Libri di Liliana Nechita
L'imperatrice
Liliana Nechita
Libro: Libro in brossura
editore: FVE
anno edizione: 2021
pagine: 192
Le famiglie si allargano e non sempre si amano, i fulmini possono prendersi i figli e i figli possono prendere treni per crescere altrove. Il comunismo è una promessa che si è esaurita presto in un orizzonte di povertà. A Bucarest le fabbriche producono bulloni al ritmo del progresso, ma subito fuori, nelle campagne, la vita ha il tempo delle stagioni, dei raccolti, delle leggende. Al paese si muore e si vive sotto il peso di un malocchio o d’una benedizione, o si sta legati a un albero come per pazzia. Lo sa bene Olga, che vive là da sempre, matriarca di una strampalata stirpe di cinque figli, due mariti, un amore giovane e biondo dietro al quale ancora si strugge. Olga che se avesse studiato di più sarebbe diventata imperatrice. È Elena, sua nuora, che dalla città vede ricorda e racconta tutto questo, vite minime di piccoli eroi in disuso e eroine qualunque sperse in un campo sotto il sole, esistenze in orbita attorno alla loro buona o cattiva stella. Con una lingua incantata, comica e potente, capace di reinventare il mondo, Liliana Nechita allestisce una saga famigliare in cui le parole hanno “effetti immediati e durevoli”, e ci ricorda perché ciò che abbiamo davvero amato non fugge mai troppo lontano da noi.
Piccola mamma
Liliana Nechita
Libro: Libro in brossura
editore: Pasquale D'Arco Editore
anno edizione: 2020
Ciliegie amare
Liliana Nechita
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Giuseppe Laterza
anno edizione: 2017
pagine: 172
Il libro raccoglie 199 lettere attraverso cui l'autrice racconta il drammatico fenomeno migratorio delle donne e delle mamme romene affrontando i molteplici aspetti sociali che ne conseguono sia all’interno delle loro famiglie, sia in Italia nei rapporti di lavoro e nelle possibilità di integrazione sociale. “Sono una donna qualunque tra tante altre semplici donne emigrata dalla Romania nel 2006. Lasciare il proprio paese per andare a lavorare all'estero è come nascere e morire nello stesso tempo. Ho scritto per tutti coloro che hanno dovuto lasciare la propria casa solo per andare a guadagnarsi un pezzo di pane altrove. Ho scritto per quei poveri che non hanno alcuna colpa per essere tali. Ho scritto per tutte le mamme che spediscono pacchi con caramelle, calzini e quaderni e che darebbero qualsiasi cosa pur di riabbracciare i propri figli lontani e che pensano continuamente al loro bene”.