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Libri di P. L. Amietta

I destini cresciuti. Quattro percorsi nell'apprendere adulto

I destini cresciuti. Quattro percorsi nell'apprendere adulto

Donata Fabbri Montesano, Alberto Munari, Piero Trupia

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2011

pagine: 424

Quattro esperti, consulenti e docenti di formazione, epistemologia, linguistica, vita mentale, scoprono che i loro percorsi di ricerca, di studio e di crescita erano destinati a unirsi in un unico fiume, quello dell'apprendimento. Dai loro "destini cresciuti" nasce un libro singolare, nel quale ciascuno di essi immette le proprie idee ed esperienze, fornendo diverse e convergenti chiavi di lettura e di esplorazione dello sconfinato territorio della conoscenza. L'epigrafe dantesca del volume Posto t'ho innanzi; omai per te ti ciba, è trasversale ai quattro contributi. Configura l'invito a un Discente, non collocato a forza in un rapporto allievo-maestro, a inoltrarsi nei sentieri aperti dagli autori, con l'emozione della scoperta e forte dell'apertura di credito, caratteristica del libro, alle capacità cognitive di ogni volenteroso. Il libro non è un'elargizione di contenuti, ma un'assai più ambiziosa offerta di strumenti di conoscenza della conoscenza. È destinato ai formatori di ultima generazione, agli studenti di scienza della formazione, ai docenti, agli studiosi e, perché no, ai semplicemente curiosi di quello straordinario oggetto di interesse che è la persona che apprende.
46,00

Il profeta

Kahlil Gibran

Libro: Libro in brossura

editore: Joker

anno edizione: 2010

pagine: 200

"Di solito, quando si tratta di classici - come è ormai pacifico considerare anche quest'opera singolare di Gibran - le traduzioni sono numerose e "Il Profeta" non fa eccezione. Vorrei dare perciò una mia risposta non rituale alla rituale, anche se legittima domanda: "C'era bisogno di una nuova traduzione?" La mia risposta è: sì. E aggiungo, paradossalmente: quando si parla di classici, "c'è sempre" bisogno di una nuova traduzione. Anzi, più traduzioni ci sono, meglio è. Infatti, tradurre non significa mettere una parola al posto di un'altra. Tradurre vuol dire capire. E capire, anche etimologicamente vuol dire "prendere in sé". E allora ciò che si prende in sé non si può più restituire uguale: perché esso, per definizione, è passato attraverso tutta la storia della nostra vita, attraverso la nostra educazione, la nostra sensibilità, la nostra emozione. Quando si tratta di poesia, poi, si tratta di un fenomeno di "comunicazione" tra l'autore e il traduttore, che va ben oltre la parola (la parola muore, non appena detta, ricordava Emily Dickinson, poeta grande) e che si restituisce, ogni volta, carica di nuove linfe, ad una nuova generazione di lettori."
15,00 14,25

Valutare la formazione

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Libro

editore: Unicopli

anno edizione: 2006

pagine: 236

21,17

I luoghi dell'apprendimento. Metodi, strumenti e casi di eccellenza delle nuove formazioni
38,00

Valutare la formazione

Valutare la formazione

Libro

editore: Unicopli

anno edizione: 2006

pagine: 230

20,50

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