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Libri di Aldo Corcella

In vino civilitas. Vite e vino nella civiltà d'Europa, dall'antichità all'evo moderno: letteratura, storia, arte, scienza

In vino civilitas. Vite e vino nella civiltà d'Europa, dall'antichità all'evo moderno: letteratura, storia, arte, scienza

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2020

pagine: 402

Vite e vino hanno segnato profondamente la storia umana sin dal loro apparire, a quanto pare iniziando il loro viaggio dalle lontane regioni del Nord-Est euroasiatico. Se la loro importanza può essere rivendicata per molte culture, tanto più può esserlo, però, per le regioni mediterranee, dalle quali il dono di Dioniso s'è diffuso per il mondo facendosi elemento di civilizzazione ed, anzi, finendo per caratterizzare la civiltà stessa: l'economia trova vigoroso impulso nella coltivazione della vite e nella produzione della preziosa bevanda, la scienza la studia fin dai suoi albori, spiegandone le virtù terapeutiche e i pericoli. Non manca il vino nelle offerte agli Dèi e ai morti, e poi nell'Eucaristia, mentre la vite che lo genera si fa simbolo di vita eterna: perciò, lunghissima è la teoria delle sue immagini nell'arte. I saggi contenuti nel volume coprono l'arco temporale compreso fra l'VIII a. C. e il XV s., ossia tra la Classicità e il Medioevo, non senza incursioni nella remota preistoria e nel Moderno, ed ancora nella scienza odierna: vi si trattano dunque interessanti problemi di microbiologia e di agronomia, accanto a temi e questioni nella civiltà materiale, schemi culturali, commerci, produzioni e 'promozione' dei territori, disfunzioni e terapie, usi e abusi, miti, occasioni simposiali e rituali, in un progetto interdisciplinare tutto incentrato sulla bevanda — o forse meglio sull'alimento — temibile e desiderabile, che, facendosi 'ponte' di sacertà tra paganesimo e cristianesimo, viaggia con i monaci per tutta Europa, insieme al Vangelo. Il volume riunisce saggi di: Gabriele Archetti (Università Cattolica del S. Cuore di Milano), Béatrice Bakhouche (Université Paul Valéry di Montpellier), Maria Antonietta Barbàra e Paola Colace Radici (ambedue dell'Università dí Messina), Pietro Dalena (Università della Calabria), Carlo Vittorio Di Giovine e Alessandro Dí Muro (Università di Basilicata), Anita Di Stefano (Università di Messina), Simona Gavinelli (Università Cattolica del S. Cuore di Milano), Luciano Landolfi (Università di Palermo), Antonio Lerra (Università di Basilicata), Antonio Macchione (Università della Calabria), Daniele Macris (Liceo Classico Maurolico di Messina), Fabiana Micca (Università di Basilicata), Livia Radici (Università di Lovanio), Elena Santagati e Rosa Santoro (ambedue dell'Università di Messina), Francesca Stroppa (Università Cattolica del S. Cuore di Milano), Renzo Tosi (Università dí Bologna). I saggi di Vitale Nuzzo e compagni, e Patrizia Romano e compagne (tutti dell'Università di Basilicata) propongono i risultati del lavoro di gruppi di ricerca, e così quello di Antonio Pugliese e Annamaria Pugliese (Università di Messina). Infine, Rosa Maria Lucifora è autrice di un saggio e curatrice del volume con Aldo Corcella e Francesco Panarelli (tutti dell'Università di Basilicata). Gli indici sono stati curati da Rosa Mauro e Fabiana Micca (ancora dell'Università di Basilicata).
26,00

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I "tessuti" della memoria. Costruzioni, trasmissioni, invenzioni

Libro

editore: Edizioni di Pagina

anno edizione: 2018

pagine: XVI-272

Il volume miscellaneo «I tessuti della memoria. Costruzioni, trasmissioni, invenzioni» rappresenta l'esito editoriale di un convegno nato in seno ai corsi di Dottorato attivati nel Dipartimento di Scienze Umane dell'Università degli Studi della Basilicata e voluto dagli stessi dottorandi, che ne hanno curato l'impianto e l'organizzazione, con l'obiettivo di creare un'occasione di confronto in cui fornire un'idea concreta del valore che la ricerca assume in ambito umanistico, ma anche superare gli specialismi scientifici in una prospettiva di mutuo confronto. I contributi presenti nel volume sono stati redatti da dottorandi e dottori di ricerca, afferenti a più cicli e coinvolti in progetti di ricerca riguardanti diverse discipline umanistiche (filologia, storia, linguistica, archeologia, filosofia, storia dell'arte, storia del cinema, antropologia). Il tessuto connettivo di fondo è rappresentato dalla memoria (individuale e sociale) intesa quale strumento di costruzione della tradizione e mezzo di perpetuazione culturale. In quanto tale essa è capace di comprendere tanto il ricordo (riferimento collettivo al passato) quanto l'identità (immagine politica di un popolo), e trova significato soprattutto rispetto alle condizioni sociali e culturali che da un lato la determinano dall'altro ne sono influenzate. L'organizzazione del testo prevede quattro macro-sessioni, ognuna delle quali è introdotta da: Luciano Canfora, Aldo Masullo, Romano Lazzeroni e Guido Clemente.
19,00

Friedrich Spiro filologo e libraio. Per una storia della S. Calvary & Co.

Aldo Corcella

Libro: Copertina morbida

editore: edizioni Dedalo

anno edizione: 2014

pagine: 184

Friedrich Spiro (1824-1864) studiò filologia classica a Berlino con August Boeckh, ma la sua fedeltà alla religione ebraica gli precluse, nella Prussia degli anni '50, la carriera di insegnante nella scuola pubblica. Come altri giovani intellettuali ebrei, Spiro dovette quindi darsi a un'attività privata, fondando, con Salomon Calvary, una libreria destinata a divenire un punto di riferimento per l'antiquariato scientifico. Dopo la morte precoce, il suo successore Georg Heinrich Simon (1833-1892) cercò, in un clima di aspra concorrenza, di sviluppare l'attività della S. Calvary & Co. come casa editrice nell'ambito della filologia classica. Nell'offrire una prima ricostruzione della biografia di Spiro e della storia successiva della sua libreria, questo volume lumeggia le difficoltà affrontate, dopo gli entusiasmi del '48, dai giovani ebrei tedeschi che cercavano una piena integrazione dedicandosi allo studio della filologia classica e quindi offre un sondaggio sulle contraddizioni che il grande sviluppo delle istituzioni culturali e del connesso commercio librario portava con sé nella Germania della seconda metà dell'800.
24,00 22,80

Un angolo di mondo. I luoghi oraziani
14,00

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