Libri di Lucia Savona
Le navi dei vichinghi
Frans Gunnar Bengtsson
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2022
pagine: 240
Orm il Rosso è ancora un ragazzo quando viene strappato al suo villaggio nativo dai Vichinghi e messo ai remi di una delle loro grandi navi con le teste di drago sulla prua. Comincia così l’avventura della sua vita, che lo porterà al centro delle sanguinose guerre degli Uomini del Nord che, avidi di bottino, solcavano i mari, infuriando e saccheggiando le coste europee. Catturato dai Mori in Spagna, Orm viene iniziato al piacere dei sensi e combatte per il califfo di Cordova. Riesce poi a scappare e ad approdare in Irlanda dove, con suo grande stupore, si imbatte nelle prime, eteree figure di monaci cristiani. Dopo aver contribuito alla vittoria vichinga sull’esercito del re d’Inghilterra, ritorna nelle terre del Nord da cristiano dell’ultima ora e uomo immensamente ricco. Narrato con afflato epico, “Le navi dei Vichinghi”, opera degna di figurare «nel pantheon della letteratura d’avventura mondiale, se non addirittura della letteratura mondiale in assoluto» (Michael Chabon), canta di guerre, di tesori e di strabilianti imprese, e restituisce un affresco vivido e cruento del popolo vichingo nel X secolo, con le sue coraggiose esplorazioni e leggendarie battaglie.
Le navi dei vichinghi
Frans Gunnar Bengtsson
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2014
pagine: 240
"Resoconto di tre viaggi immaginari, ma plausibili (interrotti da un breve, movimentato interludio di vita casalinga) affrontati da Orm il Rosso, figlio di Toste, un normanno abile, pieno di risorse, pragmatico e lievemente ipocondriaco 'Le navi dei vichinghi' fonde nelle sue pagine tutti gli espedienti letterari sviluppati dai grandi scrittori europei nel corso del Diciannovesimo secolo, uno sguardo ironico penetrante e clemente insieme come mai si riscontra in Dickens; un'acutezza di spirito e un disincanto degni di Stendhal; un'epica impregnata della sensibilità antiepica di Tolstoj; e l'erculea spinta narrativa, agile e potente, di Alexandre Dumas. Come la metà dei grandi romanzi della tradizione europea, è corposo, violento, di grande respiro e canta di guerre, di tesori e di strabilianti imprese di uomini e di re; come l'altra metà, è intimo, famigliare e racconta del ritmo delle stagioni e della vita nei villaggi e nelle fattorie, di matrimoni, di nascite e del cuore delle donne che colgono con fin troppo intuito l'immensa presunzione di uomini e re sanguinari. Ha qualcosa da offrire a chiunque abbia l'avventura di leggerlo, e il lettore, giunto alla fine, si affezionerà all'autore Frans Bengtsson come a un amico per il resto della vita - così come ci affezioniamo a ogni compagno affidabile, capace e congeniale che incontriamo in qualsiasi grande romanzo, avventura o romanzo d'avventura." (da di Michael Chabon)