Libri di Alfredo Gianolio
Il talento delle artiste reggiane dal Rinascimento al Duemila
Renzo Barazzoni, Alfredo Gianolio, Rossana Maseroli Bertolotti
Libro: Libro rilegato
editore: Corsiero Editore
anno edizione: 2022
pagine: 424
«Al di là delle numerose notizie sulle artiste del passato e delle suggestioni sulle artiste del presente, questo libro ci parla anche del futuro, della strada ancora lunga che resta da percorrere, affinché il cammino delle donne che s'inoltrano nel sentiero, spesso solitario, dell'arte sia pienamente fruttuoso e soddisfacente» (Introduzione di Sandro Parmiggiani). Oltre 250 artiste reggiane, dal Rinascimento alla contemporaneità, in un volume riccamente illustrato da 360 immagini a colori.
Rapsodia con girasoli
Grazia Honegger Fresco, Alfredo Gianolio, Davide Bregola, Serafino Valla
Libro: Libro in brossura
editore: Il Rio
anno edizione: 2018
pagine: 304
Questo libro, scritto a più mani, è una raccolta di testi centrati sulla figura dell'artista Serafino Valla, del quale si pubblica l'autobiografia esistenziale, raccolti a cura della figlia del maestro, Giuseppina Valla. Si tratta di brani, narrazioni, saggi, assai eterogenei tra loro, diversi per genesi, forma, riferimenti, obiettivi, ma accomunati dall'essere tutti articolati attorno a un certo mondo padano, scomparso da tempo, che fu intriso di una potenza drammatica di assoluta rilevanza e che ha alimentato la vita e l’opera di una generazione o due d’artisti, chiamati a volte erroneamente naïf, tra cui va di sicuro riscoperta la figura di Serafino Valla.
Vite sbobinate e altre vite
Alfredo Gianolio
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2013
pagine: 226
Con un radiodiscorso di Cesare Zavattini "Se è vero che i naïf dipingono senza saper dipingere è anche vero che possono scrivere senza saper scrivere." Cesare Zavattini. Alfredo Gianolio, incoraggiato dall'amico Cesare Zavattini, ha incominciato attorno al 1970 a registrare e trascrivere (cioè sbobinare) con amorevole cura i racconti autobiografici dei pittori naïf che vivono lungo il Po. Sono narrazioni orali di vite singolari, che compongono l'affresco di una popolazione secondaria e un po' storta nata dal Po, forse ora in via di estinzione; una popolazione di pittori senza pretese che non appartengono alla storia dell'arte, ma semmai alla storia delle disgrazie umane. Ha detto una volta Gianolio che questi pittori del Po sono come i fiori cresciuti in serra, che, messi fuori, a contatto con la cultura, si affievoliscono e finiscono per sparire.