Libri di Luciana Cannatà

Il libro, autobiografico, racconta la vita straordinaria di Luciana Cannatà sin dalla sua nascita: i carismi particolari dei doni dello Spirito Santo, le estasi, la bilocazione, i messaggi della Madonna, i libri di preghiere e di canti spirituali e le tele bibliche scritti e dipinti sotto ispirazione divina, le testimonianze di inspiegabili guarigioni fisiche, di fede e di conversione, i rapporti con la Chiesa, le opere e la missione di apostolato di preghiera, le attività caritative e di evangelizzazione, il riconoscimento diocesano dell’Associazione Privata di fedeli “Maria SS. Immacolata Fonte di Grazie”, da lei fondata nel 2001 e della quale ne è anche l’ispiratrice.

Quella di Luciana Cannatà è una preghiera semplice, ma in realtà non facile, perché proviene da una spiritualità profondissima. Trasmette tutto questo attraverso versi semplici, ispirati, ed immagini essenziali. Le riflessioni che accompagnano le stazioni della Via Crucis sono sobrie, misurate: ma non sono mai rugose, aride: ad esprimerle, sono sempre parole aurorali, festive. E, dietro l'apparente povertà del dire, si intravede molto altro: come se la semplicità tendesse al massimo la possibilità semantica di ogni parola, fino a trasformarla in un peso intollerabile, per il lettore.

Non si può celebrare il Natale senza riflettere sulla storia di oggi, sugli avvenimenti, sulle paure, sulle responsabilità di ognuno di noi. Tutti devono sentirsi interpellati, tutti devono maturare l'urgenza di un incontro con Dio. Il Santo Natale è la festa della pace, dell'amore universale, dove il cielo e la terra si abbracciano nell'amore di Cristo che viene. In questa novena viviamo l'evento che il Signore affida a ciascuno di noi.

Libro dedicato a tutte le mamme del mondo viene scritto e dipinto da Luciana Cannatà sotto ispirazione divina. L’autrice scrive questa lode di ringraziamento in onore di Santa Rita che ha sostenuto la sua supplica, affinchè il Signore concedesse la pace interiore ad una mamma calabrese e alla sua famiglia, che come Rita ha vissuto l’esperienza del dolore materno causato dai malsani pensieri e costumi della pochezza umana. Facciamoci un bagno di umiltà e carità perché la vendetta non sfoci nel cuore malato e posseduto da forme di supponenza diabolica, seminando odio e tragedie nel tessuto sociale, ove pare che in questa era contemporanea si può fare a meno di Dio e non si riconosce il peccato. Ma così non è perché senza Dio non c’è vita, non c’è amore.