Libri di John Vignola
70 Sanremo. Storia fotografica del festival della canzone italiana
Libro: Libro rilegato
editore: Rai Libri
anno edizione: 2020
pagine: 254
«Sanremo non è solo un concorso canoro, ma anche uno spettacolo in sé, con tutto ciò che si porta dietro. Mi ha sempre affascinato che se ne parlasse già diversi mesi prima del suo inizio, che coinvolgesse tutto il settore dell'intrattenimento e non solo quello più squisitamente musicale. Che nella quiete invernale di una città di mare della provincia per pochi giorni si aprissero le porte di questo italianissimo Moulin Rouge, un caleidoscopio di musica, parole, televisione, fiori, abiti, gossip, polemiche, e chi più ne ha più ne metta, uno spettacolo che ritirando la sua marea era in ogni caso destinato a lasciar sopravvivere soltanto le canzoni. Perché in fondo, ammettiamolo, al netto della magnifica giostra, da sempre e per sempre, a Sanremo, sono le canzoni le uniche vere protagoniste.» (Dalla prefazione di Amadeus). Con le testimonianze di Renzo Arbore, Pippo Baudo, Vincenzo Mollica e Vasco Rossi.
Daft Punk. Musica robotica
Diego Carmignani, John Vignola
Libro: Libro in brossura
editore: Gargoyle
anno edizione: 2014
pagine: 141
"Ci fu un incidente nel nostro studio. Stavamo lavorando con il campionatore, che, esattamente alle 9 e 9 minuti del 9 settembre 1999, esplose. Quando riprendemmo conoscenza, ci accorgemmo che eravamo diventati robots", così narra Thomas Bangalter l'avvento ufficiale del binomio robotico e di una dimensione mitologica che non ha cessato di essere alimentata fino ai nostri giorni, a partire dal momento in cui venne rilasciato quell'ormai leggendario comunicato stampa. In prima battuta, un messaggio all'esterno per il lancio dell'album-capolavoro "Discovery", ma, cosa ancora più roboante, per la rinascita dei due Daft Punk. Da quindici anni a questa parte, avranno anche perso importanti dati e campionamenti in quel fantomatico black-out, ma ne hanno guadagnato esponenzialmente in fama e visibilità: senza la loro tanto sofisticata mise, chissà se avrebbero raggiunto quello status di icone destinato a durare così a lungo nel tempo. Un tempo coniugato inevitabilmente al futuro.