Il Saggiatore
L'enigma di Fermat. La soluzione di un giallo matematico durato più di tre secoli
Amir D. Aczel
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2019
pagine: 182
Nel 1637 Pierre de Fermat, geniale innovatore della teoria dei numeri, formulò il suo ultimo, misterioso teorema, destinato a diventare fin da subito una delle sfide più affascinanti e coinvolgenti della storia della matematica: «Non esistono soluzioni intere positive all'equazione: x elevato alla n + y elevato alla n = z alla n se n è maggiore di 2». Un enigma presto iperbolizzato e consegnato al mito dalla morte del suo autore, che ne portò con sé nella tomba la soluzione: nessuna traccia, nessuna annotazione riemerse mai dalle sue carte manoscritte. Per risolvere l'arcano, l'unica possibilità era confrontarsi con esso fino allo sfinimento dell'intelligenza. Per secoli studiosi e matematici illustri hanno provato a sciogliere l'enigma, senza mai riuscirci. Fino a quando un foglio di carta con l'enunciato arrivò tra le mani di un bambino di dieci anni, Andrew Wiles, talmente stregato da quell'indovinello da decidere di dedicargli tutta la vita. Sarà proprio Wiles, diventato professore di Matematica all'Università di Princeton, a risolvere il mistero nel 1993 e a conquistare, grazie alla sua scoperta, la prestigiosa medaglia Fields, il premio Nobel della matematica. Una vicenda passata alla storia e ricostruita da Amir D. Aczel nell'"Enigma di Fermat", la cui narrazione si trasforma in un'occasione per raccontare intrighi e amicizie tra i matematici più illustri degli ultimi trecento anni. Un caso scientifico che affonda le sue radici nell'antica Grecia di Pitagora e ci porta fino alle nostre aule universitarie, mostrando a ciascuno di noi lo straordinario fascino - e talvolta anche la grande malinconia - che i segreti della matematica sanno esercitare su chi ha il coraggio di affrontarli. Soprattutto se si tratta di uno degli enigmi scientifici più difficili e impenetrabili mai formulati da un essere umano.
Psycho
Robert Bloch
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 240
Prima dell’urlo di Janet Leigh e del sorriso inquietante di Anthony Perkins, c’era un romanzo, oscuro e angosciante quanto un paio di occhi che ci spiano silenziosi tra i vapori di un bagno. Psycho di Robert Bloch è il libro da cui Alfred Hitchcock ha tratto uno dei film più disturbanti del Novecento e torna ora in una nuova edizione illustrata con fotogrammi, locandine e dietro le quinte. Mary Crane fugge sotto una pioggia battente stringendosi al volante dell’auto, con una busta piena di denaro: un gesto impulsivo, dettato dall’amore. Si perde per strada finché arriva a un motel solitario ai margini di una palude. Ad accoglierla è Norman Bates, un uomo gentile, riservato, evidentemente troppo legato a una madre che nessuno vede, ma che sembra essere ovunque. La notte scorre in silenzio, fino a quando dietro la tenda della doccia appare un coltello e l’acqua si mischia al sangue. Da quell’omicidio agghiacciante nascerà una nuova storia: la ricerca disperata da parte di una sorella e un’indagine sulle tracce di un killer perverso. Con poche indimenticabili scene, Robert Bloch ha costruito una nuova grammatica della paura: realistica, familiare, quotidiana. Il mito fondativo di un’intera tradizione dell’orrore contemporaneo, in cui il pericolo è nascosto proprio dove ci sentiamo più al sicuro: dentro le nostre case.
