Libri di Jérôme Ferrari
In his own image
Jérôme Ferrari
Libro: Copertina morbida
editore: Europa Editions
anno edizione: 2022
pagine: 190
Antonia, nata in un piccolo paese dell'entroterra còrso, cresce in un contesto di forti tradizioni e solidi legami familiari. La sua passione è la fotografia, passione che ha sviluppato fin da quando a quattordici anni lo zio prete, personaggio chiave della sua vita, le ha regalato la sua prima macchina fotografica. Comincia col fotografare la famiglia, i paesaggi, le amiche e gli amici al bar, in un paese in cui i ruoli maschili e femminili sono ben definiti, per certi aspetti addirittura a compartimenti stagni. E in effetti non c'è posto per le donne tra i militanti indipendentisti con passamontagna e fucile in cui, una volta diventati grandi, si sono trasformati gli amici d'infanzia. Antonia continua a fotografare, si trasferisce in città, viene assunta da un quotidiano locale per riprendere sagre paesane e gare di bocce, ma il suo sogno è diventare reporter di guerra: una guerra vera, però, e non l'insulso conflitto che si combatte in Corsica tra l'amministrazione francese e le varie fazioni di indipendentisti, peraltro in lotta fra loro, anche se i morti non mancano. Ci riuscirà?
A sua immagine
Jérôme Ferrari
Libro: Libro in brossura
editore: E/O
anno edizione: 2020
pagine: 186
Antonia, nata in un piccolo paese dell'entroterra còrso, cresce in un contesto di forti tradizioni e solidi legami familiari. La sua passione è la fotografia, passione che ha sviluppato fin da quando a quattordici anni lo zio prete, personaggio chiave della sua vita, le ha regalato la sua prima macchina fotografica. Comincia col fotografare la famiglia, i paesaggi, le amiche e gli amici al bar, in un paese in cui i ruoli maschili e femminili sono ben definiti, per certi aspetti addirittura a compartimenti stagni. E in effetti non c'è posto per le donne tra i militanti indipendentisti con passamontagna e fucile in cui, una volta diventati grandi, si sono trasformati gli amici d'infanzia. Antonia continua a fotografare, si trasferisce in città, viene assunta da un quotidiano locale per riprendere sagre paesane e gare di bocce, ma il suo sogno è diventare reporter di guerra: una guerra vera, però, e non l'insulso conflitto che si combatte in Corsica tra l'amministrazione francese e le varie fazioni di indipendentisti, peraltro in lotta fra loro, anche se i morti non mancano. Ci riuscirà?
The principle
Jérôme Ferrari
Libro: Copertina morbida
editore: Europa Editions
anno edizione: 2017
pagine: 140
Il principio
Jérôme Ferrari
Libro: Copertina morbida
editore: E/O
anno edizione: 2016
pagine: 137
Il "principio di indeterminazione" del fisico tedesco Werner Heisenberg afferma che non è possibile conoscere simultaneamente posizione e velocità di un elettrone: se se ne determina esattamente la posizione, la velocità diventa una totale incognita, mentre quando se ne misura la velocità a diventare vaga è la sua posizione. Tale principio è alla base della fisica quantistica, che a sua volta è stata il punto di partenza per la realizzazione della bomba atomica. Servendosi di documenti d'archivio, corrispondenze, autobiografie e registrazioni dei servizi segreti britannici, Jérôme Ferrari ripercorre la vita di Heisenberg dai suoi albori come brillante studente, poi giovanissimo professore all'università di Lipsia, e ancora premio Nobel per la fisica nel 1932, fino alle sue controversie con Einstein, allo scoppio della Seconda guerra mondiale e alla sua controversa posizione nei confronti del regime nazista, che solleva nell'uomo Heisenberg una quantità di problemi morali difficilmente risolvibili. Ma il libro è tutt'altro che una storia di Heisenberg e del suo periodo: prendendo spunto dal suddetto principio, Ferrari sembra riproporlo come principio generale dell'esistenza, di cui l'indeterminazione diventa appunto la caratteristica principale.
Un dio un animale
Jérôme Ferrari
Libro: Copertina morbida
editore: E/O
anno edizione: 2014
pagine: 117
È la storia di un ragazzo nato e cresciuto in un paesino dell'interno della Corsica. Gli svaghi sono pochi in paese, e comunque non bastano a soddisfare il suo desiderio di evasione. Trascorre i pomeriggi in compagnia dell'amico Jean-Do oppure nell'uliveto a sparare ai merli, malgrado ogni volta il mucchietto di volatili morti non gli susciti altro che smarrimento e depressione. L'unico ricordo felice dell'adolescenza sono i baci fugaci scambiati con Magali all'ombra del fontanile. Così appena può scappa. Va due anni militare volontario, in servizio a Gibuti. Quando finisce la ferma e torna a casa, il paese gli sembra ancora più chiuso. Si fa allora ingaggiare come mercenario, in servizio a un checkpoint iracheno, e di fronte ai suoi occhi sfilano orrori che si chiamano integralismo, torture, terrorismo, fino all'autobomba che uccide l'amico Jean-Do. Quando torna in paese non è più lo stesso, la depressione lo consuma. Nel frattempo Magali è cresciuta, e anche la sua vita è un inferno, ma di diverso tipo: fa la manager in una ditta di reclutamento di personale specializzato o, come si dice in gergo, la cacciatrice di teste, e la sua dimensione è quella della competitività, dell'apparire a oltranza, del fingere di essere felici in un mondo di plastica. Si ritroveranno, ma il destino non sarà gentile con loro.
