Libri di Orazio Martinetti
Itinerari della neutralità. Profilo storico di un caposaldo elvetico
Orazio Martinetti
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2024
pagine: 104
Affermata o tradita, rimossa o relativizzata, schernita o idolatrata, la prassi della neutralità ha riacceso gli animi dentro e fuori i palazzi del potere. E questo perché la questione riguarda non soltanto gli indirizzi perseguiti dal Dipartimento degli affari esteri, ma anche le scelte politiche interne e – fatto non secondario – la competizione elettorale, gli umori della cittadinanza e financo l’apparato ideologico e simbolico del Paese.
Il Ticino sottosopra. Unioni e divisioni all'ombra del Ceneri
Orazio Martinetti
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2021
pagine: 120
«Il Monte-Ceneri, frapposto al Camoghè ed al Gambarogno, che lo dominan superbamente, è un’umile altura, rinomata solo come punto di passaggio, già malsicuro dai ladroni. Dal Ceneri dividesi il Cantone in due parti molto disuguali per l’estensione, distintissime poi per accidenti di clima ed altri parecchi». Così scriveva Stefano Franscini nella sua opera maggiore, La Svizzera italiana (1837-1840), parlando del Cis-Ceneri (il Sopraceneri nella dizione successiva) e del Trans-Ceneri (il Sottoceneri). Da allora sono trascorsi oltre 180 anni: in questo lasso di tempo il valico ha cambiato volto, lasciandosi alle spalle la sua «funesta celebrità». Le vie di comunicazione (la mulattiera prima, la cantonale, la ferrovia e l’autostrada poi) l’hanno via via spianato e quasi cancellato dalla topografia mentale di chi lo attraversa velocemente e distrattamente. Eppure questa «umile altura» tra Ottocento e Novecento ha rappresentato una barriera fisica e mentale, determinando differenze e divergenze, incomprensioni e discordie, quei numerosi «altri parecchi» lasciati intendere dal Franscini. Di questo si occupa questo volumetto, mentre una nuova grandiosa opera del genio civile, la galleria scavata tra la valle del Vedeggio e il Piano di Magadino, sta per cancellare definitivamente il Monte Ceneri dalla nostra esperienza quotidiana e dal nostro immaginario.
Pensare e costruire la città Ticino. Riflessioni su un territorio in profonda trasformazione
Libro: Libro in brossura
editore: Coscienza Svizzera
anno edizione: 2021
Sul ciglio del fossato. La Svizzera alla vigilia della grande guerra
Orazio Martinetti
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2018
pagine: 304
Questo saggio mette a fuoco il primo Novecento e gli echi dello smisurato conflitto del '14-'18, una fase storica che si rivelò decisiva per la sopravvivenza stessa della Confederazione: sono gli anni che dalla "belle époque" sfociano nella crisi di luglio e nelle mobilitazioni generali, un improvviso cortocircuito diplomatico-militare che getterà l’Europa nella fornace di uno scontro mai visto prima. Periodo di un crescente sfilacciamento interno: tra regioni linguistiche in primis, con un Ticino che soltanto alla fine del 1911 riavrà un suo Consigliere federale, Giuseppe Motta, dopo quasi un cinquantennio di assenza. Alcuni politici si chiesero se "valesse ancora la pena di rimanere svizzeri". Già allora emersero dubbi e interrogativi fondamentali sull'"indole" dei ticinesi, sul loro grado di fedeltà alla Berna federale e sulla tenuta della loro italianità, dentro un contesto internazionale gravido di tensioni e sedotto da teorie nazionalistiche sempre più aggressive. Prefazione di Francesca Rigotti.
