Libri di Michele Sforza
Saluti da Foggia. La città e qualche storia di vita raccontate dalle cartoline
Michele Sforza
Libro: Copertina morbida
editore: Andrea Pacilli Editore
anno edizione: 2019
pagine: 216
A torto Foggia è sempre stata considerata una città che non ha molto da raccontare, ma chi cerca di di osservarla portando, metaforicamente, lo sguardo oltre la mera visione contingente si accorge che questa città ha una storia ben diversa. Foggia è stata per secoli un importante centro economico e storico, essenziale per l'economia del regno borbonico; è stata capitale e luogo prediletto di Federico II, Carlo I d'Angiò e Ferdinando IV, e tanto altro. È proprio questa storia che il volume cerca di raccontare, avvalendosi di importanti testi storici a corredo di un notevole repertorio nutrito di interessanti cartoline, circa 250 pezzi, che qui sono raccolte con grande pazienza insieme ad altre immagini e cartografie. Ne emerge un volume denso di stimoli alla ricerca e alla scoperta di un territorio, tuttora da riscoprire.
Salvare Torino e l'arte. Storie di interventi per la tutela del patrimonio umano e artistico durante la II guerra mondiale
Michele Sforza, Elena Imarisio, Letizia Sartoris
Libro: Copertina morbida
editore: Graphot
anno edizione: 2018
pagine: 312
Dove sono state nascoste le opere d'arte di Torino durante la Seconda Guerra Mondiale? Com'era organizzato il sistema di difesa civile? Come è stata salvata la nostra città dagli attacchi dei bombardieri inglesi? In questo libro vengono narrate le storie inedite di salvaguardia del patrimonio artistico e culturale di Torino, le azioni di salvataggio della popolazione operate dai Vigili del Fuoco e i numerosi attacchi subiti dalla città. Grazie ad un capillare e attento lavoro di ricerca effettuato tra le preziose carte degli archivi torinesi e alla consultazione di una ricca bibliografia, è stato possibile recuperare le informazioni riguardanti gli interventi di difesa dell'immensa ricchezza cittadina. Ecco come sono state salvate la popolazione e l'arte di una città spesso associata all'industria, ma che in realtà è custode di cultura, storia e reperti unici.