Libri di Paola Gallo Jarre
Il bucato turco e altre solitudini
Paola Gallo Jarre
Libro: Libro in brossura
editore: L'Autore Libri Firenze
anno edizione: 2012
pagine: 50
Quella mattina di novembre la signora Faustina si preparò il caffè e spinse la sedia a lato della finestra. Pareva di trovarsi a fine Ottocento in quel quartiere, che era stato un tempo periferia. Le casette modeste dall'intonaco incerto, separate da stretti sentieri di ghiaia, la cornice delle piccole finestre senza fantasie decorative, le persiane opache marrone o raramente verdi e sul tetto quel terrazzino. Anzi, era il terrazzino stesso a formare il culmine del tetto. Qui gli abitanti stendevano il bucato, che, in quelle minime abitazioni, in quei minimi passaggi, non avrebbe trovato posto e che asciugava là in alto un alto molto limitato a volte irrigidito dal vento del Nord o spruzzato di neve.
Il cavalcavia di corso Sommeiller. La Torino degli anni '40
Paola Gallo Jarre
Libro: Libro in brossura
editore: L'Autore Libri Firenze
anno edizione: 2009
pagine: 48
Nella Torino tra il 1942 e il 1943, una ragazzina assiste inerme e turbata ai cambiamenti del suo piccolo mondo, al crollo delle proprie certezze contestualmente alla fine di un'epoca che è stata - nel suo piccolo mondo - di pace e di benessere. E mentre il conflitto mondiale si inasprisce e l'Italia giunge alla capitolazione, gli interminabili angosciosi mesi segnati da precarietà, terrore, sfollamenti, le daranno modo di cominciare ad aprire gli occhi sulla relatività dell'esistenza e dei valori umani.
I soffioni del taràssaco. Un bizzarro incontro
Paola Gallo Jarre
Libro: Libro in brossura
editore: L'Autore Libri Firenze
anno edizione: 2008
pagine: 48
Un uomo ha un appuntamento col passato, una donna si barcamena fra le amarezze del presente. In un tempo e spazio rarefatti, l'incontro delle loro solitudini è il morbido scambio di un'umanità emarginata e pulsante. Memorie malinconiche si stagliano, ora sorrisi ora rimpianti, sullo sfondo dello sfavillante mondo circense che entrambi hanno vissuto e che, come un rito, prende forma, colori e suoni sotto i loro occhi. La poesia del dettaglio, il ricordo come antidoto allo smarrimento e all'infelicità, perché "senza il passato, il vuoto".