I miti svizzeri. Realtà e retroscena
Thomas Maissen
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2017
pagine: 288
Balivi stranieri, neutralità perpetua, caso eccezionale in Europa: i miti schiudono varchi di accesso alla cultura storica del passato e sono espressione della consapevolezza storica di una comunità. Ma sono anche un’apprezzata fonte di semplificazioni e di mezze verità utili nello scontro elettorale. Thomas Maissen, che nel 2010 ottenne un grande successo con la sua Svizzera. Storia di una federazione, rivolge qui, in quindici capitoli, uno sguardo oggettivo alle storie eroiche svizzere, dal giuramento di alleanza al ridotto nazionale, dalle tradizioni libertarie e umanitarie alla «nazione fondata sulla volontà». L’autore spiega come storiograficamente sono nati questi luoghi comuni e quali nozioni possediamo oggi del reale contesto storico, quindi fornisce un orientamento in una fase in cui la Svizzera deve indagare il proprio immaginario storico se non vuole incorrere nel rischio che la memoria pubblica entri in conflitto con la scienza e con la percezione all’estero.
Lettere iperboliche
Francesco Chiesa
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2017
pagine: 128
Pubblicate sulle pagine di una smilza rivista locale alla fine dell’Ottocento, le «Lettere iperboliche» di Francesco Chiesa sono state di volta in volta interpretate come un pamphlet scagliato da un giovane «enragé» contro la classe dirigente del tempo, come una radiografia impietosa e sarcastica del malcostume ticinese, come un abbozzo di antropologia culturale. Le «Lettere» – che l’autore, successivamente, preferì affidare alla critica roditrice dei topi – meritano ancora oggi un’attenta lettura, non foss’altro perché taluni vizi sono rimasti incistati tra le articolazioni della società, come la proliferazione della «classe avvocatesca» (categoria alla quale lo stesso Chiesa apparteneva per formazione), l’ampollosità dei proclami, la retorica dei discorsi politici, le logiche di stampo familistico. Spesso citate ma raramente lette, queste «Lettere» ritornano oggi riviste e corredate di una serie di note esplicative.
La matrigna e il monello
Orazio Martinetti
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2016
pagine: 112
Fare il Ticino. Economia e società tra Otto e Novecento
Orazio Martinetti
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2016
pagine: 176
Un cantone povero, abitato da agricoltori e allevatori, solcato da vie di comunicazione precarie; poche le scuole, rari gli opifici, ridotta all'osso l'amministrazione, quasi assente il sentimento di appartenere ad una patria comune. Berna è lontana, come pure lo spirito della Rigenerazione che avrebbe portato - dopo la prova di forza del Sonderbund - alla nascita dello Stato federale (Bundesstaat) del 1848. Solo l'avvento della ferrovia strappa il Ticino al suo plurisecolare isolamento. Di più: lo inserisce nella rete dei traffici nazionali ed internazionali, creando collegamenti tra il Nord e il Sud d'Europa, tra città e porti, tra bacini industriali e centri di villeggiatura. Nel contempo le rotaie dotano il cantone di una spina dorsale solida ed efficiente, costringendo comuni e distretti a collaborare dopo secoli di reciproca indifferenza. Con la "Gotthardbahn" arrivano però anche imprenditori, alti funzionari e nuove idee. Bellinzona, capitale stabile dal 1878, vede spuntare circoli e scuole di lingua tedesca. Capitalisti e albergatori scorgono nel turismo un settore promettente. Da Sud giungono invece gruppi di edili, scalpellini, operai, e con essi i temi dell'agitazione socialista e sindacale. Dopo i tumulti milanesi del 1898 cercano riparo in Ticino anche molti intellettuali inseguiti dai gendarmi del Regno. Tutto questo s'interrompe bruscamente con la prima guerra mondiale. Le privazioni imposte ai ceti popolari scatenano proteste e disordini a Lugano e a Bellinzona. Ma la notizia dello sciopero generale proclamato dal Comitato di Olten nel novembre del 1918 coglie militanti e maestranze di sorpresa: tanto che questa grande mobilitazione, per certi versi unica nella storia sociale e sindacale elvetica, non ebbe, a Sud delle Alpi, che una flebile eco, presto svanita. Prefazione di Andrea Ghiringhelli.