Libri di Michele Lombardelli
Black Sabbath. Storia illustrata
Martin Popoff
Libro: Libro in brossura
editore: Postmedia Books
anno edizione: 2021
pagine: 372
"Un must per i fan dei Black Sabbath. . . tutti gli appassionati di letteratura rock dovrebbero dare un'occhiata a questo libro". _PiercingMetal.com "Così come i punk circa sette anni dopo di loro, i quattro ragazzi conosciuti come Black Sabbath non avevano la minima idea del segno che stavano lasciando nella Storia. Si i Sabs hanno inventato l’Heavy Metal. Semplice, inattaccabile, inopinabile". _ Martin Popoff Quasi 40 anni di droga, depressione, depressione, alcol, bestia e paranoia sono a vostra disposizione in questo fantastico viaggio nel malvagio mondo del Black Sabbath. Con tanti album nelle "top list" della storia del rock, l'influenza sulle band contemporanee, gli eccessi del famigerato Ozzy Osbourne (ancora oggi in circolazione) e le invenzioni di Tony Iommi, i Black Sabbath hanno continuato a riempire le arene di tutto il mondo fino alla decisione finale del tour di addio con data conclusiva il 4 febbraio del 2017 a Birmingham, lì dove tutto era nato nel 1968. Sono stati classificati da MTV come la più grande Metal Band di tutti i tempi, mentre la rete televisiva VH1 li piazza al secondo posto nella lista dei "100 migliori artisti di Hard Rock".
Display
Vincenzo Cabiati, Giulio Lacchini, Michele Lombardelli, Mauro Maffezzoni, Federica Pamio, Boy Sue, Orio Vergani
Libro
editore: Viaindustriae
anno edizione: 2020
Il libro ragiona sul tema del display e della disposizione dell'opera. Giulio Lacchini invita sette artisti a pensare degli interventi "in pagina". Il risultato sono sette sezioni di interventi tra disegni, diagrammi e fotografie. Il libro è la prima uscita della collana studio...permanente..., una serie di quaderni dedicati alla ricerca artistica e all'intervento dell'artista nella pagina.
California
Michele Lombardelli
Libro
editore: Humboldt Books
anno edizione: 2020
pagine: 200
"California" racconta quanto le vaste terre emblematiche del Sud della West Coast abbiano segnato indelebilmente il vissuto e la carriera di Michele Lombardelli. Questo materiale, raccolto in diversi viaggi compiuti tra il 2006 e il 2009, illustra con sguardo personale e poetico sia le realtà desolate e dimenticate della California che immagini e momenti più intimi e fugaci. Le fotografie ritraggono luoghi mai scontati e spesso fuori dalle rotte abituali, ma ciò che caratterizza ulteriormente il volume sono le pagine dedicate a un repertorio di disegni su bloc-notes di alberghi, quaderni e diari. Schizzi a mano libera che, nonostante catturino un semplice dettaglio o un ricordo, esprimono una costante transitorietà. Attraverso le fotografie vediamo paesaggi, abitazioni dove l'artista ha vissuto, dettagli di hotel e spazi in cui ha alloggiato, spostamenti, incontri e luoghi formativi. Ecco così un libro che parla di più realtà sparse e apparentemente scollegate, in un tragitto che ha come suggestioni vari quartieri di Los Angeles e luoghi come Twentynine Palms, Joshua Tree, Las Vegas, Palm Desert, San Bernardino, Morongo Valley, Bakersfield, la Death Valley e il Mojave Desert.
Los Angeles 1989 Tokyo 1991
Michele Lombardelli
Libro: Libro rilegato
editore: Humboldt Books
anno edizione: 2016
pagine: 48
Los Angeles 1989 Tokyo 1991 raccoglie una collezione di immagini da due metropoli tra le più complesse e indeterminate del pianeta, la cui forma sociale e urbana è incessantemente riplasmata dall’esistenza minima di milioni di persone in movimento. Contro la bulimia fotografica del dominio digitale, la restituzione di Lombardelli aspira al massimo dell’oggettività e del rigore, al punto che la realtà incontrata passo a passo nelle strade accentua, anziché attenuare, il senso di inquietudine che abita il grande vuoto della capitale californiana, così come il grande pieno di quella giapponese. E se nella prima esplorazione la guida sembra essere il Wenders dell’epilogo di Lo stato delle cose (1982), nella seconda Lombardelli si fa accompagnare dal ricordo di Yasujirō Ozu e del suo cinema quotidiano. Il libro rimette in scena una successione di sguardi che sono stati rivolti al mondo quasi trent’anni fa, dichiarando in questo modo come debba essere il tempo, e non la tecnica, a spingere le nostre immagini sul piano della visibilità.