Libri di Alice Guerrieri
Metafore artistiche. Come si vedono e cosa raccontano
Alice Guerrieri
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2025
pagine: 248
La metafora – processo cognitivo che connette mondi diversi – è centrale nella comunicazione verbale e in quella visiva. Tuttavia, il suo ruolo nell’arte resta poco esplorato, forse per la complessità della sua interpretazione. E se osservassimo oltre il visibile, attivando l’immaginazione? Questo libro indaga il linguaggio metaforico artistico, capace di superare i confini immaginativi e di raccontare identità ed ecosistemi mediali. Il tutto con un focus sull’arte sarda come case study esemplare. Prefazione di Elisabetta Gola e Francesca Ervas.
Parigi solo andata
Alice Guerrieri
Libro
editore: Lupo
anno edizione: 2014
pagine: 240
Basta un click per accendere nuove speranze. L'e-mail spedita alle ore 11:00 dall'Italia sta viaggiando nel cyberspazio con destinazione Parigi. Un'opportunità da cogliere al volo per Lisa: un annuncio come critico d'arte per una nota rivista francese "Le Petit Journal des Arts". Dall'Italia a Parigi, una poetica e conturbante città che rompe la noiosa quotidianità di Lisa. Atmosfera frizzante tinta di giallo, con l'ironia pungente e humour napoletano evidenti nel commissario Giuseppe Ligorio. Si respira il profumo acre e pungente con una dolce nota di vaniglia quando è l'amore a parlare. Storia briosa e speziata tra gli Champs-Élysées e la tour Eiffel nella redazione "Le Petit Journal". Si rompono i canoni tradizionali familiari, si abbattono giudizi e pregiudizi. Musica, arte e poesia sono gli ingredienti del peccaminoso rapporto tra Philippe e Lisa. E poiché niente è come sembra, Lisa scioglie l'enigma. Lisa stupisce e attrae come una "femme fatale": determinata con un'incrollabile autostima.
La donna nella pittura di De Nittis. Giuseppe De Nittis e l'universo femminile
Alice Guerrieri
Libro: Copertina morbida
editore: Firenze Libri
anno edizione: 2009
pagine: 160
Protagonista indiscussa di questo libro è la donna nella seconda metà dell'Ottocento: Giuseppe De Nittis la ritrae in un vortice di vita fatto di balli e ritrovi mondani, mostrandone non solo la bellezza e l'eleganza dell'abbigliamento rigorosamente alla moda, ma anche l'inquietudine e una malinconica consapevolezza. Nella signora borghese fin de siècle s'intravede già la donna del Novecento: sempre misteriosa ma attiva nella nuova strada della sua emancipazione. L'artista di Barletta ha saputo ben cogliere quell'universo femminile in trasformazione. Egli stesso è stato un anticonformista fra gli artisti del suo tempo: solare, amante della tranquilla vita familiare, generoso ed ospitale verso gli amici, grande osservatore della modernità, pur rimanendo legato alle sue radici meridionali ha saputo sprovincializzare la sua arte e accogliere con grande originalità tutti i fermenti e gli stimoli che gli giungevano dagli amici impressionisti d'Oltralpe.