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Libri di L. Paganetto

Il nucleare. Come?

Libro: Libro in brossura

editore: Eurilink University Press

anno edizione: 2011

pagine: 124

Il volume nasce dalla considerazione che è giunto il momento di abbandonare le guerre di religione: nucleare sì, nucleare no. In un mondo in cui la tecnologia ha un ruolo dominante nella competizione internazionale occorre disporre di tutte le tecnologie e, soprattutto, partecipare al processo di sviluppo delle innovazioni che le riguardano. Dire sì alla tecnologia nucleare non vuol dire convenire automaticamente sulla opportunità della sua adozione per la produzione industriale di energia. Questa scelta dipende da un'attenta valutazione delle condizioni che rendono fattibile e opportuno l'investimento sul nucleare rispetto alle altre fonti di energia. Discutere di questo aspetto è importante anche se fare del nucleare una questione laica non è facile, ancor più dopo le vicende del Giappone. I gravissimi incidenti delle centrali di Fukushima hanno modificato profondamente il quadro del nucleare determinando una pausa di riflessione di cui è difficile stimare la durata.
14,00 13,30

Petrolio e sviluppo. L'Europa, L'Italia, l'energia

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2005

pagine: 130

In che termini si pone la questione della sicurezza senza un giusto riequilibrio delle risorse energetiche: petrolio, gas, energie rinnovabili e nucleare? Come pensare di conciliarlo con le prescrizioni per il rispetto dell'ambiente stabilite dal Protocollo di Kyoto? Il volume presenta i risultati di un sondaggio presso un ampio campione rappresentativo della popolazione adulta italiana, alfine di evidenziare il rapporto tra il cittadino e l'energia.
12,50 11,88

Rischio energia. Efficienza energetica e ruolo dei consumatori

Libro

editore: Donzelli

anno edizione: 2007

pagine: 152

Il tema dell'efficienza è considerato centrale nell'ambito della questione energetica. Per contrastare il consumo, da tempo sono in moto dei meccanismi che consentono di creare efficienza, come le politiche di incentivazioni applicate ai trasporti, all'industria e al residenziale; oppure i meccanismi di detrazione fiscale, come quello sull'installazione dei pannelli solari o sulla sostituzione di caldaie obsolete; o ancora gli incentivi per l'utilizzo del fotovoltaico. Si tratta in tutti i casi delle applicazioni di possibili terapie - per ridurre, per rendere più efficiente il consumo di energia - tra tutte quelle che si possono adottare. Naturalmente, occorre tenere a mente che qualunque terapia è possibile sia con un processo di sostituzione immediata sia con un processo di sostituzione graduale e non completa. Conta la convenienza a farlo, contano gli incentivi ed i vincoli posti. Con il presente studio il Ceis-Tor Vergata - il Centro di studi internazionali dell'Università di Roma Tor Vergata - ha dunque inteso sottolineare questo passaggio: studiare gli effetti sul lato della domanda una volta realizzata l'efficienza dal lato dell'offerta, allo scopo di delineare scenari in cui una migliore efficienza energetica si sposi con il benessere dei consumatori. Mentre si fanno interventi per migliorare l'efficienza energetica occorrerà interrogarsi su quella che è la questione di fondo: come vengono distribuiti gli oneri tra le famiglie, le imprese, la collettività e quindi la pubblica amministrazione.
13,00 12,35

Ripresa dopo la crisi?

Libro: Libro in brossura

editore: Eurilink University Press

anno edizione: 2010

pagine: 160

Non siamo ancora fuori dalla crisi. La crisi si è spostata dal settore privato (banche, imprese e famiglie) al debito sovrano. La ripresa dalla più profonda recessione del periodo post-bellico è cominciata seppure con sostanziali differenze tra i tassi assai modesti (intorno all'I%) di Europa e Giappone e quelli intorno al 7-9% di India e Cina, che non hanno mai smesso di crescere e la dinamica sostenuta (intorno al 5%) di alcuni Paesi emergenti, in particolare Brasile, Indonesia e Sud-Africa. Gli USA escono dalla crisi con molti squilibri, deficit e debito pubblico, conti con l'estero, ma con una dinamica più sostenuta di quella europea (intorno al 3%). La Fondazione "Economia-Tor Ver-Gata-Ceis" organizza ogni anno il convegno internazionale "Villa Mon-dragone International Economie Seminar", iniziativa che ha assunto nel tempo i caratteri di un appuntamento scientifico di grande rilievo per l'analisi delle tematiche economiche internazionali. Le principali conclusioni e i suggerimenti di policy emersi dal convegno vengono discussi in un incontro con rappresentanti istituzionali, politici ed imprenditoriali.
15,00 14,25

