Libri di Alessandro Marinaro
Malatesta
Alessandro Marinaro
Libro: Libro in brossura
editore: Algra
anno edizione: 2025
pagine: 140
Pippo Malatesta è uno spazzino siciliano che non sopporta le fiction di mafia. Un bel giorno decide di mettere in atto il suo desiderio di ribellione contro la produzione televisiva de "L’eco dello sparo", una famosa serie che da decenni si ostina a raccontare una Sicilia lontana dalla cronaca odierna. Entrando come comparsa nella produzione del film, decide di sabotare le riprese.
Ironia delle sorti. Racconti
Alessandro Marinaro
Libro: Copertina morbida
editore: Algra
anno edizione: 2021
pagine: 116
"Ironia delle sorti" è una panoramica su alcuni caratteri umani ben precisi, quelli che appartengono alle persone strampalate, che diventano personaggi con tante ombre e poche luci, buffissimi e fragili. Persone che, di punto in bianco, decidono di comportarsi in modo inconsueto, solo per comunicare il proprio dolore al mondo. Personaggi divenuti così bizzarri che - per ironia della sorte, appunto - oltre a commuoverci potrebbero farci sorridere delle proprie sofferenze.
Oltre la rete. Ritratti e racconti di tennis
Alessandro Marinaro
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2016
pagine: 136
La parte centrale è dedicata alle leggende della disciplina: ritratti precisi e raffinati dove si avverte un’atmosfera quasi spirituale, all’interno della quale si intravedono incredibilmente sullo sfondo anche le gesta di tutti coloro i quali non sono invece direttamente rappresentati. Chiude la pubblicazione una parte narrativa, dove il tennis funge da scenografia e il lettore entra in punta di piedi nel teatro dei gesti bianchi.
Storia di presunti imbecilli
Alessandro Marinaro
Libro: Libro in brossura
editore: A&A
anno edizione: 2017
pagine: 200
Gasparino è in attesa del fratello, che non vede da trent’anni, dopo il litigio per la successione dei beni; Gualtiero Romeo, telegiornalista sincero, è stufo dell’ipocrisia dei notiziari, e decide di sputtanare l’intera categoria in diretta TV; Tuccio non si distrae, perché ama farsi incantare dalla bellezza della natura, invece di lavorare; il piccolo Emmanuele è alla ricerca del suo amico porcellino, e non sa che glielo hanno ammazzato; Faustino è un pittore mangione, nel senso che si mangia la vita, perché ciò che trasferisce su tela sparisce dalla realtà; mentre l’epigono è un tale che vorrebbe esser scrittore, ma ripensando alla grandezza della letteratura che l’ha preceduto, non riesce a scrivere manco una riga. Sono personaggi bizzarri e densi di umanità, quelli ritratti con umorismo da Alessandro Marinaro nel suo libro di esordio, personaggi che rivendicano il diritto di essere imbecilli, a volte costretti dalla vita e dalle circostanze ad apparire tali. Qualcuno lo fa con assoluta innocenza, qualcun altro con una certa baldanza: diversi modi di essere imbecilli che restituiscono l’ampia gamma della fragilità umana.