica clinica. Il bambino che apprende, comunica, progredisce è, fin dalla nascita, attore di sequenze senso-motorie, cognitive, socio-emotive nelle quali include felicemente i suoi partner adulti e bambini. Arricchisce così, molto rapidamente, il repertorio delle sue molteplici abilità funzionali, “cresce”. È al cuore di questa co-costruzione dinamica che Jacqueline Nadel, in questa nuova edizione del suo libro "Imiter pour grandir", ci accompagna passo dopo passo. L'autrice ci fa scoprire le diverse facce dell'imitazione, le sue funzioni chiave nello sviluppo del bambino e le applicazioni della ricerca che vi sono collegate, per la comprensione dell'autismo e l'attuazione di interventi mirati.
26,00 24,70

Imitare per crescere. Nello sviluppo infantile e nel bambino con autismo

Jacqueline Nadel

Libro

editore: Giovanni Fioriti Editore

anno edizione: 2016

pagine: 164

"Il neonato ha venti minuti di vita. Venti minuti appena, e mi mostra la lingua se lo faccio anch'io. Non in un momento qualunque, proprio quando io la mostro a lui. Può anche spalancare la bocca se io esagero l'apertura della mia, o sbattere le palpebre quando le sbatto io. Di cosa ci si meraviglia? E perché? In fondo, già da prima di nascere il feto era capace di protrudere la lingua, aprire la bocca e sbattere le palpebre. Allora dov'è il prodigio? La cosa incredibile è che il neonato lo fa quando vede l'altro farlo. Come una risposta a quello che vede. Come un legame tra lui e noi. Del resto i genitori non si fanno ingannare. Per loro è un'esplosione di gioia, un piacere enorme quando hanno la possibilità di provocare l'imitazione: si rendono improvvisamente conto che il loro bambino è già una persona. Se non hanno questa possibilità è solo perché non l'hanno fatto nel modo giusto (occorre essere pazienti, fare un movimento al secondo, ripeterlo più volte, tenendo il bambino all'altezza della bocca o degli occhi, a una distanza di circa quaranta centimetri), oppure perché non era il momento adatto per il bambino: tutti i neonati, infatti, ne sono capaci... Vi posso già sentire, genitori ed educatori, chiedere: "Perché fanno questo senza dire una parola? Qual è il senso? Lo fanno perché gli piace? Perché è facile? Non faranno una cosa stupida? Bisogna lasciarli fare?". In questo libro tenterò di rispondere a queste domande." (Dall'Introduzione dell'autrice)
20,00 19,00

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