Europa 2020. La sfida della crescita

Libro: Libro in brossura

editore: Eurilink University Press

anno edizione: 2010

pagine: 107

Il Consiglio Europeo ha recentemente approvato "Europa 2020", una nuova strategia decennale per l'occupazione e la crescita, che promuoverà la realizzazione di riforme strutturali. La strategia è incentrata sulla promozione delle industrie a bassa emissione di carbonio, l'investimento in sforzi maggiori per lo sviluppo di nuovi prodotti, l'accelerazione dell'economia digitale e la modernizzazione dell'istruzione e della formazione. In tal senso sono previste sette iniziative faro e cinque obiettivi quantitativi legati ai settori occupazione, ricerca e sviluppo, istruzione, povertà e cambiamento climatico. Il nuovo piano chiede ai governi di fissare priorità nazionali per aiutare l'UE a raggiungere i suoi obiettivi. I governi UE devono presentare i piani su come intendono affrontare le nuove sfide. Le performance verranno monitorate attraverso rapporti annuali diffusi a livello UE. Questa battaglia per la crescita e l'occupazione richiede un coinvolgimento al massimo livello politico e la mobilitazione di tutte le parti interessate in Europa, oggi ancor più necessario ed attuale, alla luce della recente "crisi greca". La Fondazione Economia Tor Vergata CEIS offre in questo saggio una raccolta di punti di vista con esponenti accademici, rappresentanti dell'industria e delle Istituzioni sulle strategie per Europa 2020.
12,00 11,40

Measuring Italy's external competitiveness

Libro: Copertina morbida

editore: Rubbettino

anno edizione: 2011

pagine: 449

46,00 43,70

Ripensare Maastricht

Libro: Libro in brossura

editore: Eurilink University Press

anno edizione: 2015

pagine: 131

Le forti difficoltà che si sono manifestate nella governance europea nel corso della crisi del 2008 e in quella del 2011 hanno trovato espressione emblematica nello stallo che, a lungo e di recente, ha messo in discussione la soluzione delle complessa vicenda della crisi della Grecia. I contributi raccolti in questo volume sono precedenti quest'ultima vicenda e segnalano l'esigenza, ormai assai sentita, di un ripensamento della governance europea senza, peraltro, trascurare i passi avanti che sono stati fatti in questi anni, in particolare con il nuovo ruolo assunto, di fatto, dalla ECB, dall'adozione dei meccanismi previsti dall'ESM, fino all'accordo in materia di Unione Bancaria. L'economia reale, pur invertendo la spirale recessiva iniziata nel 2008, non sembra mostrare, peraltro, i segni di un nuovo dinamismo, nonostante che i mercati finanziari attraversino una fase di relativa stabilità. Sono più di 26 milioni i disoccupati nella EU. Sono presenti spinte deflattive segnalate da un tasso d'inflazione inferiore all'1%. Le disuguaglianze di reddito stanno crescendo e il numero dei NEET non tende a diminuire nei paesi europei che più ne soffrono. All'interno dell'Eurozona aumentano le divergenze di crescita e benessere per i paesi della periferia.
16,00 15,20

Mezzogiorno tra crisi globale, Mediterraneo e federalismo fiscale

Libro: Libro in brossura

editore: Eurilink University Press

anno edizione: 2012

pagine: 156

Le differenze nei livelli di reddito, nella crescita e nel benessere sono connaturate ai processi di sviluppo economico. L'esperienza maturata negli anni prima della crisi, mostra casi come quelli dell'Irlanda e della Germania dell'Est nei quali si sono verificate considerevoli accelerazioni delle posizioni relative di questi paesi considerati a lungo assai in ritardo. Il Mezzogiorno, tranne nella fase relativamente breve seguita all'azione della "prima" Cassa per il Mezzogiorno, ha continuato a segnare un differenziale di crescita rispetto al Nord, a dispetto degli ingenti trasferimenti di risorse di cui ha goduto, per effetto dell'intervento straordinario. Questa circostanza ha, ormai da tempo, determinato il venir meno delle ragioni che avevano spinto questo tipo di intervento fino a mettere in discussione la stessa logica di un'azione concentrata sulla riduzione del divario. La crisi economica che ha investito il mondo nel 2008 e che stenta ad essere superata, ha reso evidenti cambiamenti decisivi nel posizionamento competitivo dei singoli paesi e delle diverse aree del mondo, con cui tutti ci dovremo confrontare. Il Mezzogiorno non può sfuggire a questa sfida, visto che dovrà confrontarsi, oltre che con la crisi globale, con quella dei paesi del Mediterraneo e definire un suo posizionamento competitivo che non potrà certo limitarsi al confronto Nord-Sud.
14,00 13,30

Patto per l'Euro e crescita. L'austerità conviene?

