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Libri di Salvatore Tagliaverga

Lavorare d'impegno. Benigno Zaccagnini e la città di Ravenna

Tito Menzani, Matteo Pezzani, Salvatore Tagliaverga

Libro: Copertina morbida

editore: Longo Angelo

anno edizione: 2019

pagine: 208

Benigno Zaccagnini è spesso ricordato come statista della prima Repubblica e uomo di spicco della Democrazia cristiana, in particolare dell'ala sinistra del partito. Questo libro colma una lacuna storiografica, occupandosi di approfondire il rapporto tra Zaccagnini e Ravenna, la città dove visse gran parte della propria vita. Si prendono in considerazione gli anni giovanili, quando fu un animatore della locale sezione della Federazione universitaria cattolici italiani (Fuci), la fase della Resistenza, durante la quale fu partigiano e figura apicale del Cln ravennate, e il lungo periodo dell'Italia democratica, quando in più occasioni si spese a favore del proprio territorio, in sinergia con le amministrazioni comunali e provinciali. In particolare - fra i tanti apporti - emerge il suo ruolo per lo sviluppo industriale di Ravenna e per la trasformazione radicale del suo porto, che avrebbero rappresentato i prodromi del boom economico locale. In questo senso, pur se in maniera spesso discreta, Zaccagnini è stato uno dei personaggi chiave del Novecento ravennate e a trent'anni esatti dalla morte questo volume si incarica di una rigorosa analisi storica.
16,00 15,20

Un'impresa in porto. Storia della Sapir (1957-2017)

Tito Menzani, Salvatore Tagliaverga

Libro: Copertina morbida

editore: Longo Angelo

anno edizione: 2017

pagine: 164

Nel 1957, veniva fondata la Porto industriale di Ravenna società per azioni (Sapir), un'impresa a capitale pubblico e privato che avrebbe gestito lo sviluppo dello scalo marittimo ravennate. Tra i fautori di quella scelta politica ed economica vi erano uomini come Enrico Mattei, Luciano Cavalcoli, Giuseppe Medici, Benigno Zaccagnini e Serafino Fer-ruzzi, che avevano compreso la necessità di coniugare risorse statali e imprenditoriali per creare un più moderno porto industriale. Negli anni settanta, a seguito del completamento delle principali opere infrastrutturali, la Sapir ha ampliato la propria attività, come sancito dalla variazione della ragione sociale in "Porto intermodale Ravenna". Ciò anche grazie all'intervento della Regione che, con la legge Cavina del 1976 e successivi provvedimenti, finanziò la realizzazione del terminal in area San Vitale. Il settore terminalistico è poi diventato il core-business dell'azienda dopo il 1994, quando una legge nazionale ha istituito l'Autorità portuale, che ha progressivamente acquisito le funzioni istituzionali ancora detenute dalla Sapir. A sessantanni di distanza da quel 1957, questo libro racconta una storia di intelligente imprenditoria e di buon governo locale, nella cornice della modernizzazione del porto di Ravenna, che da infrastruttura locale è oggi diventato un grande scalo europeo. Prefazione di Riccardo Sabadini. Presentazione di Guido Ceroni.
18,00 17,10

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