Libri di Spiro Scimone
La busta
Spiro Scimone
Libro: Libro in brossura
editore: Ubulibri
anno edizione: 2007
pagine: 46
Il segretario, Un signore, X, II cuoco, sono i personaggi della "Busta", quattro ruoli per un gioco che da subito si rivela inquietante. In un ambiguo ufficio-bunker arriva un signore che ha ricevuto una misteriosa busta a domandare le ragioni per cui gli è stata recapitata. Lo accoglie il segretario di un inaccessibile presidente. I modi subdoli del funzionario, i maltrattamenti inferti a un individuo che si nasconde in un ripostiglio, le urla che di tanto in tanto giungono da fuori, a segnalare che una vittima è stata torturata perché capisca cos'è la democrazia, l'irruzione di un cuoco aggressivo con un pentolone di carne sospetta, sono i manifesti indizi che il luogo nasconde qualcosa di minaccioso. A poco a poco si lascia intuire che il signore è stato convocato per rispondere di un'ignota colpa. Immediato dunque il riferimento a Kafka, uno degli autorevoli modelli cui Scimone impronta la propria scrittura, insieme a Beckett e a Pinter. Un testo agile nei dialoghi, in una lingua lontana da qualunque cadenza regionale che alterna battute comiche e agghiaccianti; un lavoro che parla di oggi, di un potere senza volto che si camuffa, di violenza ormai metabolizzata e accettata nel profondo, di un regime dittatoriale praticato senza dirlo.
Il cortile
Spiro Scimone
Libro: Libro in brossura
editore: Ubulibri
anno edizione: 2004
pagine: 48
Quarta commedia scritta da Spiro Scimone per la compagnia da lui formata con Francesco Sframeli e sempre più ambita dai festival internazionali, Il cortile è un altro testo di grande verità e allo stesso tempo completamente surreale. La condizione disperata in cui i due protagonisti si dibattono tra cumuli di spazzatura, da cui un terzo essere spunta a tratti come un topo, ricorda stavolta il mondo apocalittico di Beckett dove, come qui, il tragico ha anche effetti esilaranti. Ma la musicalità spiazzante dei dialoghi in italiano dell'autore messinese hanno pure dei riferimenti a una situazione politica ossessivamente, che spoglia le sue vittime di tutto, lasciandogli solo la speranza di resistere. Si ride molto, ma senza smettere di pensare.