Libri di Monika Antes
Giovanni Boccaccio e le donne
Monika Antes
Libro: Copertina morbida
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2016
pagine: 104
Giovanni Boccaccio, il grande narratore che col suo Decamerone ha segnato in modo indelebile la storia della letteratura, è stato spesso additato come osceno, licenzioso, perfino immorale. Ma qual è veramente la sua visione della donna, protagonista ricorrente nella produzione del poeta di Certaldo? Partendo da un'analisi della società medievale toscana, l'autrice prende in esame in particolare l'Elegia di Madonna Fiammetta, il Corbaccio e lo stesso Decamerone, per mostrare differenze e analogie tra le figure femminili lì presenti. Ripercorrendo la biografia di Boccaccio, emerge un'evoluzione complessa nel suo rapporto con la donna, in cui ammirazione e rispetto si alternano talvolta a punte di radicale misoginia.
Misurare l'amore. Paolo Mantegazza scienziato del sesso
Monika Antes
Libro: Copertina morbida
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2013
pagine: 96
Paolo Mantegazza (1831-1910) è stato uno scienziato straordinariamente versatile: fisiologo, patologo e igienista, viaggiatore, antropologo, fotografo, etnologo e psicologo, è particolarmente conosciuto per aver divulgato in Italia le teorie di Darwin, con cui era in costante contatto. Autore nel 1873 della "Fisiologia dell'amore", è considerato un grande innovatore anche per quanto riguarda lo studio della sessualità e dell'igiene. Oltre a offrire una panoramica sulla vita e sull'opera di Mantegazza, che fu anche deputato e senatore del Regno d'Italia, il saggio di Monika Antes presenta lo studioso come un pioniere della sessuologia, dando conto delle sue scoperte e delle sue teorie, all'epoca rivoluzionarie, nel campo dell'amore eterosessuale e del matrimonio come istituzione.
Tullia d'Aragona. Cortigiana e filosofa. Con il testo del dialogo «della infinità di amore»
Monika Antes
Libro: Copertina morbida
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2011
pagine: 192
Figlia del cardinale Luigi d'Aragona e della cortigiana Giulia Campana, Tullia d'Aragona (1510-1556) fu una donna di cultura apprezzata per l'eleganza e la raffinatezza. Il salotto letterario che aprì a Roma era frequentato da letterati, intellettuali e personaggi in vista della società dell'epoca. Nel 1535 scrisse la sua opera più famosa, il dialogo filosofico "Della infinità d'amore", dove prendeva le distanze dai pensatori classici sviluppando una concezione originale dell'eros. L'autrice del saggio mette in luce i punti chiave del dialogo, consentendo al lettore di accostarsi al pensiero di Tullia e di comprenderne la peculiare concezione dell'amore, sia sul piano intellettuale che su quello della vita quotidiana. In appendice l'opera è integralmente riportata. .
Tra sogno e realtà. La vita e l'opera di Dino Campana. I canti orfici
Monika Antes
Libro: Libro in brossura
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2010
pagine: 152
Uno studio sulla complessa personalità di Dino Campana attraverso l'attenta e accurata indagine dei suoi Canti orfici svolta da una delle più importanti studiose del poeta e della letteratura italiana dell'Otto Novecento in genere. Il saggio inizia analizzando la vita del poeta di Marradi, seguendola nella rincorsa alla pazzia, negli intensi amori, nelle fughe all'estero. Si addentra tra le opere dello scrittore facendo il punto sullo stato delle ricerche dei suoi Canti orfici, dalla loro pubblicazione (1914) alla morte dell'autore (1932). E si conclude con un'approfondita analisi dei singoli canti che compongono l'opera, accostandoli alle intense emozioni della sua vita, ai ricorrenti temi espressi nelle sue parole, ai motivi della sua scrittura.
«Amo, dunque sono». Sibilla Aleramo, pioniera del femminismo in Italia
Monika Antes
Libro: Copertina morbida
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2010
pagine: 144
Ammirata da Gorki, Zweig, Joyce, amata da Cardarelli, Papini, Boccioni, Boine, Quasimodo, Evola: in questo intreccio di stima e passione si compendia la figura di Sibilla Aleramo (1876-1960), protagonista della letteratura italiana ed europea. Nel tracciarne il ritratto, Monika Antes lascia la parola alle sue opere, schiettamente, inesorabilmente autobiografiche: dall'esordio folgorante con Una donna (1906), tradotto in più lingue, agli altri romanzi, Il passaggio (1919), Amo dunque sono (1927), Il frustino (1932), alle prose di Andando e stando (1921) con la novella Trasfigurazione (1922) e il "poema drammatico" Endimione (1923). La relazione con Dino Campana, un legame che ha ispirato cinema e teatro, è narrata dalle lettere scambiate e dai versi di lei, dove la parola d'amore si fa fiamma, luce, sole. Infine, una scelta di brani del Diario dal 1945 al 1960 che ci mostrano, sino agli ultimi giorni, una donna tenace, coraggiosa, sempre alla ricerca dell'autentico, nella vita come nell'arte. Sibilla Aleramo, "libera e forte", ha fatto dell'amore il nucleo rovente della propria esistenza e della propria opera, in un percorso di liberazione per molti aspetti emblematico. Col suo vissuto e col suo talento, nota la Antes, "ha dato espressione umana e letteraria ai desideri di molte donne, realizzandoli nella propria vita, al di là di quanto consentiva la moralità del luogo e del tempo". Per questo è da considerarsi un'antesignana del femminismo in Italia.

