Libri di Rahma Nur
I, too, sing Italia
Rahma Nur
Libro: Libro in brossura
editore: Astarte Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 97
"I, too, sing Italia" è una raccolta poetica che intreccia l’esperienza personale dell’autrice – donna nera in Italia, figlia della diaspora somala – con temi universali di appartenenza, identità e resistenza. Attraverso trentanove poesie, organizzate in cinque sezioni tematiche e incorniciate da due componimenti chiave, la raccolta esplora le multiple dimensioni dell’essere contemporaneo.
Il figlio del sole e della tempesta
Rahma Nur
Libro: Libro in brossura
editore: Oso Melero
anno edizione: 2023
pagine: 60
La storia racconta la vita di Hassan, un ragazzo che rischia di essere portato via dagli integralisti, e della sua famiglia che cerca di proteggerlo mandandolo in Italia, il paese che anni prima ha colonizzato la Somalia e che, però, mantiene le porte chiuse alla sua diaspora. La Somalia, una terra viva nell’immaginario e nella tradizione orale tramandata di generazione in generazione. Età di lettura: da 12 anni.
Il grido e il sussurro
Rahma Nur
Libro: Copertina morbida
editore: Capovolte
anno edizione: 2022
pagine: 96
Una voce che rifiuta ogni incasellamento e silenziamento. Che dipinge un mondo complesso, dove la gioia e il dolore trovano spazio di riconoscimento, dove entrambi possono essere sussurrati e gridati. Una voce grazie a cui le parole si fanno veicolo per connettere mondi e al tempo stesso per valicare frontiere, linguistiche, culturali ed emozionali. È quella di Rahma Nur - donna, Nera, madre, (dis)-abile - che, nella sua prima raccolta di poesie, ci consegna un grido potente, intimo e al tempo stesso politico, contro le ingiustizie di una società ancora razzista, restituendo una molteplicità di lingue, quelle dimenticate e quelle incontrate, il dolore della perdita, ma anche la speranza di una maternità generativa. Una voce che si sofferma, attraverso l'atto poetico, sulla necessità di ribaltare lo sguardo, respingendo quegli occhi che "guardano senza riconoscere", con il desiderio di ridurre e approssimare, restituendo invece - come scrive Mackda Ghebremariam Tesfau' nella prefazione - uno sguardo proprio, non marginalizzato, capace anche di raccontare con il loro nome i dimenticati, le vittime del razzismo. La possibilità di una lettura trasformativa.