Libri di Serena Cappellozza
Strada inferno
Serena Cappellozza
Libro: Libro in brossura
editore: Eclissi
anno edizione: 2023
pagine: 272
Solo un ponte divide il paesino veneto di Palù dalla Valle: il residuo di un’antica laguna, un’oasi di natura e di pace. È il sabato della festa del paese e la perpetua prepara la cena al prete con i prodotti che ogni anno i parrocchiani lasciano come omaggio sull’uscio della canonica. Quando il cadavere del parroco viene ritrovato in spiaggia, i sospetti dell’ispettore Corrado Benetti si concentrano sull’avvenimento che ha scaldato gli animi nell’ultimo anno: grossi investimenti stranieri per costruire un parco acquatico a ridosso della Valle. La promessa di trasformare Palù in una meta per il turismo di massa rappresenta per alcuni l’agognato benessere, per altri un’inaccettabile minaccia all’ecosistema della Valle. Benetti percepisce una crepa in quel mondo a parte, quasi d’altri tempi. Le indagini si complicano e tutti sono sospettabili: l’impresario, la perpetua, il Maestro di yoga, l’oste irascibile... E poi c’è Bianca, intraprendente psicologa, con cui l’ispettore si ritrova, suo malgrado, a collaborare. Quando emerge un secondo cadavere, Benetti si sente intrappolato nelle melme della laguna. Forse la crepa, in quella bolla appesa al nulla, è più profonda di quanto sembri.
Bach è morto giovane
Serena Cappellozza
Libro
editore: L'Erudita
anno edizione: 2017
Essere l’inventore dei Fiori di Bach e morire ancora giovane non depone certo a favore di questa terapia, eppure la decennale esperienza e la brillante carriera del dottor Albus, che di Edward Bach è l’erede spirituale, sembrano riscattare a pieno questa facile illazione. a documentare la validità dei rimedi floriterapici basta sfogliare le numerosissime cartelle cliniche del professore, dove a ogni malattia o disturbo è associato un fiore. Certo, come la cura anche i disturbi non sono tradizionali: c’è l’eterna indecisa, il lamentoso cronico, l’infermiere ipocondriaco, una madre che odia i bambini (compresi i suoi) e tanti altri. Ma, nonostante la bizzarria dei casi, per ogni malato il dottor Albus ha pronto un suo fiore. Serena Cappellozza scrive una raccolta di racconti esilarante, una parodia autoironica e attualissima della nostra società, sempre più schiacciata tra paranoica ipocondria e indolente torpore. Un libro con interessanti spunti di riflessione sul tempo presente e sul futuro prossimo.
Il valore delle cose
Serena Cappellozza
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2025
pagine: 360
In un canale, l’amo di un pescatore si impiglia in un tappeto, e dentro il tappeto, tenuto al fondo da un sacco di sabbia, il cadavere di un robusto settantenne con un vistoso foro alla tempia. L’ispettrice Mirna Pagani sa che «la laguna è il luogo ideale per uccidere. È vasta, piena di isole, isolette, barene, attracchi più o meno legali». Nella laguna veneta più appartata, Venezia – se si scorge – è sempre in una lontananza brumosa. A Mirna e all’agente Angeli non è difficile individuare il luogo del delitto, una casa di caccia adattata a bella residenza. E dal luogo, l’identità della vittima: è Leone Bartoni, il presidente della Gold- Swim, azienda punta di diamante dell’economia del Nord-Est. Nella villa non vi sono molte tracce, anche perché la governante e il giardiniere hanno pulito tutto accuratamente dopo una festa di anniversario; tutto tranne qualcosa che stranamente non c’è, una cassaforte, e qualcosa che invece è sparito, una scatola di preziosi sigari Gurkha. L’inchiesta è di quelle che si definiscono delicate, ma Mirna non ha la mano di vel- luto, e presto individua i due fuochi dell’indagine: i vertici dell’azienda e la famiglia del Presidente. Il vicepresidente è il genero della vittima, sposato alla figliastra Lucrezia, ragazza volitiva e radical ultrachic; la moglie del Bartoni, una ex soubrette, conduce una claudicante attività sostenuta dai soldi intermittenti del «vecchio»; il capocontabile, collaboratore antico e fedele, è il custode di molti segreti. In questo gruppo alla Agatha Christie la via dell’indagine è necessariamente quella degli intrighi sotterranei, degli incroci affettivo-finanziari: odi generazionali, invidie di car- riera, tradimenti, spie aziendali; ma soprattutto quello che emerge prepotente è il carattere odiosamente urticante del- la vittima. E i mal sopiti fantasmi del suo passato. Serena Cappellozza ha costruito un giallo investigativo puro senza troppi effetti decorativi, senza innesti artificiosi, dove i colpi di scena nascono da un naturale concatenarsi di eventi. Anche Mirna è un personaggio naturale: madre separata, un figlio adolescente che le dà grattacapi, una vita privata che lei sente piatta; una vita difficile come tante che ha un’unica eccentricità, la madre, soprannominata affettuosamente la Mantide perché i suoi molti uomini, tutti ricchissimi vedovi, «durano come i pesci rossi». Ragioni per cui Mirna Pagani risulta subito, per ogni lettore, un personaggio autentico e irresistibile.