Libri di Leonardo Rocco Tauro

La Riforma Agraria, introdotta dalla "Legge Stralcio" del 1950, ha coinvolto profondamente anche la Lucania, in particolare la piana Metapontina e altre zone della regione. La prima parte del volume descrive la bonifica, gli espropri, le assegnazioni, le nuove coltivazioni, le prime irrigazioni e la costruzione dei poderi per migliorare la vita di migliaia di famiglie. La seconda parte si concentra sulla crescita di comunità rurali che, partendo da poche centinaia di abitanti, sono diventate comuni autonomi e cittadine (come Policoro e Scanzano Jonico), e frazioni come Marconia di Pisticci, che hanno superato persino il capoluogo. La costruzione di invasi idrici nei decenni ’60-'70-’80 ha favorito lo sviluppo di un'agricoltura specializzata, rendendo le terre lucane tra le più avanzate del Paese. Tuttavia, persistono criticità legate alla remunerazione del lavoro e agli investimenti degli imprenditori agricoli, penalizzati da un mercato globalizzato che favorisce il profitto a discapito della salute dei consumatori.

La biografia di Mario Castelluccio vuol essere soprattutto un attestato di merito ad un uomo che ha dimostrato che con la perseveranza, con le doti messogli a disposizione da madre natura e il sacrificio si possono raggiungere alte vette nella soddisfazione personale e imprenditoriale. Tutto ciò in un ambiente non facile come può essere quello di un borgo del sud del Sud. La voglia continua, quasi spasmodica, di raggiungere traguardi su traguardi, mai sazio di quello che faceva, in modo brillante, è stata la vera molla della sua straordinaria vita nel campo dell’istruzione e della professione ad alto livello. E poi nel campo della ricerca, divenendo dopo anni di continui e faticosi esperimenti, il “padre” del fungo Cardoncello coltivato. Un uomo fattosi da solo. Come un atto di fede cristiana, suo vero faro, verso la propria terra, la Basilicata, che mai ha inteso abbandonare. Insomma, un uomo che “veramente ha creduto nella sua terra”. Luminoso e costante esempio per tanti come vero “capitano” della industria agroalimentare della regione Basilicata e non solo.

Due guerre mondiali, a distanza di due decenni l’una dall’altra, hanno fatto passare alla storia dell’umanità il Novecento, da molti appellato anche il “Secolo breve”, come il periodo che ha visto più morte e distruzione rispetto a tutti gli altri secoli e millenni precedenti. Al contempo, possiamo affermare che durante tale secolo, l’uomo ha fatto le conquiste e i miglioramenti più importanti. Neve rossa, romanzo storico, vuol descrivere i sentimenti, la visione, il modo di essere e di partecipazione ai grandi eventi, di “personaggi minori”. Personaggi, inconsapevolmente, prototipi di milioni di ex soldati, portatori di idee dalle trincee alla società del loro tempo, con l’appendice di una violenta e sanguinaria guerra civile tra italiani, dalla seconda parte del secondo conflitto mondiale. È nella consapevolezza di questa “lacerazione nazionale” che bisogna ritrovare il coraggio di ripartire. Rispettando le scelte di ognuno, e porre così la parola “Fine” per sempre all’ultima guerra mondiale. Perché ad essa non v’è alternativa per la realizzazione di una vera e duratura riappacificazione tra italiani.