Libri di Roberto Buffagni
Chi diavolo ha fatto quel film? Conversazioni con registi leggendari
Peter Bogdanovich
Libro: Libro in brossura
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2024
pagine: 1120
“Quando iniziai a fare le mie domande, suppergiù un mese prima del mio ventunesimo compleanno, avevo già studiato recitazione con Stella Adler per quattro anni, avevo partecipato a una quarantina di allestimenti teatrali professionali... Decisi che se davvero volevo imparare a fare dei film, per quel che differiscono dal teatro, dovevo sia vedere i film migliori e più significativi, sia avvicinare gli artisti professionisti che avevano lavorato in quel campo, se possibile osservarli sul lavoro e, certo, interrogarli il più possibile sul mestiere. La mia grande fortuna fu che i migliori cineasti, quelli che avevano dato vita al cinema, erano ancora vivi. Quando terminai la mia serie di interviste, circa dodici anni dopo, ero ormai affermato: ero nelle prime file della ‘nuova Hollywood’ degli anni settanta. La mia educazione e il mio apprendistato (in quel periodo, consideravo così tutto quel che facevo) avevano avuto successo: dai maestri e per conto mio avevo imparato il mestiere abbastanza da affermarmi. Ma come mi disse Josef von Sternberg mentre discutevamo i suoi grandi successi degli anni venti e trenta: ‘Dopo, però, successero tante cose...’” Peter Bogdanovich, tra i più grandi registi, sceneggiatori, critici e attori del Novecento, incontra sedici registi di Hollywood che hanno fatto la storia del cinema mondiale, da George Cukor a Howard Hawks, da Alfred Hitchcock a Sidney Lumet, da Fritz Lang a Don Siegel. Il risultato è un libro mitico, capace di catturare l’essenza dei maestri del grande schermo raccontando il loro lavoro, le loro scelte, lo stile che li ha resi icone immortali, e mostrando perché continuano a esercitare su di noi il loro fascino. Aldrich, Cukor, Dwan, Hawks, Hitchcock, Jones, Lang, Lewis, Lumet, McCarey, Preminger, Siegel von Sternberg, Tashlin, Ulmer, Walsh.
Il mistero del lago
Tim O'Brien
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2023
pagine: 324
Che cosa succede quando un segreto tenuto gelosamente nascosto a tutti, anche a se stessi, viene svelato? È la domanda a cui si trovano a rispondere John e Kathy che, in un cottage isolato sulle rive di un lago nel Minnesota, cercano di ricostruire il loro matrimonio. John è un politico reduce da una disastrosa sconfitta elettorale: la sua carriera è stata spezzata dalla rivelazione delle atrocità compiute in Vietnam. Kathy è rimasta sconvolta dall'improvvisa scoperta del passato del marito, e dal fatto che lui glielo abbia tenuto nascosto per anni. E una notte, all'improvviso, scompare. È annegata nel lago? Si è perduta nella foresta? Si è suicidata, è stata uccisa? O è fuggita da una vita divenuta insopportabile? La ricerca della verità si trasforma in una complessa indagine nel passato di John, un uomo circondato di mistero che si faceva chiamare lo Stregone ed è sempre uscito indenne dalle situazioni più difficili. Fino a trovarsi vittima della trama di menzogne e segreti che lui stesso ha costruito. Vincitore del James Fenimore Cooper Prize per la narrativa storica, Il mistero del lago racconta la vita di un esemplare eroe del nostro tempo, conducendo il lettore nelle pieghe più nascoste del cuore umano, nella solitudine che avvolge il suo bisogno di felicità, nell'ambiguità di ogni storia d'amore.
This is Chicago. Ediz. italiana
Luigi Bortoluzzi
Libro: Libro rilegato
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2018
pagine: 141
"Il modo d'essere specifico delle città è la varietà: un alveare ronzante di ambizioni, idee e imprese che si confrontano in uno spazio circoscritto, dove ogni abitante si affretta verso il suo traguardo. In effetti, il miracolo permanente della vita urbana è la convivenza. Ma proprio perché ciò che le persone vogliono e fanno in una città è tanto vario, il rapporto tra luogo e persona è, inevitabilmente, unico come una storia d'amore. Questo libro di meravigliose fotografie mi è gradito per molte ragioni, sia per la nuda bellezza delle immagini, sia per i profondi contrasti che rivelano nella città che conosco." (Dall'introduzione di Scott Turow)