Libri di R. Cattani

Un libro sulla vita spirituale, per accompagnare quella parte iniziale e fondamentale di ogni vita spirituale, che è la scoperta della propria vocazione: della chiamata, o meglio delle chiamate che Dio ci rivolge nel corso della vita.Come nella storia di Zaccheo narrata da S. Luca (Lc 19,1-10), per incontrare il senso più vero e pieno della propria vita bisogna incontrare Gesù. è un incontro che ha spesso bisogno di qualche aiuto, come quello offerto dall'albero su cui salì il pubblicano "perché era piccolo di statura".Questo libro non è fatto per le grandi anime, per chi ha tutto chiaro e sa da solo come e cosa fare.è invece fatto per i piccoli, quelli che sono disposti a lasciarsi condurre sulla strada che porta a Gesù Signore, per sentirsi chiamare da Lui.

Il libro presenta numerose testimonianze di fede vissuta, attraverso storie molto differenti fra loro, che timolano il nostro avvicinamento a Cristo, vivendo i valori del Vangelo nella pienezza della vocazione di ciascuno.

Difficilmente un santo è così umano come Agostino, cioè così vicino all'uomo, a ciascuno di noi. In questa biografia, l'autore, ex provinciale degli Agostiniani d'Italia e oggi Vescovo di Orvieto-Todi, cerca di mettere a fuoco quelle pagine delle Confessioni che riguardano più direttamente la nostra esperienza giovanile, per vedere nel maturare delle vicende e dei tempi ciò che rimane.In occasione della visita pastorale a Pavia, città in cui si trova la tomba del santo, Benedetto XVI ha presentato Agostino d'Ippona come modello di conversione per i nostri tempi.

Il testo si articola in undici catechesi di agile consultazione e profonda riflessione. L'ultima Catechesi, la XI, potrebbe apparire austera, ma è nella esigenza di un sì grande Mistero del Cristo, uomo-Dio, nella reale presenza dei segni sacramentali. E' aprendosi con docilità all'azione dello Spirito santo che si potranno percepire le dimensioni di Fede e le esigenze di una condotta intonata alla realtà e alla grandezza del Mistero. Quest'agile opera può diventare fonte di ripensamenti, di conversioni, di gioia e di copiosi frutti spirituali.

"Ecco, allora, il secondo passo del cammino della preghiera: prendere coscienza che la nostra innata piccolezza si è incagliata nel peccato, il quale ha deformato la nostra primitiva bellezza e ha complicato la nostra innata gravitazione verso Dio. Senza questa consapevolezza, la preghiera non può essere vera: per pregare nella Verità, noi dobbiamo presentarci davanti a Dio con le ferite scoperte della nostra piccolezza e del nostro peccato. Solo così l'incontro con Dio sarà incontro di liberazione e di redenzione. [...]".