Libri di A. Almarai
Una nuvola di uccelli
Mahmud Alrimawi
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2016
pagine: 165
Nei racconti di Mahmoud Alrimawi si mescolano tanti mondi diversi che sfumano l'uno nell'altro in modo impercettibile, come una dissolvenza cinematografica, mentre l'angoscia della perdita, la crudeltà del potere e l'esperienza dell'esilio trasformano luminosi scenari quotidiani e familiari in fondali oscuri e inquietanti. L'ordine della natura può alterarsi, smettere di fluire nei modi che ci sono noti: il tempo scorre nella stanza d'albergo, senza che la luce del sole torni, nella hall un cane umanizzato resta a guardia del buio; una bambina ha un ritardo nel linguaggio, ma quando finalmente impara a parlare, ai padre resta il dubbio sulla vera voce della piccola, quella che non è venuta fuori al tempo dovuto. Uno stormo di uccelli invade la città, sempre al tramonto, con strida acute, mentre gli fa eco un urlo di donna, di cui intuiamo la sofferenza.
Al-Mi'yar fi wazn al-as'ar
Ibn al Sarrag al-Santarini
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2014
pagine: 140
In questo volume viene presentata l'edizione critica di una delle opere più importanti nell'ambito della metrica araba, "Al-Mi'yar fi wazn al-as'ar", di uno studioso arabo-andaluso morto verso la metà del XII secolo e noto come Ibn al-Sarrag al-Santarini. Nativo, come suggerisce il relativo antroponimico al-Santarini, di Santarin, attuale Santarèm in Portogallo, fu uno dei massimi esperti di lingua araba dell'Andalusia araba e come tale celebrato dai biografi arabi posteriori. Questa edizione critica prende in esame i due testimoni manoscritti finora rinvenuti dell'opera. Il primo di essi, il più antico e il più importante per l'edizione, è conservato presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano, all'interno di una miscellanea araba, copiato a San' a' e datato per mano del copista al 1329 d.C. Il secondo testimone dell'opera è conservato nella Biblioteca Nazionale del Cairo Dar al-Kutub, è una copia più tardiva rispetto al primo, una datazione non anteriore XV sec. d.C.

