Libri di W. Gaudagnini (cur.)
Italia di Magnum da Cartier Bresson a Paolo Pellegrin. Catalogo della mostra (Torino, 3 marzo-21 maggio 2017). Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2017
pagine: 223
L'Italia di Magnum. Da Henri Cartier-Bresson a Paolo Pellegrin ripercorre la cronaca, la storia e il costume del nostro paese dagli anni trenta a oggi, attraverso lo sguardo dei fotografi di una delle più importanti, storiche e autorevoli agenzie al mondo, Magnum Photos, in occasione del settantesimo anniversario della sua fondazione. Introdotta da un omaggio a Henri Cartier-Bresson e al suo viaggio in Italia nel 1933, la straordinaria carrellata di oltre duecento immagini procede in un affascinante intreccio di fotografie celeberrime e di altre meno note, di luoghi conosciuti in tutto il mondo e di semplici cittadini, protagonisti delle vicende sociali, politiche e culturali italiane. L'Italia di Magnum è una raccolta di voci e sguardi che consegnano alla memoria un ritratto caleidoscopico del nostro paese, attraverso le immagini di Bruno Barbey, Henri Cartier-Bresson, René Burri, Robert Capa, Raymond Depardon, Thomas Dworzak, Elliott Erwitt, Leonard Freed, Thomas Hoepker, Erich Lessing, Herbert List, Alex Majoli, Peter Marlow, Martin Parr, Paolo Pellegrin, Mark Power, Ferdinando Scianna, David Seymour, Chris Steele-Perkins e Patrick Zachmann.
Olivo Barbieri. Site specific Catania 09. Catalogo della mostra. Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina rigida
editore: Silvana
anno edizione: 2010
pagine: 71
Barbieri non agisce né da sociologo né da urbanista, si sottrae alla pratica documentaria, trasformando quello che è oggettivamente un punto critico del tessuto urbano in un'ulteriore figura geometrica, inducendo nello spettatore non un giudizio, ma la curiosità di comprendere ciò che è avvenuto in quei luoghi. Una curiosità che trova il suo punto estremo nell'ultima fotografia, dove l'enorme forma sferica nera, dietro e di fianco alla quale spuntano le ciminiere, appare come una visione fantascientifica, un oggetto atterrato di fianco alla stazione ferroviaria in un tempo sconosciuto, apparizione pienamente surreale. Ed è interessante notare come si tratti della fotografia ripresa dal punto di vista più vicino a quello ad altezza d'uomo, come se al termine del proprio viaggio sopra la città, Barbieri avesse sentito la necessità di ritornare sulla terra, e avesse trovato la risposta a quella sua antica domanda, e quei luoghi metafisici esistessero davvero.