Libri di Silvano Boldrini

Queste nuove sessanta poesie di Silvano Boldrini possono, a buon diritto, offrirsi all'attenzione del lettore come una sorta di "Canzoniere" al quale l'autore affida i segni dell'anima, figure e momenti di un cammino esistenziale, organizzandoli in un percorso fortemente connotato ed espressivo. Non sarà difficile per i lettori cogliere echi e suggestioni sulla scia delle quali lasciarsi prendere e introdurre nel mondo poetico dell'autore, in quei "ripostigli dell'anima" che lui per primo indaga e dischiude, con atteggiamento confidenziale, alla nostra partecipazione, consegnandoci un messaggio che in fondo vuole essere un atto di fede nei confronti della Poesia, intesa come uno dei pochi approdi, forse l'unico, nella deriva delle troppe parole, dei conformismi vuoti, dei sentimenti abusati.

L'ingegner Pietro Soderi è un uomo di successo. Cinquantacinque anni, una bella moglie, due figli, villa con piscina e una carriera prestigiosa all'interno di una grande multinazionale. Di umili origini, Pietro ha costruito la propria fortuna con il sudore e la fatica, lottando per la conquista di una posizione sociale migliore. Il licenziamento in tronco, arrivato senza preavviso a causa di una forte crisi dell'azienda, si abbatte sulla vita dell'uomo come un fulmine a ciel sereno. Un colpo in grado di raschiare via la patina di apparenze sedimentata attorno all'invidiabile vita di Soderi, mettendo a nudo l'anima dell'uomo e la cruda verità delle sue giornate: un rapporto conflittuale con i figli, la sofferenza per la monotonia di tutti i giorni e un amore segreto per un'altra donna, Vera, collega di lavoro con cui si trova costretto a tagliare ogni legame. Disperato, insoddisfatto della propria esistenza, Pietro cerca rifugio in campagna, nei luoghi che hanno segnato la sua infanzia; lontano dal caos della grigia città che lo ha condannato. Abbandonatosi alla pace dell'amato lago, nella cornice della meravigliosa Conca di Vico, medita il gesto estremo.