Tocca a te. Lettere tra padre e figlio
John Berger, Yves Berger
Libro
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 104
Tocca a te raccoglie la corrispondenza fra John Berger e suo figlio Yves tra il 2015 e il 2016, negli ultimi due anni di vita dello scrittore: il dialogo affettuoso tra un padre e un figlio che è anche un confronto onesto tra due intellettuali sui temi dell’arte, della memoria e della morte. Il carteggio inizia quando, dalla sua casa di Parigi, l’ottantanovenne John invia al trentanovenne Yves, in Alta Savoia, le foto di alcuni quadri che lo hanno colpito come un invito aperto. Quella lettera è l’occasione per iniziare uno scambio serrato simile alle tante partite di ping-pong che i due hanno giocato nel fienile della loro casa: alternando fotografie e acquerelli, scarabocchi e osservazioni sulla pittura, e puntellando le loro riflessioni con le riproduzioni dei quadri di van der Weyden, Goya, van Gogh, Caravaggio, Poussin, Twombly provenienti dai loro archivi, John e Yves si confessano l’uno con l’altro e mettono a confronto in modo diretto e sincero le loro idee e le loro visioni del mondo, le loro paure e le loro esperienze; i loro ricordi e le loro emozioni. Un testo intimo e potente, che ci racconta dell’importanza di trovare uno spazio per incontrarsi, ancora una volta, prima di dirsi addio.
Dancing. Il musical di Hollywood dagli inizi del sonoro a West Side Story
Patrizia Veroli
Libro
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 360
Dalla nascita del film sonoro alla Golden Age di Hollywood, il musical cinematografico ha incarnato uno dei più straordinari intrecci fra corpo, suono e immagine della modernità. Eppure, in Italia, questo genere rimane sorprendentemente poco indagato. Dancing di Patrizia Veroli ci offre un’analisi rigorosa e appassionante del musical hollywoodiano tra la fine degli anni venti e l’inizio dei sessanta attraverso la danza, le sue star, i trucchi del montaggio cinematografico e la sua costruzione estetica e ideologica. Queste pagine ci conducono in un viaggio trascinante dentro un’arte dal cuore americano ma che ha conquistato il mondo. Dai caleidoscopi di ballerine di Busby Berkeley all'eleganza di Fred Astaire e Ginger Rogers, dal tip-tap raffinato di Bill «Bojangles» Robinson alle forme stilizzate di Balanchine, dal vigore ottimista di Gene Kelly alle emozionanti coreografie di West Side Story, Patrizia Veroli segue il musical nel suo doppio movimento: intrattenimento popolare ma anche arte sofisticata, spettacolo d’evasione e oggetto di riflessione critica. Con una particolare attenzione alla danza e alle radici afroamericane del genere, Dancing racconta come il musical abbia saputo trasformare il corpo filmato in magia, l’eccesso in poesia, l’intrattenimento in linguaggio d’arte universale: irresistibile come un vorticare di passi di tip-tap in una fantasmagoria di luci.
Non ti scordar di me. Storia vera e immaginaria dell'ombrello
Marion Rankine
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 256
Per la maggior parte di noi l’ombrello non è niente di più che uno strumento per ripararsi dalla pioggia, o al massimo qualcosa da abbandonare sbadatamente all’ingresso del cinema o del ristorante. "Non ti scordar di me" vuole dimostrarci invece come questo oggetto, dall’esemplare più lussuoso a quello più funzionale, porti con sé una storia che attraversa secoli, continenti e rivoluzioni. Quella di Marion Rankine è un’indagine sorprendente, che ci rivela come l’ombrello sia diventato nel tempo simbolo di potere, libertà, ingegno e ribellione: dalle corti imperiali dell’Asia, dove rappresentava la protezione divina, alle strade della Londra vittoriana, dove si trasformò in segno di indipendenza; dalle tradizioni giapponesi, che ne fecero emblema di eleganza e dimora di spiriti dispettosi, ai gesti quotidiani della modernità. Rankine esplora le metamorfosi di questo oggetto comune ma mai banale, che è stato parasole e scettro, accessorio di moda e strumento di difesa, ispiratore di innovazioni scientifiche – come il paracadute settecentesco – e veicolo di mistero, ironia e meraviglia per romanzieri come Daniel Defoe e Charles Dickens. Anche se non lo usiamo per volare nel cielo come Mary Poppins o per ballare e «cantare sotto la pioggia» come Gene Kelly, scopriremo in queste pagine che un ombrello non è mai solamente un aiuto per non inzupparci durante una brutta giornata: può diventare una chiave per aprirci porte segrete da cui guardare il mondo in un’altra prospettiva, più asciutta e protetta.
