Libri di Vittoria Biasi
Architetture del bianco. Viaggio teorico-creativo attorno alle lingue del bianco
Vittoria Biasi
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2009
pagine: 240
Bianco è il primo sguardo sul mondo da cui deriva il procedimento di percezione e costruzione del circostante. Il bianco, come scrivono Castoldi e Hillman, è all'origine delle religioni, dell'arte, del linguaggio e rappresenta l'incontro primo tra il sensibile e il visibile. Questo volume è un viaggio teorico-creativo attorno alle lingue del bianco, ripercorrendo, nei primi capitoli, alcune importanti rappresentazioni tra arte e scrittura, ricerca della linfa primaria, mitologica da cui le espressività hanno mosso i loro segni. Il libro rilegge importanti percorsi creativi spinti nelle trame del bianco e della sua luce, e il contagio linguistico, che con il suo coinvolgimento ha determinato un itinerario consegnato in differenti ambiti espressivi al nuovo millennio. Il niveo colore e la ricerca monocroma connotano l'originalità dell'arte del Novecento. Sul finire degli anni '50 un fremito attraversa l'Europa e le culture d'oltreoceano, accendendo luci monocrome lungo una linea immaginaria, bianca, di confine tra i linguaggi del secolo.
Biennali. Sogni dell’arte e sfide delle realtà
Vittoria Biasi, Edvige Bilotti
Libro: Libro in brossura
editore: Fermenti
anno edizione: 2023
pagine: 48
La concezione di arte, quale espressione del sacré dell’uomo storico, guida le riflessioni scritte “a quattro mani” dalle autrici, salvaguardando i caratteri individuali della “visione”. Il pensiero condiviso è rivolto all’ultima Biennale di Venezia che “osserva” il rapporto fra arte e i paradigmi di una contemporaneità in confronto con eventi che si strutturano in schemi per il mantenimento dell’ordine, del sistema relazionale. L’attesa della mostra internazionale ha risvegliato il desiderio di incontrarsi per scoprire l’elaborazione dei mutamenti dell’arte dopo solitudini e introspezioni del periodo pandemico. La consapevolezza che le relazioni non sarebbero più state come prima aveva fatto sperare in una ricomposizione umana. Scenari di guerra, interruzioni, squilibri geopolitici hanno mutato il panorama artistico: nuove “sensibilità” disarticolano le possibilità di individuare i percorsi creativi tra finzione e verità dell’arte.