Libri di Lino Manca
E/Mancipium. Pensiero azzurro. Poesie verso arte
Lino Manca
Libro: Libro rilegato
editore: Pensa Editore
anno edizione: 2022
pagine: 92
Il cielo e il pozzo. La felicità e il bisogno
Lino Manca
Libro: Libro rilegato
editore: Pensa Editore
anno edizione: 2022
pagine: 168
Un'altra rondine. Parole e alcune storie
Lino Manca
Libro: Libro rilegato
editore: Pensa Editore
anno edizione: 2021
pagine: 84
Il giardino del bisogno
Lino Manca
Libro: Libro in brossura
editore: Il Raggio Verde
anno edizione: 2017
pagine: 186
"La poesia di Lino Manca è una struggente descrizione dei trascorsi contadini, con le zolle marroni di rosso sangue: radici che affondano in una vivida terra di ancestrali vicende- si legge nella prefazione del poeta Marcello Buttazzo. Lino è molto attento al paesaggio, distillato nella sua purezza primigenia. Luoghi da respirare acutamente e da bere a piene mani. Il suo paese natio, San Pietro in Lama, campeggia in tutto il suo essenziale sfavillio di contrada di periferia, da traversare sempre con lo sguardo fiero e aguzzo e con il pensiero pertinace. (…) Lino Manca è un poeta dell’amore, composto e scomposto in tutte le sue varianti. È un poeta della dolcezza, sa abbracciare e consolare gli esseri viventi, sa piangere l’assenza, sa colmare la presenza."
Poter essere. Poesia della vita di ogni giorno per disegnare un inizio altro
Lino Manca
Libro: Libro rilegato
editore: Pensa Editore
anno edizione: 2021
pagine: 192
Gli uccelli. Il canto, il volo, lo sguardo ossia l'esistenza. Rassegna di poesia di strada
Lino Manca
Libro: Libro rilegato
editore: Pensa Editore
anno edizione: 2020
pagine: 188
Le occasioni di Mario. Una storia d'amore tra i fiori ad ombrella delle carote selvatiche
Lino Manca
Libro: Libro rilegato
editore: Pensa Editore
anno edizione: 2019
pagine: 232
Ocra. L'alfabeto del compiersi
Lino Manca
Libro: Libro in brossura
editore: Lupo
anno edizione: 2008
pagine: 215
"Questa raccolta di poesie di Lino Manca è secondo l'autore l'Alfabeto del "compiersi" che, dovrebbero tutti conoscere "per-formarsi". Servendosi della metafora dei caratteri primi della "lingua", egli ci ha voluto indicare i rudimenti di una "sana" filosofia di vita, che dia uno scopo alla nostra esistenza, recuperando credenze, usi, costumi, che nella realtà odierna sono, in parte, venuti meno, se non addirittura smarriti. E, laddove il ricordo ancora perdura, il valore di queste memorie viene sbiadito dal rapporto esasperato ed esasperante con la "tecnica", "l'atopica deità" grazie alla quale "ci si conosce" ma non "ci si riconosce"". (Dalla presentazione di Carla Lezzi).