Aut aut. Volume Vol. 408
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 192
In un tempo in cui l’individualismo domina e la cultura del narcisismo permea la vita sociale, collettiva e politica, sembra che il senso di appartenenza e di comunità stia svanendo, lasciando il posto a una miriade di “falsi noi”. Questo volume, frutto del lavoro della Scuola di filosofia di Trieste, propone un percorso di riflessione collettiva su ciò che resta del noi e se esistano strategie da mettere in atto per ritrovarlo, almeno parzialmente. Attraverso il confronto tra filosofia, psicoanalisi e politica, le autrici e gli autori hanno cercato di mettere in evidenza i legami sociali che possiamo ancora tentare di abitare, nonostante il velo di individualismo li occulti ogni giorno di più. Il dibattito si concentra sul concetto di condividuo, l’essere intrinsecamente relazionale, e sulla co-ontologia di Jean-Luc Nancy, basata sull’essere-con e sulla vulnerabilità dei corpi-in-contatto, sulla costruzione di nuovi noi come gemelli digitali. Le pratiche di resistenza sono centrali: si spazia dall’etica dell’impegno di Sartre per superare l’“inferno degli altri”, alla forza politica della sorellanza, che emerge dal sintomo condiviso come contropotere al fascismo contemporaneo. Vengono analizzati i paradossi del legame in una società dell’immagine, suggerendo la radio come antidoto al narcisismo, e si esplora la responsabilità etica nell’era degli iperoggetti.
Piccolo manuale illustrato per cercatori di stelle
Officina Saggiatore
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 184
Siamo abituati a pensare al buio come a qualcosa di spaventoso, eppure è solo in una notte scura che le stelle riescono davvero a risplendere. Sdraiandoci sull’erba potremo allora percorrere con il dito i disegni che i nostri antenati hanno immaginato tra gli astri, e inseguire le storie e i miti che vi hanno proiettato per rinfrancarsi e comprendersi, per innamorarsi e sognare. Costellato dalle illustrazioni di Leonardo Papa, questo libro è un invito ad alzare lo sguardo verso il cielo, a stupirsi nel riconoscere una geografia antica o a perdersi girovagando con la mente tra mondi lontani: per cercare quelle luci nell’ombra che ancora sono capaci di meravigliarci.
Mrs Jekyll
Emma Glass
Libro
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 200
Mrs Jekyll è il racconto della scoperta della propria potenza nascosta. La storia di una donna che, attraverso la malattia, si confronta con la parte più inquietante della propria anima: quella capace di essere crudele, quella capace di essere libera. Rosy Winter è un’insegnante, felicemente sposata con Charlie, e conduce un’esistenza normalissima tra cene con amici, lavoro, palestra e piccole gioie quotidiane. Un giorno, sfiorandosi il seno con un dito, avverte qualcosa di anomalo e il panico si impossessa di lei: la sua vita in un attimo prende una piega tragica, le prospettive cambiano, l’idea della fine le si palesa con raggelante evidenza. È l'inizio di un doloroso viaggio tra ospedali, medici e infermieri, in cui nessuno risulta in grado di curare quel male che cresce silenzioso dentro di lei. Tutti le appaiono goffi, inadeguati nei loro tentativi di esprimere compassione e preoccupazione, compreso suo marito. Rosy scopre così nella sofferenza l’abbandono e la solitudine: nessuno riesce a comprendere ciò che sta provando, e così, dopo un tentativo estremo di cura con un medium, la sua mente inizia a scivolare in luoghi in cui non è mai stata; e si aggrappa a un’ombra che non sapeva di covare. Solo allora, accettando il proprio destino e rinunciando a ogni remora o scrupolo morale, per la prima volta si apriranno per lei le porte del desiderio, della rabbia, del piacere. Con una prosa cristallina, cruda e affilata tanto quanto intensa e poetica, Emma Glass ci restituisce il ritratto di un risveglio vitale dall’impotenza della malattia: il riaffiorare di un’energia sprezzante e feroce, l’unica arma che possiamo opporre a una sentenza di morte.