Libro: Libro in brossura

editore: Eurilink University Press

anno edizione: 2013

pagine: 273

Il Documento di Economia e Finanza contiene, oltre l'analisi e le tendenze della finanza pubblica, il Programma di Stabilità e il Piano nazionale delle Riforme, in esecuzione di quanto a suo tempo si erano impegnati gli Stati membri per consentire l'avvio del "semestre europeo" e, in particolare del Patto per l'Euro, definito a Bruxelles dai Capi di Stato e di Governo. Nel corso del 2011 il Governo ha approvato un DL sullo sviluppo che esplicitamente si colloca all'interno delle azioni da realizzare per la competitività, nella logica del semestre europeo. Gli impegni assunti a Bruxelles sono stati un'occasione di riflessione sulle implicazioni non solo economiche ma anche istituzionali e politiche che sono legate al "Patto". L'attenzione di tutti si è concentrata sulla manovra economica e sugli specifici provvedimenti da adottare per fronteggiare la crisi finanziaria e su come ridurre il deficit. Molto si è detto a proposito di interventi a favore della crescita ma, nella sostanza, si è trattato di un esercizio che ha lasciato il passo a quello più immediatamente urgente del confronto con l'emergenza finanziaria. Passato (forse) il momento più difficile, non dobbiamo comunque dimenticare che il problema di fondo dell'economia italiana è l'andamento della produttività, stagnante ormai da un decennio. Da qualche tempo ormai si è allargato il fronte di chi sostiene l'inadeguatezza delle politiche di austerità fiscale per combattere la crisi.
16,00 15,20

Giustizia sociale, occupazione e crescita. Quali ricette per la «good economy»?

Libro: Libro in brossura

editore: Eurilink University Press

anno edizione: 2014

pagine: 167

In questi anni c'è stata una forte riaffermazione del ruolo del mercato e, allo stesso tempo, la constatazione dei casi di fallimento del mercato e dei limiti che incontrano le politiche keynesiane. Oggi siamo tutti alla ricerca di una nuova via per affrontare, la questione dello sviluppo mentre perdura la crisi economica. La scelta può essere quella della Good Economy? Si discute quale possa essere il ruolo dello stato sociale e contemporaneamente quello delle politiche industriali. L'adozione del principio dell'equilibrio di bilancio, sancito dal Fiscal compact e della riduzione del debito pubblico è difficile da coniugare con una scelta a favore della crescita. Ma non se ne può fare a meno. Allo stesso tempo, è diventato particolarmente evidente il disagio sociale, la questione della disoccupazione giovanile, della povertà e, in generale, delle disuguaglianze di reddito. L'incontro intende mettere al centro dell'attenzione il tema della giustizia sociale come condizione per lo sviluppo e delle regole necessarie a stabilire un corretto rapporto tra la politica e il corpo sociale, in modo che, nel definire le politiche da tutti ritenute necessarie a favore della crescita, non venga mai trascurata la centralità del cittadino, sia a livello nazionale che europeo.
16,00 15,20

Nuova manifattura, green economy e politica industriale

Libro: Libro in brossura

editore: Eurilink University Press

anno edizione: 2015

pagine: 177

In questi anni c'è stata una forte riaffermazione del ruolo del mercato e, allo stesso tempo, la constatazione dei casi di fallimento del mercato e dei limiti che incontrano le politiche keynesiane. Oggi siamo tutti alla ricerca di una nuova via per affrontare la questione dello sviluppo, mentre perdura la crisi economica. La scelta può essere quella della Good Economy? Si discute quale possa essere il ruolo dello stato sociale e, contempora-neamente, quello delle politiche industriali. L'adozione del principio dell'equilibrio di bilancio, sancito dal Fiscal Compact e della riduzione del debito pubblico è difficile da coniugare con una scelta a favore della crescita. Ma non se ne può fare a meno. Allo stesso tempo, è diventato particolarmente evidente il disagio sociale, la questione della disoccupazione giovanile, della povertà e, in generale, delle disuguaglianze di reddito. Il volume intende mettere al centro dell'attenzione il tema della giustizia sociale come condizione per lo sviluppo e delle regole necessarie a stabilire un corretto rapporto tra la politica e il corpo sociale, in modo che, nel definire le politiche da tutti ritenute necessarie a favore della crescita, non venga mai trascurata la centralità del cittadino, sia a livello nazionale che europeo.
16,00 15,20

Rapporto del Gruppo dei 20. «Revitalizing anaemic Europe»

Rapporto del Gruppo dei 20. «Revitalizing anaemic Europe»

Libro: Libro in brossura

editore: Eurilink University Press

anno edizione: 2015

pagine: 407

Il Rapporto, realizzato dalla Fondazione Economia dell'Università di Roma Tor Vergata con il contributo di 20 autorevoli studiosi ed esperti, mette assieme riflessioni e proposte utili al rilancio della Governance europea in occasione del Semestre di Presidenza italiana della EU.
15,00

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