Libri di Lorenza Parisi
Human-centered cities. Significati, sfide e relazioni delle città del futuro
Antonio Opromolla
Libro: Libro in brossura
editore: Eurilink University Press
anno edizione: 2021
pagine: 174
La presenza sempre maggiore di tecnologie digitali all’interno delle città crea spazi urbani aventi nuovi significati e in cui nuovi processi sociali emergono. In questo contesto, caratterizzato da confini sempre più sfumati tra una dimensione pubblica e una privata, tra elementi fisici e digitali e tra luoghi diversi, occorre necessariamente riportare l’attenzione sul ruolo delle persone che vivono in queste città e sulle loro modalità di interazione all’interno di tali spazi. Infatti, se fino a qualche anno fa si erano diffuse espressioni come “smart city” e “digital city”, che ponevano l’accento esclusivamente sugli aspetti tecnici e tecnologici delle città del futuro, oggi il focus dovrebbe essere sulle modalità attraverso cui i servizi che nascono e si diffondono grazie a tali tecnologie possano rispondere ai bisogni delle persone e su quali sono i loro impatti a livello sociale. L’espressione “human-centered city” ben evidenzia l’approccio alla base di questo cambio di paradigma.
Where 2.0
Lorenza Parisi
Libro
editore: Guerini Scientifica
anno edizione: 2018
pagine: 160
La rete è piena di esperienze di luoghi: immagini, video, recensioni, appunti di viaggio, percorsi e mappe. Informazioni condivise che danno accesso a luoghi «oltre» l'esperienza diretta, dati geolocalizzati con i quali ci orientiamo nella vita quotidiana. In che modo questi flussi di comunicazione modificano il nostro senso del luogo? E quali sono i nuovi ambienti creati dai media digitali? «Where 2.0» descrive come i media digitali hanno trasformato la geografia della nostra vita sociale: in particolare la percezione di presenza e assenza, di vicinanza e lontananza, fino a modificare le forme dello spazio pubblico e creare inedite zone di intimità tra utenti iperconnessi. L'autrice conduce la sua ricerca intrecciando contributi provenienti dai media studies e dalla geografia, e scopre una convergenza tra discipline che − spesso senza parlarsi tra loro − hanno indagato questi temi da prospettive diverse. Nel raccontare gli spazi ibridi che popolano le nostre cartografie mentali, il libro ricostruisce l'emergere di un'esperienza del luogo connettiva (where 2.0) che abbraccia simultaneamente più ambienti di comunicazione.