Libri di Stefano Prosperi
Una generazione. Damonte Sacro a Saigon
Stefano Prosperi
Libro: Libro in brossura
editore: Bordeaux
anno edizione: 2024
pagine: 448
«Le vicende narrate in questo libro da Stefano Prosperi rappresentano un mosaico di memorie dell'autore nel periodo compreso tra la fine degli anni Sessanta e il 1980. Una lunga fase segnata, come è noto, dalla crescita del bisogno di partecipazione sociale e da una domanda di radicale cambiamento nei rapporti sociali e nel costume che si scontrò con strutture economiche e culturali della società italiana incapaci di assecondarlo. Al tempo stesso esse costituiscono una rivisitazione critica e una lettura insolita di momenti cruciali della vicenda italiana che condizionarono l'intero assetto del nostro Paese così come l'avremmo conosciuto nei decenni successivi. Ma scopo di queste righe è soprattutto quello di ripercorrere un percorso di crescita umana e politica: [...] la storia di un pugno di giovani raccoltisi intorno a Stefano – alias Federico, il protagonista del racconto – che si conobbero in un vecchio scantinato di case popolari che ospitava una sezione romana del PCI, come era quella del quartiere romano di Val Melaina, e a cui ben presto se ne sarebbero aggiunti molti altri. Tutti disponibili a condividere un lungo tratto di strada di cui nessuno conosceva il percorso e le asperità» (dall'introduzione di Massimo Taborri)
Ti saluto, vado in Abissinia. Giovani nella guerra d'Etiopia (1935-36)
Stefano Prosperi
Libro: Libro in brossura
editore: Marlin (Cava de' Tirreni)
anno edizione: 2016
pagine: 336
Raccontate dal figlio, il libro descrive le esperienze di un giovane volontario nella guerra d'Etiopia del 1935-36, tra eccitazione, dubbi e timori davanti ad un futuro nuovo in un paese sconosciuto. Quella di Mario Prosperi fu una generazione che maturò bruscamente, passando dall'illusione di un'avventura entusiasmante alla brutalità delle azioni militari, in cui rifulse il valore dell'amicizia. Si va dall'esotismo del porto di Massaua sulle tracce delle precedenti avventure coloniali - all'impatto del combattimento sotto l'Amba Aradam; dalla conquista di Addis Abeba alle rappresaglie contro gli etiopi nel tentativo di controllare il territorio. L'avventura di Mario sbiadisce, infine, nei compiti di guarnigione in un fortino sperduto, che il protagonista lascerà dopo essere stato ferito. Nel corso della sua esperienza africana il giovane approderà a convinzioni più nettamente antifasciste, mettendo in rilievo, con coraggio e determinazione, gli aspetti negativi di quella che si rivelò un'ambiziosa e disastrosa impresa del Regime. Introduzione di Marco Palmieri.
L'ora delle scelte. L'occupazione nazista nei quartieri di Montesacro, Valmelaina e Tufello a Roma tra il 1943 e il 1944
Antonio D'Ettorre, Piero De Gennaro, Stefano Prosperi, Massimo Taborri
Libro
editore: Marlin (Cava de' Tirreni)
anno edizione: 2019
pagine: 240
Ispirati da una lapide posta nel quartiere romano di Montesacro, su cui erano incisi i nomi di quattordici vittime della ferocia nazi-fascista, gli autori hanno interrogato gli ultimi testimoni di quei giorni, parenti e amici, andando a caccia di ricordi e di documenti di archivio che li riguardassero. Hanno potuto così restituire ad ognuno di essi un volto, ripercorrendo nel contempo la storia di Montesacro, insieme a quella dei quartieri contigui di Valmelaina e Tufello, nel periodo luglio 1943-giugno 1944, quando maturò la resistenza all'oppressione dell'esercito tedesco, per iniziativa dei vecchi antifascisti ma anche di giovani che s'impegnarono a organizzare sabotaggi e squadre armate. La reazione degli occupanti fu durissima. In pochi mesi si verificarono arresti e fucilazioni, fino al massacro delle Fosse Ardeatine. Nel conflitto a fuoco, scoppiato per difendere dalla distruzione il ponte Tazio e il ponte ferroviario presso la via Salaria, morì combattendo un ragazzo, Ugo Forno, poco più che dodicenne. Il testo riporta brani da "Primavera di bellezza" di Beppe Fenoglio, presente nella capitale con altri allievi ufficiali, in cui sono descritti i bombardamenti "sul cuore vasto di Roma" (luglio 1943), e i fogli di diario e le lettere inviate dal carcere di via Tasso dal partigiano diciottenne Orlando Orlandi Posti (nome di battaglia Lallo), medaglia d'argento, torturato atrocemente dalle SS dopo la cattura e ucciso alle Fosse Ardeatine.