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Libri di Nicola Quondamatteo

Non per noi ma per tutti. La lotta dei riders e il futuro del mondo del lavoro

Nicola Quondamatteo

Libro: Libro in brossura

editore: Asterios

anno edizione: 2019

pagine: 94

Questo libro racconta l'esperienza di organizzazione dei riders bolognesi e la loro lotta per i diritti. Il testo spiega che non si tratta di processi nuovi, ma della radicalizzazione di tendenze del capitalismo contemporaneo che si manifestano da tempo. L'attacco ai diritti del lavoro e la sua precarizzazione sono costanti nel trentennio neoliberista. L'uberizzazione inizia infatti con i processi di outsourcing e tocca il suo apice con Uber e Deliveroo. Le piattaforme digitali operano una fuga dai diritti del lavoro e promuovono una narrazione per cui gli autisti piuttosto che i riders sono lavoratori autonomi. Il libro dimostra che i soggetti sociali, come i fattorini bolognesi, possono opporre resistenza a logiche di disciplinamento così pervasive. Dove le imprese promuovono isolamento, possono verificarsi fenomeni di cooperazione e organizzazione collettiva. Nella loro lotta i riders bolognesi hanno chiamato in causa la politica mettendo in evidenza il ruolo importante del decisore pubblico. La Carta dei diritti di Bologna e la possibilità di un intervento legislativo del governo per frenare la fuga dalla subordinazione sono esempi della possibilità di costituire regole per riequilibrare i rapporti di forza tra imprese e lavoratori. La vicenda dei riders parla a tutto il mondo del lavoro. Il riconoscimento della subordinazione non c'è in molti call center, con i voucher, con le false partite iva. La sorveglianza digitale e i dispositivi di valutazione sono temi di interesse generale, mentre il cottimo sta ritornando in molti settori economici. La lotta dei riders, per queste ragioni, ha ottenuto una grande visibilità: è un paradigma di quanto avviene in tante periferie del mondo produttivo, tra sfruttamento e forme embrionali di organizzazione dei lavoratori.
10,00 9,50

Il mito della nazione. Personaggi e storie del Risorgimento

Alessandra Esperide, Nicola Quondamatteo

Libro: Copertina morbida

editore: Tabula Fati

anno edizione: 2011

pagine: 240

Risorgeva l'Italia nel 1861 su sangue di eroi, su abili intrighi diplomatici, che insieme congiunsero gli sforzi per realizzare un sogno che sembrava non affrancarsi mai dall'utopia. Un processo lungo ed estenuante, animato dal mito di una patria sola unita in Roma, dalla passione, dal sacrificio. Eppure mai, a quell'unità geografica profondamente voluta corrispose un'autentica unità spirituale. Italia sembrò un termine che descriveva gli uni più degli altri, quasi non fosse stata il frutto di quel coeso movimento popolare ma della più semplice piemontesizzazione. Cosa è cambiato da allora? Si parte dalla Storia, maestra di vita, per capire il presente. Federalismo, clientele, criminalità organizzata e squilibri fra Nord e Sud del Paese, sono storie di oggi che cominciarono allora. "Il mito della nazione" ripercorre le tappe che portarono l'Italia a rifiorire dopo secoli di torpore: dal dibattito su Roma capitale, alla presunta conquista del Sud "carciofo" da parte dei Savoia; dall'infanzia dei Padri della Patria, all'iscrizione dei loro nomi nel marmo della leggenda o nel fango dell'esecrazione.
20,00 19,00

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