Il sermone sulla caduta di Roma
Jérôme Ferrari
Libro: Copertina morbida
editore: E/O
anno edizione: 2014
pagine: 175
Perché un mondo nasca bisogna che ne muoia un altro, solo le cose eterne sono eterne: è l'assioma che sottintende a questo romanzo travolgente in cui si accavallano per tre generazioni le vicende di un'unica famiglia originaria di un paesino della Corsica. Ognuno di noi durante la propria vita crea un mondo fatto di legami, di progetti e di sogni che si cancella con la propria morte. E così Marcel, nato poco dopo la Prima guerra mondiale, passa attraverso la malattia infantile, l'emigrazione sul continente, la Seconda guerra mondiale, il matrimonio, l'esperienza nell'Africa coloniale francese e la vecchiaia componendo un mondo che si esaurisce con lui, non diversamente da quello che accade a Matthieu, il nipote, che due generazioni dopo rivoluziona la vita del paesino corso aprendo un movimentato bar che richiama gente da tutta la regione e dove si svolgono vicende al limite del surreale in un crescendo catartico che porterà, ancora una volta, allo spegnersi del mondo da lui creato. Bisogna credere nei mondi che creiamo? Bisogna illudersi che siano eterni? O seguire l'ammonimento di Agostino, vescovo di Ippona, che risponde allo sgomento dei fedeli per la caduta di Roma a opera dei visigoti dichiarando la vanità delle cose terrene?
Balco Atlantico
Jérôme Ferrari
Libro: Copertina morbida
editore: E/O
anno edizione: 2013
pagine: 154
Il ritrovamento del cadavere di Stéphane Campana, fervente indipendentista corso fulminato con due pallettoni da caccia nello stomaco, offre all'antropologo Théodore Moracchini l'occasione di ripercorrerne la carriera, dagli esordi di giovane e timido aspirante nazionalista fino a capo del movimento clandestino. La storia di Stéphane Campana si interseca con quella di Khaled e di sua sorella Hayet, immigrati marocchini approdati in Corsica alla ricerca di una vita migliore, e con quella dello stesso Moracchini e di altri personaggi. Così il panorama delle vicende, via via ricomposto da una memoria alla ricerca di se stessa, si sposta continuamente dall'interno della Corsica al paesino del Marocco occidentale, famoso per la spianata a bordo oceano detta appunto Balco Atlantico, in un crescendo di amore, morte e incredulità che ruota intorno all'ormai famoso bar di Marie-Angele e di sua figlia Virginie, innamorata fin da bambina dell'"eroe" Stéphane Campana al punto da abbandonarsi, anima e corpo, ai suoi più strani desideri.
Il sermone sulla caduta di Roma
Jérôme Ferrari
Libro: Libro in brossura
editore: E/O
anno edizione: 2013
pagine: 175
Perché un mondo nasca bisogna che ne muoia un altro, solo le cose eterne sono eterne: è l'assioma che sottintende a questo romanzo travolgente in cui si accavallano per tre generazioni le vicende di un'unica famiglia originaria di un paesino della Corsica. Ognuno di noi durante la propria vita crea un mondo fatto di legami, di progetti e di sogni che si cancella con la propria morte. E così Marcel, nato poco dopo la Prima guerra mondiale, passa attraverso la malattia infantile, l'emigrazione sul continente, la Seconda guerra mondiale, il matrimonio, l'esperienza nell'Africa coloniale francese e la vecchiaia componendo un mondo che si esaurisce con lui, non diversamente da quello che accade a Matthieu, il nipote, che due generazioni dopo rivoluziona la vita del paesino corso aprendo un movimentato bar che richiama gente da tutta la regione e dove si svolgono vicende al limite del surreale in un crescendo catartico che porterà, ancora una volta, allo spegnersi del mondo da lui creato. Bisogna credere nei mondi che creiamo? Bisogna illudersi che siano eterni? O seguire l'ammonimento di Agostino, vescovo di Ippona, che risponde allo sgomento dei fedeli per la caduta di Roma a opera dei visigoti dichiarando la vanità delle cose terrene?
Dove ho lasciato l'anima
Jérôme Ferrari
Libro: Copertina rigida
editore: Fazi
anno edizione: 2012
pagine: 168
Algeria, 1957. Nel pieno di una guerra feroce e logorante, tre uomini si trovano riuniti nello stesso angolo d'inferno, una villa sferzata dal vento del deserto. André Degorce è un capitano dell'esercito francese, nel suo passato la lotta partigiana al nazismo e l'internamento a Buchenwald, e poi ancora la prigionia in Indocina. Adesso è dall'altro Iato della barricata e guida la divisione che ha il compito di stroncare la resistenza algerina; sta a lui ora la parte del carnefice, del torturatore. L'ultimo, importante risultato ottenuto è l'arresto di Tahar, uno dei massimi capi dell'ADN, braccio armato dell'esercito di liberazione. Di fronte a questa figura inflessibile, che lo sfida ostentando un consapevole sorriso, Degorce non può non provare un forte senso di rispetto. Ma è un sentimento rovente, che avvampa nella coscienza dilaniata di un uomo che non sa più riconoscersi dietro i comandi di morte che pure impartisce. E nell'intenso dialogo che s'instaura tra i due s'immette una terza voce, quella di Andreani, il tenente che con il capitano ha condiviso i medesimi orrori del passato; è lui a smantellare ogni giustificazione retorica della tortura e a mostrare la nuda verità della spietata pedagogia della guerra cui tutti loro partecipano. Nel cinquantenario dell'indipendenza algerina e prendendo spunto da fatti reali, Jérôme Ferrari schiude una "porta aperta sull'abisso" e fa i conti con una delle più laceranti pagine della storia recente.