Libri di A. Canova (cur.)
Di villa in villa. Guida alla visita delle ville venete
Libro
editore: Canova
anno edizione: 2015
pagine: 244
Tra don Teofilo Folengo e Merlin Cocaio
Giuseppe Billanovich
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2014
La fortuna di Teofilo Folengo (1491-1544) tra i secoli XVI e XIX ha qualcosa di paradossale. Il monaco poeta si era costruito il bizzarro alter ego letterario di Merlin Cocai con il quale aveva firmato le edizioni delle sue opere macaroniche e lo aveva dotato di una biografia fantasiosa e alquanto "irregolare". Con il passare del tempo l'identità fittizia aveva cancellato quella vera e Merlino si era sostituito a don Teofilo, ricevendo un'autorevole consacrazione nella Storia della letteratura italiana di Francesco De Sanctis. Solo negli anni Trenta del Novecento il giovane Giuseppe Billanovich si mise a demolire con pazienza e coraggio, e documenti alla mano, il mito romantico di Merlino, riportando alla luce la figura storica del geniale benedettino Teofilo, nel suo contesto biografico vero e tra le autentiche crisi storiche e spirituali del primo Cinquecento. "Tra don Teofilo Folengo e Merlin Cocaio", pubblicato nel 1948 e qui riproposto con un indispensabile indice dei nomi e un'introduzione che ne racconta la complessa genesi, è l'appassionata restituzione di un grande artista alla cultura e ai drammi della sua epoca.
Boiardo a Scandiano. Dieci anni di studi
Libro
editore: Interlinea
anno edizione: 2012
pagine: 176
Questo volume intende celebrare i dieci anni di vita del Centro Studi Matteo Maria Boiardo, associazione voluta e sostenuta dal comune di Scandiano per "promuovere e favorire gli studi su Matteo Maria Boiardo e la cultura del suo tempo; sollecitare l'incontro e la collaborazione di studiosi di diverse esperienze e discipline nell'ambito della cultura umanistica con riferimento anche alla cultura contemporanea". È ormai definitiva l'acquisizione di Boiardo al pantheon dei classici italiani. Forse c'è chi vorrebbe celebrare o rivendicare con Boiardo una sua appartenenza alla "piccola patria" più che alla "grande", ma non va dimenticato che la caratteristica veste padana della sua lingua è l'espressione di quel policentrismo linguistico e culturale tuttora attivo all'interno di un sistema in cui le tradizioni locali sono state un'humus essenziale per la cultura nazionale. Interventi di Tina Matarrese, Giuseppe Anceschi, Rosario Coluccia, Donatella Coppini, Emilio Pasquini, Marzia Pieri, Marcello Aprile, Daniela Delcorno Branca, Ilaria Mussini.
Boiardo, Ariosto e i libri di battaglia. Atti del Convegno (Scandiano, Reggio Emilia, Bologna, 3-6 ottobre 2005)
Libro: Copertina morbida
editore: Interlinea
anno edizione: 2007
pagine: 551
I capitoli che le storie letterarie dedicano al romanzo cavalleresco si rivelano fatalmente inadeguati a dominare una gigantesca mole di testi, in versi e in prosa, scritti tra il medioevo e l'età moderna. La schiera dei "libri di battaglia" annovera i suoi campioni più famosi, come Pulci, Boiardo, Ariosto e Tasso, ma anche uno stuolo di anonimi, di minori e di minimi, che hanno divertito generazioni di lettori lungo un arco plurisecolare. Gli ultimi decenni hanno visto grandi progressi nella conoscenza di questa multiforme letteratura e ne hanno confermato la centralità nella costruzione della cultura italiana ed europea. Il convegno di Scandiano, Reggio Emilia e Bologna ha fatto il punto della situazione e ha aperto nuove prospettive di ricerca. I saggi qui raccolti recuperano la memoria smarrita, o spesso solo in parte occultata dal tempo, di una tradizione generosa: una linea forte che come poche altre ha saputo influenzare l'immaginario di un pubblico rinnovatosi di continuo. Il vitale intreccio di cantari e poemi, la fitta rete intertestuale, le riflessioni teoriche sul genere portano alla luce le strategie longeve che, conservando o innovando, hanno accompagnato "le donne e i cavalieri, le armi e gli amori" fino alla contemporaneità.