Libri di V. Zanchettin
Michelangelo. Arte materia lavoro
Libro: Copertina rigida
editore: Marsilio
anno edizione: 2019
pagine: 271
L'enorme crescita degli studi su Michelangelo negli ultimi due secoli, l'analisi sistematica e dettagliata delle sue committenze più recondite e lo scandaglio di nuove categorie di documenti, hanno messo in luce aspetti inattesi della sua personalità, definendo con precisione sempre maggiore i contorni dell'universo intellettuale entro cui gravitano i suoi capolavori. Nel dare risposta a grandi e piccoli interrogativi, questa messe di lavori filologici e critici rivela altresì la difficolta, da parte degli storici, di tracciare i confini tra la produzione materiale dell'opera e la sua ideazione. Essere artista per Michelangelo significò esprimersi con pari energia sul piano intellettuale e fisico attraverso un rapporto diretto con la materia. Come scultore fu dotato di straordinaria sensibilità, ma anche di grandi capacità produttive e organizzative. Allo stesso tempo egli dimostrò precocemente capacità del tutto speciali nell'affrontare le attività più disparate come il disegno, la pittura o la lavorazione del legno.
I teatri di Carlo Scarpa. Archivio e ricerca nelle collezioni del MAXXI Architettura
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2010
pagine: 258
Il volume si propone di indagare le esperienze di Carlo Scarpa nell'ambito delle architetture per il teatro, integrando il catalogo critico dei disegni con una serie di saggi, documenti e testimonianze in grado di restituire un quadro il più possibile completo dal punto di vista storico e documentario di tali esperienze. L'obiettivo dell'opera è infatti quello di proporre i documenti d'archivio all'interno di un percorso storico-critico che ne favorisca la lettura e la comprensione anche ad un pubblico più ampio.
Carlo Scarpa. Struttura e forme
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2008
pagine: 206
La dimensione tecnica del costruire ha rappresentato per Carlo Scarpa una fonte inesauribile di ispirazione, ma è anche uno degli ambiti meno sondati della sua opera. Questo volume, sesto nella collana "Studi su Carlo Scarpa", tenta di riconoscere il ruolo della tecnica costruttiva nella concezione di alcune famose opere dell'architetto. Lo studio del rapporto tra sistemi di costruzione e qualità esteriori dell'architettura si colloca su un terreno classico della ricerca storica, che gravita intorno alla nozione ottocentesca di "tettonica". Il volume raccoglie contributi presentati nel 2005 in occasione del V corso sull'architettura scarpiana - organizzato dal Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio - "Carlo Scarpa. Tettonica e costruzione" e i frutti di alcune ricerche più recenti sulle fonti dell'architetto. Le immagini in apertura di ciascun saggio sono frutto di una recente campagna fotografica realizzata da Luca Campigotto e costituiscono una chiave di lettura parallela ai testi di tre opere di Scarpa.
Adolf Loos 1870-1933. Architettura. Utilità e decoro. Catalogo della mostra (Roma, 7 dicembre 2006-11 febbraio 2007)
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2006
pagine: 335
Nell'introdurre la seconda edizione del suo saggio "Adolf Loos e il suo angelo", Massimo Cacciari ha posto l'accento su una costante dell'opera del grande architetto che è anche all'origine di questa nostra: "È l'idea di Europa, della kultur europea che Loos avanza Di fronte alle sue architetture dovremmo poter dire: ecco la nostra Europa! Fatta di distinzioni rigorose e di nessi altrettanto precisi; mai 'grumo' e mai 'disiecta membra; mai ideologia, mai utopismo, mai in fuga dalle responsabilità, mai insieme, mai chiusa in se stessa, mai definibile per tipologie e canoni". Loos non è stato solo un grande architetto. La sua era ed è ancora una lezione di civiltà, espressa con la stessa onestà intellettuale nell'opera costruita e negli scritti. Questa antologica, intende produrre una sintesi significativa del lavoro di Loos, che oltre a ricostruirne le origini, gli sviluppi e gli esiti, aiuti anche a comprendere le ragioni del suo straordinario influsso sull'architettura successiva. Il sottotitolo "Architettura. Utilità e decoro"; che i curatori, Richard Bösel e Vitale Zanchettin, hanno scelto per la mostra, indica non una polarità bensì il raggiungimento di un equilibrio. La semplicità di Loos è economia di mezzi ma anche capacità di sintesi. Per questo nella sua architettura forma e funzione, tradizione e innovazione, teoria e prassi, istanza sociale e prospettiva culturale riescono a conciliarsi senza sforzo apparente.