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Libri di Andrea Pitozzi

Robopoiesi. L'intelligenza artificiale della natura

André Ourednik

Libro

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2025

pagine: 288

L’intelligenza artificiale non è nata nella Silicon Valley. Esiste da millenni, da quando l’umanità ha iniziato a creare sistemi artificiali per mediare il rapporto fra la natura e il pensiero. Il linguaggio, la scrittura e la matematica sono esse stesse forme primordiali di intelligenze artificiali, strutture che abbiamo inventato per dare forma ai nostri bisogni interiori. André Ourednik ci guida tra le rovine archeologiche dell’IA: dal primo abaco mesopotamico ai neuroni artificiali, dalle formule magiche incise su carapaci di tartaruga agli algoritmi che oggi compongono musica e dipingono quadri. Scopriamo così che quella che chiamiamo «rivoluzione digitale» è in realtà l’ultimo capitolo di una storia iniziata quando i nostri antenati decisero di affidare la memoria alle tavolette d’argilla piuttosto che agli impulsi nervosi. Robopoiesi è molto più di una storia alternativa dell’intelligenza artificiale. È una rivoluzione concettuale che smonta il mito contemporaneo della macchina come alter ego del tecnoimprenditore solitario, mostrando come ogni intelligenza artificiale sia sempre stata il prodotto di intelligenze collettive, ecosistemi di sapere che trascendono l’individualità. E se l’IA del futuro, invece di replicare i nostri pregiudizi e le nostre ossessioni di controllo, ci aiutasse a ritrovare quella connessione con il mondo vivente che abbiamo perduto? Un libro essenziale per comprendere non solo da dove veniamo, ma soprattutto dove potrebbero condurci le macchine che stiamo creando.
18,00 17,10

La parte del fuoco

Maurice Blanchot

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2025

pagine: 384

Pubblicato nel 1949, "La parte del fuoco" è tra i primissimi tentativi da parte di Maurice Blanchot di ordinare le sue visioni e speculazioni sulla letteratura. Un’opera organica che indaga i libri dei grandi autori della contemporaneità per ragionare su che cosa sia il linguaggio letterario, questo fuoco che avvinghia e brucia chi scrive. Ricorrendo agli strumenti della critica e della filosofia, nei ventidue saggi raccolti Blanchot non vuole spiegare i testi che analizza, né tenta di decifrarli o di interpretarli, ma si concentra sulle ragioni profonde e necessarie che li hanno generati. Attraverso le parole di scrittori del passato come Mallarmé, Kafka e Rilke, ma anche quelle dei coevi Hemingway, Sartre e Camus, Blanchot sfida l’enigma inesauribile del «fare» letteratura: quel meccanismo per cui il linguaggio si trasforma in una pira pronta ad avvolgere la parte di sé che si proietta sulla pagina. Con rigore, visione e lucidità, Blanchot ci mostra l’importanza della ripetizione, quale rapporto esista tra parola e morte e, soprattutto, come l’opera non sia determinata dalla scrittura ma dallo spazio vuoto lasciato da ciò che non può essere detto. Libro seminale, dai contorni oscuri ma capace di influenzare generazioni di lettori, "La parte del fuoco" è un esercizio sull’impossibilità della letteratura, che si consuma nell’atto stesso di esistere abbandonando dietro di sé solo le braci della parola: un invito ambizioso a scoprire cosa rimane di noi dopo che siamo stati inghiottiti dalle fiamme della lingua.
32,00 30,40

Verbale di scomparsa. La scrittura di Paul Auster negli specchi della teoria

Andrea Pitozzi

Libro: Libro in brossura

editore: La Scuola di Pitagora

anno edizione: 2024

pagine: 344

Paul Auster (1947-2024) è stato uno degli scrittori contemporanei che maggiormente si sono misurati con i problemi della teoria della letteratura, soprattutto nelle sue elaborazioni estetiche. A partire da questo assunto, il libro indaga le diverse sfaccettature della scrittura di Auster attraverso l'idea di scomparsa che la attraversa in filigrana, intesa qui sia come tema interno alla narrazione sia come aspetto in grado di mettere in gioco gli universali del racconto, dall'idea di autore alla voce narrante, dai personaggi fino alle configurazioni dello spazio e del tempo. Nel dialogo serrato con alcuni concetti centrali di teorici e filosofi come Maurice Blanchot, Roland Barthes, Gilles Deleuze e Jacques Derrida, tra gli altri, emerge nella narrativa austeriana una linea carsica in cui lo scomparire come processo riflette e intercetta un pensiero del negativo che è andato modificandosi attraverso il tempo, delineando i tratti di una "letteratura della scomparsa" come possibilità alternativa dello storytelling stesso, e della quale proprio Auster risulta uno dei principali rappresentanti nella contemporaneità.
30,00 28,50

Conceptual writing. Percorsi nella scrittura concettuale contemporanea

Conceptual writing. Percorsi nella scrittura concettuale contemporanea

Andrea Pitozzi

Libro: Libro in brossura

editore: edizioni del verri

anno edizione: 2019

pagine: 248

Reframing, Uncreativity, Unoriginality sono alcune delle modalità compositive che caratterizzano la conceptual writing, un movimento di poeti, artisti e scrittori sperimentali attivi in particolare nel mondo anglosassone, e in grado di dialogare con sistemi solo apparentemente lontani da quello più strettamente letterario. Anziché proporre delle definizioni, questo libro segue l'andamento dei fenomeni associati alla scrittura concettuale contemporanea e alle sue interazioni con altri modelli espressivi: dai debiti verso le sperimentazioni della scrittura di ricerca e della poesia concreta fino alle relazioni con l'arte concettuale della seconda metà del Novecento. Cinque conversazioni con alcuni tra i principali protagonisti e teorici della conceptual writing, Kenneth Goldsmith, Craig Dworkin, Nick Thurston, Christian Bök, Derek Beaulieu chiudono il volume affrontando la sfida lanciata dalle diverse logiche che regolano il sistema di testualità diffuso oggi attraverso i social networks e dalle nuove forme mediali.
23,00

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