fbevnts
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Libri di Alessandra Filannino Indelicato

Sono arsa di sete. Iniziarsi all’orfismo

Donatella Vinci

Libro: Libro in brossura

editore: Petite Plaisance

anno edizione: 2024

pagine: 72

Orfeo non è un eroe civilizzatore, è uno sciamano, parla con gli animali come parla con gli alberi perché sa attraversare i mondi, ne realizza fisicamente (con la sua voce) la connessione. Essendo un tramite non esercita potere e controllo in modo diretto, la sua funzione per gli esseri umani è puramente conoscitiva, rivelatoria. [...] E Orfeo rappresenta anche questo monito. Custodisce la memoria di ciò che è stato irrimediabilmente perso, compresa l’innocenza nei confronti degli altri esseri viventi. Il suo insegnamento è che non c’è separazione tra essere vivente ed essere vivente, ogni vita è sacra e deve essere rispettata e onorata, perché tutto è Dioniso, tutto è Uno. Il suo canto, la poesia, non è altro che questo tendere al ritorno.
12,00 11,40

Del merito ovvero della forza vitale

Maria Cristina Origlia

Libro: Libro in brossura

editore: Diogene Multimedia

anno edizione: 2024

pagine: 118

É di dominio pubblico che le conoscenze siano più importanti del valore del curriculum per trovare occupazione. Eppure, non vogliamo riconoscere la gravità della situazione. Bisogna avere il coraggio di guardare in faccia la realtà e di intraprendere un cambiamento culturale, senza voltarsi indietro. Prefazione di Daniela Belliti.
12,00 11,40

Nel parco dei cervi. Caccia, allevamento e protezione nell'India antica. Cervi, antilopi e gazzelle

Cinzia Pieruccini

Libro: Libro in brossura

editore: Petite Plaisance

anno edizione: 2023

pagine: 56

Secondo la letteratura buddhista, dopo aver ottenuto l’Illuminazione il Buddha pronuncia il suo primo e fondamentale sermone nel cosiddetto “Parco dei cervi” di Isipatana, nei pressi della città di Varanasi. Nel corso della sua vita itinerante nella pianura gangetica orientale, sosterà di nuovo in questo e in altri analoghi “parchi”, e vi impartirà i suoi insegnamenti. Ma in che cosa consisteva, esattamente, un “Parco dei cervi”? Attraverso l’analisi di fonti letterarie rilevanti, in pāli e in sanscrito, si cerca qui di comprendere quale fosse in origine la natura e la destinazione dei luoghi così definiti: potevano forse costituire tenute di caccia, o riserve di allevamento, o forse ancora boschi protetti, dove a cervi, antilopi, gazzelle e ad altri animali era garantita ospitalità e tutela. Ma, da qualunque realtà iniziale siano potuti derivare, questi “parchi” emergono infine nella tradizione buddhista come un tassello del messaggio di serenità e di compassione universale proclamato dal Buddha: emblematici luoghi di pace e di rispetto rivolto a tutti gli esseri viventi, fra i quali, in primo luogo, gli amabili “cervi”.
10,00 9,50

La tragedia di essere fragili. Filosofia biografica per una nuova cultura della vecchiaia

Libro: Libro in brossura

editore: Petite Plaisance

anno edizione: 2022

pagine: 208

Una netta presa di posizione rispetto alle ingiustizie subite dai familiari di molti ricoverati durante la pandemia, “condannati a morte” in alcune Rsa italiane. Incapacità di affrontare la crisi che ci ha coinvolti tutti per ragioni storico-culturali complesse cui si tenta di dare voce in chiave filosofico-biografica per spiegare (senza esaurire o ridurre) la grande tragedia della nostra società contemporanea: quella di essere fragili, e anche quella di essere vecchi. Dando voce a chi ha subito ingiustizia, questa pubblicazione è anche una raccolta di lettere-testimonianze dei familiari e vuole essere un monito: di speranza e di instancabile presenza e anelito alla lotta per la verità di chi la sua verità non può ancora dirla, nel compito della memoria di chi è morto nel silenzio generale. Un monito verso la non indifferenza individuale e collettiva che scuota le coscienze affinché si costruisca un sistema migliore di quello di cui tutti siamo stati sovente inermi testimoni. Alle lettere si affiancano contributi di Laura Campanello, Alessandra Filannino Indelicato, Fabio Galimberti, Franca Maino, Lorena Mariani, Linda M. Napolitano Valditara, Gianni Tognoni, Silvia Vegetti Finzi.
15,00 14,25

