Libri di Tommaso Dati
Homo biodinamicus
Tommaso Dati
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 100
“In questo libro non si troverà una dissertazione o commento dei principi che hanno guidato e accompagnato la biodinamica o l’antroposofia, quanto l’intenzione di lasciarsi trasportare dalla creatività steineriana nella critica della “natura umana” – attraverso e verso il linguaggio, vero e proprio frutto della nostra conformazione naturale e soprannaturale – come della società attuale e dei suoi effetti (per non dire difetti) sull’ambiente, dunque, su tutto il vivente, proponendo un discorso tanto frammentato quanto omogeneo mediante varie formulazioni letterarie al fine di restituire un’opera dinamica, anzi, biodinamica. Infatti, ad aprire la raccolta poetica, se così si può intenderla, è un componimento in cui si immagina la pagina bianca come un terreno o orto e le lettere dell’alfabeto come i frutti disposti non più secondo tradizione e formalità, bensì di seguito all’intuizione di unità e partecipazione: all’inizio segue immediatamente la fine, nella metà del discorso (che ciascuno determina dove essa si trovi) si può ricavare la sintesi e nell’ultimo componimento dal titolo Mens sana in corpore sano, che parla per sé, l’elemento, l’alimento o il concime unificante.”
Le solite poesie giovanili
Tommaso Dati
Libro: Libro in brossura
editore: Gattomerlino/Superstripes
anno edizione: 2025
pagine: 88
Questo vorrebbe essere il fascino della raccolta e, in generale, della poesia tutta, almeno a mio modesto parere: l’ambiguità. La parola è ambigua, la lettera è ambigua, ciò che se ne ricava lo è altrettanto, e un’intera raccolta di cotanta prolissità e licenza poetica non può essere da meno. Mi piace muovermi tra più significati, in bilico tra le cose dette e quelle omesse o alluse, e così piace fare alle mie poesie. Alcune sono talmente assuefatte a questa condizione che potrebbero sembrare strafatte, altre hanno solo il compito di restituire alla vita, con la parola, ciò che il tempo passato sulla parola ha rubato alla vita. Infatti, scrivere, non è affatto naturale. Lo sforzo che si cela e irradia da questo processo non beneficia né il corpo né la mente dello sforzato.