Libri di Vincenza Zollo
Cibo per l'anima
Vincenza Zollo
Libro: Libro in brossura
editore: BooksprintEdizioni
anno edizione: 2017
pagine: 88
L'opera della poetessa Vincenza Zollo nasce dalla personale esperienza con la malattia mentale che, sebbene da sempre accettata e curata, ne ha comunque segnato l'esistenza in modo a dir poco significativo. La follia è vissuta sì con rassegnazione, ma allo stesso tempo quasi fosse un privilegio, un dono divino: "la mia follia è il dono immenso dell’amore di Dio" (da "La mia follia è l’alibi"), che la invoglia a lottare quotidianamente con coraggio contro i pregiudizi e i tabù che la malattia mentale rappresenta ancor oggi. La poesia diventa, quindi, mezzo di accettazione e di divulgazione del proprio stato d’animo: "la mia follia è un dono che infiocchetto tutti i giorni con il nastro dorato della poesia", offrendo spunti di riflessione sul male dell’anima che la interessa sin da bambina, usando nel contempo un linguaggio semplice e diretto, comprensibile al grande pubblico e privo di ricerche stilistiche a effetto.
Fragile come cartapesta
Vincenza Zollo
Libro: Libro in brossura
editore: Pluriversum Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 70
Abbiamo di fronte una silloge che intende rappresentare il contrasto tra normalità e illogicità. L’autrice cerca una conferma, come una luce nel buio della notte, una spiegazione di quello che avverte intorno a sé. Anzitutto, un sentimento di solitudine, sempre in agguato che l’accompagna quotidianamente. A volte è lei stessa che cerca l’isolamento per meditare e scrivere. “E me ne andrò errabonda /per i vicoli del dolore, /conosciuti sin da piccola/per assenza d’amore”. In ogni poesia aleggia uno strano fantasma, fin troppo evidente, anche quando solo evocato e impalpabile: il male che si nasconde per essere più presente. Non si riesce a convivere con quel mostro che alberga nell’animo e si percepisce dentro, tra la mente e il cuore, tra la voglia di vivere e quella di morire. “Ti conosco, /orrido spettro dell’anima, /allorché prendesti il posto delle fiabe e della danza, /mio primo grande amore/di bambina”. Il bipolarismo è qui descritto come eterno alternarsi di eventi che induce allo spaesamento, tutto attraverso versi dolci e tremendi che, in un crescendo lirico di vuoto, speranza e gratificazioni, cercano un senso...