Apologia per Scamandrio o dell’abbandono. Contributi di Iliade VI a una filosofia del tragico

Apologia per Scamandrio o dell’abbandono. Contributi di Iliade VI a una filosofia del tragico

Alessandra Filannino Indelicato

Libro: Libro in brossura

editore: Petite Plaisance

anno edizione: 2022

pagine: 144

Un’apologia per Scamandrio, simbolo dei bambini amati e abbandonati di tutte le guerre del mondo. Cucciolo di animale umano, bimbo stellare, creatura piccina, e tuttavia pioniere e maestro del vivere radicati, del sapere del corpo, dell’istante fugace. Sapiente ma terrorizzato dalla luce dell’elmo abbagliante di Ettore, un padre, suo padre – uno dei tanti destinati a morire una morte “bella”. Un combattente eccellente, Ettore, che, scarcerandosi il capo dal vincolo radicale alla guerra, posando per terra per un solo istante l’elmo di bronzo, si manifesta eroicamente nudo – nelle emozioni, nel cuore, nel corpo educato alle mura difensive dell’anima. Ettore, il dolce e generoso massacratore, con un semplice passo indietro, con un ultimo abbraccio, con una (dis)sperata preghiera, provocatoriamente segnala la sua definitiva non-scelta, il suo estremo enunciato di vita, che lo allontana sensibilmente da tutte le letture scotomizzanti tra amori e doveri. Chiamato Astianatte, “signore della città” – dagli altri ma non dal padre – Scamandrio mostra la disarmante essenza della filosofia del tragico come pharmakon, come agape, suscitando un fulmineo, buffo, ultimo sorriso nei suoi genitori.
13,00

Il futuro dell’antico. Filosofia antica e mondo contemporaneo

Il futuro dell’antico. Filosofia antica e mondo contemporaneo

Libro: Libro in brossura

editore: Petite Plaisance

anno edizione: 2020

pagine: 272

Questo volume, curato da di Elena Bartolini, Andrea Ignazio Daddi, Alessandra Filannino Indelicato, raccoglie gli Atti del Convegno di Studi «Il futuro dell’antico. Filosofia antica e mondo contemporaneo», promosso dall’Università degli studi di Milano Bicocca, Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa”, e dalla Associazione «Philo. Pratiche filosofiche», il 27-28 Marzo 2019. Moderatori: Claudia Baracchi, Luca Grecchi. Si evidenziano i relatori e i temi trattati: Daniele Guastini, «Inattualità e attualità della paideia poetica» – Angelo Tonelli, «La Sapienza greca tra Oriente e Occidente. Dioniso, Eleusis, Parmenide, le Upanishad e il “Mongolo di Taranto”» – Alberto Jori, «Ippocrate ‘filosofo’: dal sapere ontologico alla scienza funzionale» – Arianna Fermani, «”In ogni caso si deve filosofare”. Aristotele e l’attualità della filosofia» – Maurizio Migliori, «Platone. Amico di Socrate, l'uomo più giusto del suo tempo» – Giulio A. Lucchetta, «Quale rischio corre Dione a Boristene? Un bilancio della cultura greca in età ellenistico-imperiale».
30,00

Per una filosofia del tragico. Tragedie greche, vita filosofica e altre vocazioni al dionisiaco

Per una filosofia del tragico. Tragedie greche, vita filosofica e altre vocazioni al dionisiaco

Alessandra Filannino Indelicato

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2019

pagine: 216

Ancora sentiamo levarsi dall’Antica Grecia il terribile pianto di un capro sacrificale. Alle urla strazianti di dolore si uniscono i canti commossi e le danze sfrenate in onore di Dioniso: la tragedia nasce come un sacro rituale di compartecipazione al ciclo di vita, morte e rinascita. Nell’epoca del consumismo e del “tutto subito”, abbiamo urgente bisogno di una filosofia del tragico, aperta alla complessità simbolica della vita. In questa direzione, l’Euripide di "Baccanti" ci consegna un Dioniso daimon, mediano, misterioso e contraddittorio; incarnazione dell’eccesso panico così come maestro di una puntuale presenza all’istante – l’autentico compito di ogni filosofia. Dioniso lo Straniero, ma secondo soltanto ad Atena nei festeggiamenti; Dioniso l’Androgino, l’irrazionale, l’addolorato: molteplici nomi tentano di definirlo, nessuno riesce mai a comprenderlo. Perché la filosofia dovrebbe dunque, e provocatoriamente, occuparsi del tragico? Cosa significa rispondere a una vocazione al dionisiaco? E perché questo ci riguarda?
20,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.