Libri di Aglaia McClintock
Tarpeia. Tradimento e fides: una storia esemplare di violenza
Tomaso Maria Lucchelli, Aglaia McClintock, Francesca Rohr Vio
Libro: Libro in brossura
editore: Pàtron
anno edizione: 2025
pagine: 124
Roma, VIII secolo a.C., appena dopo il ratto delle Sabine, Tarpeia è la prima donna ben individualizzata della storia romana, benché plurime e contraddittorie siano le storie legate al suo nome. Tarpeia è uscita sola di notte, ha incontrato e parlato con un capo straniero, il re dei Sabini Tito Tazio, con cui si è accordata per ricevere in cambio ciò che i suoi guerrieri portano sul braccio sinistro. Le sue azioni hanno consentito l'ingresso dei nemici in Campidoglio ed è morta sotto il peso degli scudi dei Sabini. Ma gli antichi stessi sono divisi nel giudizio su quanto accaduto. La ragazza ha vilmente tradito la città di Roma per avidità o per amore? O invece il suo è stato un coraggioso tentativo di tendere una trappola ai nemici? Quella di Tarpeia è una storia di violenza. Se le versioni sono molteplici la conclusione è la medesima. Nelle rappresentazioni iconografiche è la scena finale a riassumere l'intera vicenda: la vergine è sepolta dagli scudi nemici.
L'Arco di Traiano. Un libro di pietra
Aglaia McClintock
Libro: Libro in brossura
editore: Mauvais Livres
anno edizione: 2024
pagine: 112
Uno dei monumenti più belli dell’arte romana, l’Arco di Traiano, non si trova a Roma bensì a Benevento, importante snodo carovaniero della Via Appia, la strada che portava a Brindisi e apriva Roma all’Oriente. Per bizzarria della storia o forse per calcolo non possediamo né una biografia né uno scritto di Traiano, ma solo encomi così eccessivi da apparire fuorvianti. In queste pagine si propone la lettura dei pannelli decorativi dell’Arco quasi come fossero un libro di pietra, che custodisce la cifra stessa che l’imperatore volle dare al suo regno. Il racconto inizia con l’investitura di Traiano affiancato nel suo viaggio da tre grandi “eroi” del passato, gli unici ad essersi spinti in Oriente vittoriosamente prima di lui: Ercole, Dioniso e Alessandro Magno. Quest’ultimo, la cui figura intera è qui individuata per la prima volta, consente di comprendere il modello di sovranità cui Traiano si ispirava. L’Arco è una biografia di Traiano e allo stesso tempo l’elogio del buon governo.