Libri di Maria Grazia Bellone
Se una dolce colomba
Barbara Pym
Libro: Libro in brossura
editore: Astoria
anno edizione: 2025
pagine: 224
Un'originale storia d'amore… a quattro. Leonora Eyre è una donna che ha fatto della moderazione la sua principale virtù: graziosa ma non bella, elegante ma non vistosa, intelligente ma non intellettuale, benestante ma non ricca. E con una cerchia di pochi, fidati amici, in cui a un tratto entrano Humphrey, un affascinante antiquario, e suo nipote James. Se Humphrey si cala all'istante nel mondo della donna, in cui gli oggetti sono più importanti – e certamente più affidabili – delle persone, James si limita a osservare, senza accorgersi di essere manipolato da Leonora, che spera di conquistarlo. A rovesciare gli equilibri arriva però Ned, un giovane americano, che seduce James e poi lo abbandona. Sarà proprio grazie a questa danza in punta di piedi, dove ogni passo è leggero eppure studiato, dove ogni volteggio è previsto eppure sorprendente, che emergerà l'unica, vera domanda cui tutti e quattro i personaggi dovranno rispondere: arriva per ognuno di noi, prima o poi, un momento della vita in cui si deve abbandonare la speranza di trovare l'amore?
La ballata di Peckham Rye
Muriel Spark
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 1996
pagine: 156
Pubblicato nel 1960, ai tempi delle più pensose e tediose divagazioni sulla "letteratura industriale", questo romanzo le doppiava fulmineamente con uno sberleffo, proiettandosi in un paesaggio che molto somiglia a quello di oggi. Scandendo i tempi di una ballata sinistra e euforica, la Spark ci racconta come la direzione di una fabbrica tessile ebbe la malaugurata idea di assoldare un "esperto di scienze umane" capace di "far andare a braccetto industria e cultura". Ma non fece i conti col diavolo, al quale compiti di questo genere sono quanto mai congeniali.
Gli elementi del disegno
John Ruskin
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2009
pagine: 271
Si può imparare a disegnare - cioè a rappresentare il mondo come l'occhio lo vede - con un libro? John Ruskin, uno dei più dotati disegnatori di tutti i tempi, nonché uno dei massimi critici e teorici dell'arte, risponde senza esitare: sì. E per dimostrarlo scrive, fra il 1856 e il 1857, "Elementi di disegno". Da allora innumerevoli studenti, dilettanti e artisti di fama hanno letto questo manuale con pari ammirazione, e se l'autore proclamò di avervi trasfuso il metodo di Leonardo, Monet non esitò ad affermare, a quanto si dice, che nove decimi dell'impalcatura teorica dell'Impressionismo erano contenuti nelle sue pagine. Pagine che, presentandosi sotto forma di lettere a uno studente, prendono le mosse dagli "esercizi preliminari" - senza trascurare gli aspetti più pratici (che tipo di pennini da disegno comprare, come stendere le ombreggiature in modo perfettamente uniforme) - per poi affrontare il "disegno dal vero". Ruskin spiega, ammonisce, incoraggia, ha sempre in serbo il consiglio giusto, e anticipa con intuito infallibile il sorgere delle difficoltà, in un crescendo di complessità cui si accompagnano, grazie agli esercizi, i progressi dello studente-lettore. Finché il maestro giudica sia il momento di introdurlo ai segreti del colore - per dominarli, avverte, non basterebbe l'intera vita -, cui farà seguito l'ultima tappa dell'apprendistato: quella dedicata alla "composizione".