Il posto delle maree
James Rebanks
Libro
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 256
Raggiungere l’arcipelago di Vega, poco più a sud del Circolo polare artico, è come spingersi ai confini del mondo. In queste isole le onde si infrangono su scogliere a picco sul mare, il vento schiaffeggia violentemente ogni accenno di arbusto e, per la maggior parte dell’anno, non c’è alcuna presenza umana. Su una di esse, Fjærøy, l’«isola degli uccelli» norvegese, da secoli si rinnova un rituale antico e straordinario, frutto dell’alleanza silenziosa tra esseri umani e natura: mani pazienti preparano i nidi per gli edredoni, le anatre del Nord, e in cambio raccolgono il loro piumino, raro e prezioso. È qui che James Rebanks, pastore delle colline del Lake District inglese, ha incontrato per la prima volta Anna Måsøy, «la donna delle anatre», che, nella sua piccola casa di legno sferzata dalle intemperie, è l’ultima custode di quella fragile tradizione. Anni dopo, quando la salute di Anna vacillerà, Rebanks tornerà sull’isola per aiutarla in una nuova – forse l’ultima – stagione di raccolta: l’estremo tentativo di conoscere e conservare un sapere destinato a scomparire. In quel luogo farà esperienza di un modo diverso di abitare la Terra, fatto di attese, silenzi, gesti precisi e attenti. Osserverà il volo degli uccelli sull'acqua, preparerà con le alghe i nuovi nidi, pulirà le piccole capanne che dovranno accogliere gli anatroccoli. Imparerà un altro modo di misurare il tempo e l’esistenza. Il posto delle maree è il racconto di questa scoperta e del lento disvelarsi di un paesaggio interiore che respira all’unisono con il paesaggio esterno: il tentativo di ritrovare la speranza nel mondo attraverso un nuovo patto con se stessi e con la natura, stretto in un’isola disabitata e anonima nel mare d'argento.
Taccuini
Sonny Rollins
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 200
Nella storia della musica jazz, come Sonny Rollins non c’è mai stato nessuno. Leggenda vivente, già presente sulla scena sul finire degli anni quaranta, quando il jazz si stava rinnovando nel bebop, e all’apice della carriera a neanche trent’anni con l’album Saxophone Colossus del 1957, Rollins con ferrea disciplina ha continuato per oltre cinquant’anni a rinnovarsi, sperimentare e «inventare» suoni mai sentiti prima, alternandoli a riflessioni teoriche ed esistenziali. Di tutta questa esistenza, di tutta questa musica, i Taccuini, finora inediti, trattengono il lavoro mentale che c’è stato dietro: le riflessioni, i dubbi, le impressioni, le poesie, le improvvisazioni. Compilati in modo discontinuo e apparentemente disordinato dal 1957 al 2010, i diari qui raccolti restituiscono invece un ritratto d’insieme di assoluta coerenza, in cui la pratica strumentale di Rollins viene più volte sviscerata e analizzata, con esempi che si affiancano a ragionamenti più ampi sulla teoria musicale. Lo stile di Rollins è immediato e sincero, talvolta oscuro, frutto di una mente vulcanica che si muove dalla cultura indù all’esoterismo, alla politica americana, dall’ecologismo all’anatomia umana. Il cuore pulsante però è sempre la musica, quella antica e quella dei suoi contemporanei, come Thelonious Monk o il «maestro» Miles Davis. I Taccuini di Sonny Rollins non sono solo un prezioso vademecum per musicisti, ma la chiave per chiunque voglia entrare nel laboratorio di un pioniere dell’arte del Novecento, una figura per certi versi ancora misteriosa e sfuggente dopo oltre 60 album pubblicati, che ha lasciato un segno indelebile nella storia del jazz e della musica tutta. Il testamento artistico, politico e umano di uno dei più grandi sassofonisti di sempre.
