Libri di Mario Serafini
Ritorno a Empoli
Mario Serafini
Libro: Libro in brossura
editore: Florence Art Edizioni
anno edizione: 2009
pagine: 120
L'autore ritorna fantasticamente a Empoli, il paese dove nacque e passò la sua infanzia felice, dal 1921 al 1934; e qui ripercorre luoghi, persone, vicende d'un tempo lontano, spesso arcaico, con una narrazione ricca di aneddoti, riferimenti letterari e culturali.
Nuovi contributi su Leopardi, Manzoni e Foscolo
Mario Serafini
Libro: Libro in brossura
editore: Florence Art Edizioni
anno edizione: 2008
pagine: 44
Il volume consta di tre saggi, rispettivamente: "Leopardi emulo di Dante", "La polemica poetica fra Leopardi e Manzoni" e "La struttura unitaria dei Sepolcri".
Le tragedie di Seneca nell'arte del Poliziano
Mario Serafini
Libro: Libro in brossura
editore: Florence Art Edizioni
anno edizione: 2008
pagine: 108
Un contributo sulle fonti artistiche del Poliziano, che mostra quanto questi sia stato influenzato da Seneca. In appendice, compaiono gli articoli: "Come lavorava il Poliziano" e "Le tragedie di Seneca nella Fiammetta del Boccaccio".
Classicismo e Romanticismo. Giudizio di un italiano sul secolo suo
Mario Serafini
Libro: Libro in brossura
editore: Florence Art Edizioni
anno edizione: 2007
pagine: 196
Quest'opera, ispirata da pessimismo ma anche piena d'entusiasmo e di presuntuosa sicurezza, fu composta negli ultimi anni della seconda guerra mondiale, quando tutti i fronti stavano ormai crollando e la guerra appariva irrimediabilmente perduta. Oggi viene pubblicata in quanto arguta e profonda disamina della prima metà del Novecento e dei suoi movimenti culturali e politici. Dal Risorgimento al Fascismo. Riflessioni e provocazioni di un intellettuale, fra i più interessanti, di fronte al "secolo suo".
Era il '68. Tre anni di poesie morali
Mario Serafini
Libro: Libro in brossura
editore: Florence Art Edizioni
anno edizione: 2005
pagine: 96
Queste poesie furono composte negli anni 1969-72, gli anni della protesta giovanile. L'autore, sentendosi psicologicamente vittima del medesimo mondo che i giovani socialmente disapprovavano, ebbe la velleità di unire la sua voce alla loro, e lo fece nel chiuso silenzio di questi componimenti, quasi tutti di protesta; idealizzò con entusiasmo i loro sentimenti, ma si sentì ben presto grandemente deluso dalla realtà e sconfitto dalla sua stessa psiche.