Esistenzialisti e mistici. Scritti di filosofia e letteratura
Iris Murdoch
Libro
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 656
2Esistenzialisti e mistici" è la raccolta più completa degli scritti filosofici di Iris Murdoch, una delle pensatrici e scrittrici più originali del secondo Novecento. Figura eclettica, Iris Murdoch ha dedicato la sua esistenza all’indagine dei nessi inestricabili tra le sfere dell’arte, della letteratura e della filosofia. Avvicinatasi allo studio dell’etica platonica e kantiana nella convinzione che i problemi filosofici fossero i problemi della sua stessa vita, in questi scritti, composti tra il 1950 e il 1986, Murdoch testimonia il suo tentativo di individuare nell’«arte buona» una guida verso il bene e la conoscenza della verità all’interno di un cammino di chiarificazione, di giustizia, di compassione. Partendo dall’analisi dei classici – da Platone a Hume – e passando per il confronto con i contemporanei T.S. Eliot e Camus, Wittgenstein e Sartre, in queste pagine l’autrice disegna un tragitto sincretico che attraversa le idee dell’esistenzialismo francese e quelle dei moralisti e logici del gruppo di «Oxbridge», per approdare a un personale misticismo «pratico». Quest’opera ci permette di riscoprire una voce importante del XX secolo, compagna di strada di Simone Weil, Hannah Arendt e Simone de Beauvoir, e al pari loro accesa dal medesimo desiderio di affrontare la realtà nella sua mutevolezza e persistenza, amandola mentre la si comprende. Perché la realtà non è mai qualcosa di già dato, ma è un incontro: qualcosa che bisogna imparare a vedere. E il culmine di questo incontro, ci spiega Iris Murdoch, è sempre l’amore; è sempre il saper amare.
Gli dei della Grecia
Károly Kerényi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 360
Che cosa abbiamo proiettato, nella notte dell’umanità, sui volti dei nostri dèi e dee celesti? Quanto delle nostre paure, quanto del nostro desiderio? Vertice della ricerca filologica e storica di Károly Kerényi sulla genesi e le forme della mitologia, Gli dèi della Grecia è un classico contemporaneo, qui riproposto in una nuova edizione illustrata da Elisa Talentino. Consapevole che il mito non è un semplice racconto del passato, ma il tentativo di dare forma all’enigma dell’esistenza, Károly Kerényi ci guida nella scoperta e nella rilettura delle vicende divine dell’antichità greca, dalle origini del cosmo alle complesse genealogie dell’Olimpo: dalla sanguinosa lotta di Zeus contro il padre Crono per detronizzarlo alla profezia che condannò Metide, la sapiente prima moglie del re degli dèi, madre di Atena; dagli innumerevoli amori della dea dell’amore Afrodite alle tante guerre del dio della guerra Ares, fino alle crudeli vendette dei gemelli «terribili» Apollo e Artemide; dalle poco note – ma con ruoli di primo piano – Leto, Asteria, Nemesi, Anfitrite, Mnemosine, ai remoti Dattili, Cabiri e Telchini, passando per i Titani senza nome che un giorno decisero di sfidare gli dèi. Raccontando di ognuno l’origine e i simbolismi ricorrenti nelle varie epoche, Kerényi riesce a trasportarli attraverso la memoria collettiva nel nostro presente, a renderli figure vive: archetipi ancora capaci di parlarci e interrogarci. Questo libro è un accesso alla dimora degli immortali. Un’opera che ci restituisce le divinità greche nella loro pienezza, non come meri oggetti di studio, ma come forze che illuminano il rapporto dell’uomo con il mondo e con se stesso, invitandoci a guardare ai miti per quello che sono davvero: parabole senza tempo, chiavi di conoscenza.

